Aborto: insana voglia di diritto (legge 194-1978)
di Doriana Goracci (*)
L’aborto è la prima causa di femminicidio nel mondo E ora sei qui perchè tua mamma non ti ha abortito Cara Greta se vuoi salvare il pianeta, salviamo i cuccioli d’uomo. “Un’insana voglia di #aborto pervade il mondo…“ Mario Giordano
immagine di Pawel Kuczynski
Il Grande Silenzio su aborto e salute suona ora la grancassa con manifesti sempre più giganteschi e attacchi sempre più violenti alla 194: siamo a pochi giorni dalle elezioni europee in Italia.
Non troverete in questo post o sulla mia pagina FB i manifesti messi rimossi rimessi di questa setta antidemocratica ma solo quanto riesco a fare, per porre alla vostra attenzione il problema gravissimo, da un punto di vista umano e giuridico, alla vostra attenzione… di voi uomini e donne.
immagine di Isaac Cordal
Volevo, e forse lo farò, scrivere di temi molto più urgenti nel nostro Paese, su cui discutere e confrontarsi per arrivare non solo io ma tanti giovani in maniera più serena e preparata al voto, quei giovani di cui parliamo sempre per problemi di bullismo, di alcool, di droga, di violenza… di giovani a cui non manca da mangiare da vestirsi da usare i mezzi peggiori per “divertirsi”, quei giovani che sono stati in tante piazze dell’ Italia per dire la loro preoccupazione sui cambiamenti climatici e invece no ecco che devono avere ben chiaro che l’Aborto non è una questione di vita ma solo di morte.
E se oggi ne scrivo è perchè ho ritrovato quanto scrissi brevemente su Facebook il 14 maggio 2012: “Ho abortito nel 1979, avvalendomi della legge IVG 194 e non è stata un’ esperienza felice o un vanto ma dolorosa come un incubo. Avvenne in una struttura pubblica di Roma, il Policlinico, raccomandata allora da una segretaria del primario obiettore con clinica privata, amica dell’ amica… il ricordo non è morto, non scordo nulla, nè della mia vita nè delle storie intrecciate alla mia. La legge stabilisce che le generalità della donna rimangano anonime, non è il caso mio. Provateci ancora a calpestare i diritti conquistati dalle donne, provateci … INFAMI.”
Oggi mentre scrivo è il 15 maggio 2019 e su Rainews24 ci fanno sapere dall’Alabama quanto segue: “Con il via libera del Senato, il parlamento dello Stato americano dell’Alabama ha approvato la legge che vieta l’aborto, in ogni stadio, anche nei casi di stupro o incesto. L’unica eccezione possibile è se la madre è in serio pericolo di vita. Per i medici che praticano l’interruzione di gravidanza in Alabama sono previsti fino a 99 anni di carcere. La legge, per la quale manca solo la firma del governatore, la repubblicana Key Ivey, rappresenta un vero e proprio assalto alla sentenza Roe contro Wade con la quale la Corte Suprema Usa nel 1973 ha di fatto legalizzato l’aborto a livello federale. La governatrice non si è espressa pubblicamente sul caso ma in molti si aspettano che firmerà la legge. La Camera dell’Alabama aveva approvato il provvedimento il mese scorso”.
immagine di Pawel Kuczynski
Ad aprile 2008 l’Avvenire diede grande spazio alla lettera Manifesto di Carlo Casini,allora Presidente Movimento per la Vita, a Giuliano Ferrara: «Follia tutt’altro che inutile: la vita è entrata in politica». Oggi è la figlia di Casini che ha ereditato questa guerra.
L’11 aprile del 2008 – al ritorno da una manifestazione a Roma sul tema sopra riportato e sulla campagna elettorale di Ferrara a Roma – scrissi L’espulsione dell’ultrà-corpo, concludendo che non avrei votato. Stavolta voto alle Europee, ci potete giurare.
Loro ci proveranno sempre a ridurre in silenzio le donne; per quanto mi riguarda io non ci starò finche avrò vita.
(*) ripreso – con le foto e i link – da www.agoravox.it
Oggi mentre scrivo è il 15 maggio 2019 e su Rainews24 ci fanno sapere dall’Alabama quanto segue: “Con il via libera del Senato, il parlamento dello Stato americano dell’Alabama ha approvato la … www.agoravox.it |