A che serve il sesso, ovvero quali i suoi vantaggi evolutivi?

con alcune notizie inquietanti per i cattotradizionalisti: a esempio sul pesce pagliaccio, uno dei quali occhieggia languidamente nella foto…

di Giorgio Chelidonio

Alla prima parte della domanda nel titolo rispondeva, per chi non se ne fosse già accorto da sé, un gustoso libriccino degli anni’80: «Accoppiarsi che spasso» [LINK 1]. Credo che sia ormai fuori catalogo, ma cercandone traccia su Internet sono incappato in un paio di tracce comunque interessanti:
– era un libro di etologia sia animale che umana (cosa credevate?
Honi soit qui mal y pense!) [LINK 2] ormai diventato remainder e presentato come «Astuzie, eroismi e avventure della femmina umana e animale per conquistare il maschio e riprodurre la specie. Dov’è andato a finire il mito della femmina passiva assediata da schiere di Don Giovanni, inseguita da bruti, ingravidata suo malgrado? La donna aggressiva che comincia a turbare oggi il maschio della società umana ha in realtà illustre colleghe in tutto il mondo animale. In un’epoca di riflusso del femminismo e di sconcertante ritorno della donna-oggetto, un libro che ripropone il ruolo femminile in chiave attiva secondo le leggi della natura».

  • Paolo Hendel, che nella serie TV “Ho fatto l’amore con control”, probabilmente anni ’90, proponeva un gustosissimo tormentone (a memoria: la battuta più fulminante? «…c’era anche tua sorella!»).

Ma i tempi cambiano rapidamente (forse Bob Dylan ha vinto il Nobel per averlo cantato già nel 1964 ?!) [LINK 3] e quindi, dovevo aspettarmela, sono incappato nella versione digitale: «Ho fatto l’amore con control…domani provo con Alt-Canc!».
Però che una spiegazione evolutiva ce la potessero dare le pulci d’acqua [LINK 4]- Dafnia, un piccolo crostaceo, proprio quella cantata da Branduardi [LINK 5] – non me lo sarei mai aspettato. Eppure la conferma scientifica [LINK 6] è arrivata da una ricerca dell’Università di Stirling (in Scozia): confrontando fra individui riprodotti per via clonale e sessuale è risultato che questi ultimi si ammalavano molto meno!
Finalmente dunque sconfessato Guccini che nella sua «Talking sul sesso» [LINK 7] declamava «
Fare l’ amore fa male al cuore! Dov’ entra il sesso, metaforicamente parlando, entra il dottore» [LINK 8]: sembra che sia stata accertata la funzionalità evolutiva della riproduzione sessuata [LINK 9].
Quest’ultima però non equivale sempre all’idea antropomorfa di “accoppiarsi”: infatti i pesci, a esempio, si distinguono in [LINK 10]:
– “ovipari”, in cui le femmine mature vengono “corteggiate” da maschi (inseguite, urtate etc.) finché non emettono le uova che, a questo punto, i maschi fecondano nell’acqua tramite emissione di sperma;
– “ovovivipari”, in cui ad esempio i maschi (dotati di pinne pelviche trasformate in organi genitali) inseguono le femmine rilasciando “spermatofore” cioè “pacchetti” fluidi di sperma [LINK 11] che in diversi modi (in realtà non ho trovato il “come”) finiscono per entrare nelle femmine.
Dalla vaghezza (incertezza!) di quest’ultimo periodo si intuisce bene quanto sia difficile destreggiarsi fra le innumerevoli strategie sessuali evolutive.
Ma le sorprese non finiscono qui: nei cosiddetti “pesci pagliaccio” [LINK 12] funziona, anche socialmente, il “cambio di sesso”, una specie di staffetta riproduttiva che ho trovato così descritta: «
L’organizzazione sociale prevede una gerarchia di dominanza lineare. Solitamente il gruppo vede a capo una femmina dominante, la matriarca. Il suo compagno maschio è l’unico sessualmente maturo, mentre gli altri componenti sono individui non ancora maturi, che vivono nelle vicinanze dell’anemone. Alla morte della femmina il maschio dominante cambia sesso e matura, assumendone il posto, mentre tutto il resto dei maschi immaturi slitta avanti di un posto nella gerarchia».
In altre parole [LINK 13] «sono animali che formano delle coppie stabili, per la vita, …(ma)…a seconda delle necessità possono cambiare sesso: infatti molti pesci pagliaccio nascono maschio e poi diventano femmine».
Mi fermo qui, invitando “chi ne sa di più” per chiarire la complessità evolutiva delle strategie riproduttive sessuate. Mi resta però una domanda: ma come faranno le pulci d’acqua? “Chissà chi lo sa…”, nel frattempo scopro che ne hanno fatti persino “resuscitare” alcuni esemplari sepolti in sedimenti lacustri di 7 secoli fa [LINK 14]
Vuoi vedere che tutta questa mia riflessione finisce per approdare alla fanta-storia di «Jack Barron e l’eternità» [LINK 15] …. Cosa ne penserà il nostro db?

LINKS

(1) Evelyn Shaw Joan Darling, 1987: «Accoppiarsi che spasso», Arnoldo Mondadori Editore – libercolo rintracciabile come remainder ad esempio su: http://www.kijiji.it/annunci/libri-e-riviste/torino-annunci-torino/accoppiarsi-che-spasso/97974700

(2) https://en.wikipedia.org/wiki/Honi_soit_qui_mal_y_pense

(3) https://www.youtube.com/watch?v=e7qQ6_RV4VQ

(4) https://it.wikipedia.org/wiki/Daphnia

(5) https://it.video.search.yahoo.com/search/video?fr=mcafee&p=la+pulce+d%27acqua+branduardi#id=1&vid=5f085e7e6f4c135e4402260788dd7b71&action=view

(6) https://www.sciencedaily.com/releases/2016/12/161220220107.htm

(7) https://www.youtube.com/watch?v=LJxexJkbb90

(8) https://www.youtube.com/watch?v=LJxexJkbb90

(9) https://it.wikipedia.org/wiki/Riproduzione_sessuata + http://www.treccani.it/enciclopedia/riproduzione-sessuata_(Enciclopedia-della-Scienza-e-della-Tecnica)/
10)
http://www.acquariofiliaitalia.it/riproduzione.html
(11) http://www.treccani.it/enciclopedia/spermatofora/
(12)
https://it.wikipedia.org/wiki/Amphiprioninae
(13)
http://www.elicriso.it/it/animali_regno/amphiprion_percula/

(14) http://www.nationalgeographic.it/scienza/2014/01/09/news/risvegli-1957894/?refresh_ce

(15) cfr in “bottega” Tre sguardi su «Jack Barron e l’eternità» e https://www.carmillaonline.com/2003/02/25/spinrad-jack-barron-show  

DB CHIAMATO IN CAUSA… SVICOLA SULLA FANTASCIENZA – magari una prossima volta? – MA SEGNALA QUI IN “BOTTEGA” il post  Quando un paramecio e Daniela si incontrarono OVVERO la mia recensione a «Il genere spiegato a un paramecio» (Bfs cioè Biblioteca Franco Serantini edizioni) un ottimo libretto di Daniela Danna che è però vivamente sconsigliato ai cattosessuofobi e/o a chi si abbevera del “complotto gender” soprattutto se soffre di cuore: scoprire che la natura è così “zozzona” potrebbe produrre infarti a catena. (db)

NELL’IMMAGINE UN PESCE PAGLIACCIO

 

Giorgio Chelidonio

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