Embrace the shake (Abbraccia il tremore) – Phil Hansen

di Daniela Pia
Lui non trema  e seppure fosse noi gioiamo con lui.

 

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…Molti pensano che la creatività abbia bisogno di una condizione di libertà assoluta e totale. Tuttavia, in assenza di vincoli esterni o autoimposti che ci obbligano a fare uno sforzo in più, noi tendiamo a replicare ciò che già, su questioni analoghe, ha funzionato in passato, oppure a perderci per strada.

Per produrre “nuovo” pensiero abbiamo bisogno di ostacoli nuovi da superare. L’unica regola è che il vincolo stesso non consista nell’ingiunzione “replica ciò che è stato fatto in passato” .
La questione ancor più importante, e già segnalata da Hansen, riguarda la paralisi da eccesso di possibilità: troppe strade potenziali possono risultare soverchianti, specie per un individuo perfezionista e, se una barriera ne esclude buona parte, procedere diventa più semplice.

Limiti e costrizioni sono ciò che ispira Frank Gehry, l’architetto progettista di quella meraviglia che è il Guggenheim museum di Bilbao. Lo stesso Gehry ricorda invece come terribile l’esperienza di dover progettare una casa “senza vincolo alcuno”. A raccontarlo è un articolo su Forbes, che commenta anche una ricerca svolta su un milione e settecentomila vincitori di riconoscimenti aziendali per idee innovative…

da qui

 

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Daniela Pia
Sarda sono, fatta di pagine e di penna. Insegno e imparo. Cammino all' alba, in campagna, in compagnia di cani randagi. Ho superato le cinquanta primavere. Veglio e ora, come diceva Pavese :"In sostanza chiedo un letargo, un anestetico, la certezza di essere ben nascosto. Non chiedo la pace nel mondo, chiedo la mia".

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