Boyhood – Richard Linklater

di Ismaele (*),

esci dal cinema pieno delle tre ore del film e dalla magia di personaggi che per 12 anni restano se stessi, non hanno bisogno di trucco, né c’è bisogno di cambiare attori.
è come un cinema verità, ma non lo è, e però è più un cinema verità che di finzione.
il fatto di essere un’impresa non di tutti i giorni nasconde il non essere un film di finzione, ma non è un documentario.
sta in una terra di nessuno, un po’ troppe cose, ma niente di ognuna.
e dopo un po’ il film scivola giù nella lista dei film belli della stagione, per (non) essere un film “normale”, ma più un esperimento.
e però vedere Mason jr. che cresce è bellissimo.
guardatelo, ciascuno troverà (o no) il suo modo di vederlo.

http://markx7.blogspot.it/2014/11/boyhood-richard-linklater.html

(*) Trovate questo appuntamento in blog ogni lunedì e giovedì sera: di solito il lunedì film “in sala” e il giovedì quelli da recuperare. Ismaele si presenta così: «“Tre film al giorno, tre libri alla settimana, dei dischi di grande musica faranno la mia felicità fino alla mia morte” (François Truffaut). Siccome andare al cinema deve essere piacere vado a vedere solo quei film che penso mi interessino (ognuno ha i suoi pregiudizi). Ne scriverò e mi potrete dire se siete d’accordo o no con quello che scrivo; ognuno vede solo una parte, mai tutto, nessuno è perfetto. Ci saranno anche film inediti, ma bellissimi, film dimenticati, corti. Non parlerò mai di cose che non mi interessano o non mi sono piaciute, promesso; la vita è breve non perdiamo tempo con le cose che non ci dicono niente» (db)

redaz
una teoria che mi pare interessante, quella della confederazione delle anime. Mi racconti questa teoria, disse Pereira. Ebbene, disse il dottor Cardoso, credere di essere 'uno' che fa parte a sé, staccato dalla incommensurabile pluralità dei propri io, rappresenta un'illusione, peraltro ingenua, di un'unica anima di tradizione cristiana, il dottor Ribot e il dottor Janet vedono la personalità come una confederazione di varie anime, perché noi abbiamo varie anime dentro di noi, nevvero, una confederazione che si pone sotto il controllo di un io egemone.

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