19 racconti con riflessi di mondi incantati

Anche nelle differenti dimensioni del fantastico [fantascienza, horror, fantasy…] come nel mondo reale è più facile incontrare «idraulici onesti» che Delos, l’automa di Creta? La risposta è FORSE nel volume che recensisco. Ma prima… beccatevi la premessa.

Dal ’94 l’associazione Rill ovvero Riflessi di luce lunare [il sito è www.rill.it neanche a dirlo] bandisce un concorso – scusate un “trofeo” – di racconti fantastici: spazio libero alla fantascienza, all’horror, al fantasy e alle varie sfumature del non realismo. Sono uscite 8 antologie; un paio le ho recensite a suo tempo nella mia rubrica che andava in voce su «Caccia al fotone» [e poi per scritto su www.carta.org] ed ecco quella fresca-fresca.

In totale 19 racconti. I primi quattro sono di chi ha vinto l’ultima edizione 2008: «‘O mammone» di Luigi Musolino, «Riflessi di porpora» [secondo classificato] di Giacomo Colossi, «Il lettore universale» [terzo] di Andrea Viscusi e «Un degno avversario» di Antonio Milanese. Sono i prescelti fra 134 autori e 61 autrici che hanno inviato almeno un racconto. Quattro autori – stavolta niente donne – che escono dalla categoria ignoti e comunque non sfigurano [anzi] accanto ai successivi che sono invece nomi conosciuti, ovvero: Mariangela Cerrino in compagnia di Massimo Mongai, Gordiano Lupi, Franco Cuomo, Giulio Leoni, Donato Altomare, Andrea Angiolino, Sergio Valzania e Massimo Pietroselli. E naturalmente chi legge può anche chiedersi se i “giudicati” stavolta siano stati più bravi dei “giudici”. A chiudere il volume 6 storie – scelte fra 30 – costruite su una “sfida”: ogni anno l’associazione Rill infatti invita alcune finaliste e alcuni finalisti dei concorsi passati a costruire un racconto partendo da 5 tasselli [se ne può scartare uno solo]. Il personaggio era «un capitano», il luogo «una stazione» [ma anche qualsiasi luogo di passaggio per chi viaggia], l’oggetto «un orologio» [o altro strumento misura-tempo], la frase stavolta era narcisistica cioè «riflessi di mondi incantati», infine la misteriosa parola – o sigla – era «Dev».

Menù eccellente, buono, mediocre o disastroso? Secondo le mie papille gustative, la valutazione d’insieme sicuramente va sul «buono»… ma poteva essere «eccellente» se la maggior parte dei “giudici” fosse stata almeno all’altezza dei “giudicati”. I più titolati invece quest’anno non mi son sembrati in gran forma e almeno per un paio di loro, conoscendoli… me ne stupisco assai.

Nel dettaglio.

I quattro racconti premiati valgono. Fossi stato in giuria, sarei stato in difficoltà a scegliere il vincitore. I più originali erano forse «Il lettore universale» e «Un degno avversario» ma per entrambi, a mio parere, c’è un finale troppo prevedibile. In ogni caso la scrittura di Antonio Milanese è più che buona: su un tessuto fantasy getta litrate di acido muriatico con qualche tocco fra Sheckley, Kafka e Marx [Groucho]. Ogni volta che farò colazione o tenterò un incantesimo avrò presente il drammatico problema che lui espone così: «se il cerchio magico non viene tracciato correttamente, tutti gli yogurt scadranno all’istante».

Non ci sono elementi comuni nel quartetto. Piuttosto una curiosa sfida a distanza fra i camorristi di Luigi Musolino che temono solo «’o fante ‘e spade» e i mafiosi improvvisamente scomparsi – per la festa di santa Rosalia – del giurato Massimo Mongai.

Dovendo scegliere fra gli 8 uomini e la donna della categoria “già famosi” punterei su Mongai [ma anche lui è caduto in un finale ovvio] e sui divertenti Altomare e Valzania. Naturalmente Giulio Leoni sarà adorato dai lovecraftiani, i cinefili chiederanno in coro di adottare Pietroselli mentre sono indeciso se i molti fans di Piergiorgio Odifreddi davvero apprezzeranno le affettuose – e ironiche – scaramanzie che Valzania scaraventa, sia pure in forma di Nobel, sull’oggetto del loro culto.

Resta da accennare ai 6 – due donne fra 4 uomini – che si sono cimentati [in un caso scrivendo in coppia] abilmente nella “sfida” suddetta. I migliori racconti sono entrambi con la firma di Matteo Carriero: crudele «Corsa verso il passato», altrettanto fosco ma attraversato da un filo di speranza «Invisibile» che, per inciso, meriterebbe di finire in una ipotetica [quanto necessaria] antologia dei «migliori racconti antirazzisti italiani». Nel racconto di Angela Di Bartolo [eccellente la scrittura ma stiracchiata la trama] c’è il più insolito, anzi insolita Dev che è Domina Erinnys Vindix, per i non latineggianti Erinni vendicatrice. Luca Barbieri abbandona il suo amato West per ritrovarsi nella rivoluzione francese e confeziona una storia originale e inquietante. Andrea Viscusi [sì uno dei premiati] fa centro anche qui e soprattutto azzecca un finale memorabile. Inquietante è «Il richiamo di Lilith», scritto a 4 mani da Paola Urbani ed Emanuele Viola: stranissima coppia letteraria non tanto perchè lei oscilla fra biblioteche e grafologia mentre lui è professore di informatica a Boston quanto perchè all’anagrafe risultano madre e figlio.

Sipario, applausi, al prossimo anno. Se vi interessa partecipare alla 17esima edizione del concorso a-f-f-r-e-t-t-a-t-e-v-i che avete tempo solo sino al 15 marzo: sul sito che è appunto www.rill.it tutte le istruzioni.

Mentre “posto” questa recensione, mi dò un pizzicotto: la radio informa che nel cosiddetto mondo reale è stata trafugata la salma di Mike Bongiorno. Com’è che si dice? «No comment» mi pare.

Redazione
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5 commenti

  • se il cerhio magico non verra’ tracciato correttamente…oh cielo,anche il vino scadra’ in aceto? giro giro tondo tutti giu per terra Compagni e bevete bevete ma nun fateve béve…Consiglio del monello che non molla anche con 39 de febbbbbre…Bacetti,come diceva Marco Ligini,Daniele.

  • Danieleeee dimenticavo! Simonetta Crisci e Vincenzo Miliucci,genitori di Mario(34 anni incensurato falegname) l’unico arrestato il 14 dicembre(vebbe agli arresti…ma a casa…mejo in carcere almeno stamo tra la nostra gente…sadici oltre che stupidi…)Ti salutano e abbracciano affettuosamente.La ragione per cui hanno scarcerato Mario? Allora:il periodo di pericolo insurrezionale in italia si è concluso…sigh sigh…in belgio,dove le gioiellerie hanno le porte aperte stanno facendo la Revolution…in ita(g)lia…bingo bongo(me sbajo? nun se dice cosi’? vabbe,magari!) Quando scendete,uscite a Orvieto,26 kilometrini,c’è la cantina coop dove il monello fa l’enologo ed allo sprofondo sotto un bosco la casetta che da 11 anni si sta costruendo:spazi grandi posto per cuccioli,grande giardino,magari qualche perquisa ogni tanto…ma ci siamo abituati no? stiamo insorgendo….uuuuuaaaaahh uuuueeeeh sigh sigh

  • Come membro dell’associazione RiLL ringrazio molto per l’attenzione, per le belle parole e per le critiche, che cercheremo di tenere presente in futuro.

    Mi permetto di segnalare l’imminente prima presentazione romana del volume: mercoledì 2 febbraio, presso la Libreria Flexi (poco distante dalla stazione Termini)
    http://www.rill.it/?q=node/370

    Seguirà. a inizio marzo, una seconda e più ampia presentazione libraria della nostra antologia.

  • Caro Daniele,

    dopo aver letto attentamente la tua recensione (e lo vorrei sottolineare, dato che leggo malvolentieri e, anzi, mi vanto di aver letto solo la metà delle cose che ho scritto) non posso che darti ragione.

    Insomma, sulla qualità dei racconti siamo sempre alle solite: chi controlla i controllori? chi giudica i giudici? chi giura i giurati? Noi, timidi e aspiranti imbrattacarte, dobbiamo passare tra le forche caudine dei loro occhiali spessi, pungolati dalle loro smorfie di disprezzo (hai presente il labbro inferiore che si abbassa? certo che ce l’hai presente!), mentre loro si svegliano il pomeriggio – neanche la mattina, il pomeriggio! – buttano giù la prima idea e pretendono di giacere accanto a noi nel nostro letto, nel letto che abbiamo faticosamente conquistato!
    A questo punto non posso non lanciare la mia proposta: dall’anno prossimo tutti i racconti inviati dovranno essere pubblicati senza giudizio e senza censura, mentre quelli dei giurati saranno compressi (tramite asportazione delle consonanti) e incisi nell’eventuale segnalibro.

    Scherzi a parte, vorrei ringraziarti per la più che generosa recensione! Spero di tornare presto su questo dinamico blog, uno dei pochi che non mi fa venire la “scorrimentite” (ovvero l’ondata di panico dovuta alla riduzione della barra di scorrimento laterale).

    A presto e grazie ancora

    Antonio Milanese
    Futuro venditore di yogurt

    • gentile Antonio,
      sono Raptor (Risponditore Automatico Post Trauma O Ruggine) e sostituisco Daniele Barbieri che, dopo aver letto il suo messaggio, è svenuto. Il gruppo di medici e stregoni che lo ha tempestivamente soccorso è concorde nel valutare che il coma è vigile (infatti db continua a fare le multe a tutti i sogni in sosta vietata). Non disperiamo di salvarlo ma in ogni caso io lo sostituirò degnamente. Mi permetto dunque di ricordarle che il versamento di duemila euro netti va indirizzato sul solito conto della Roditori (Recensori Onesti Disinteressati Intelligenti Tantrici Olistici Ruvidamente Insaziabili).

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