ADESSO FARÒ

di Pabuda

 

ho pianto abbastanza,

a sufficienza d’orrore

e furore

mi son nutrito

AMANTI PACIFISTI SUL PRATO

e, per farmi un’idea mia,

ho pure litigato.

adesso, beh… adesso farò

come dicono

Anna, Edda e la Gio:

primo: sorriderò,

secondo:

come son capace

(à la pierrot-punk-griot),

per qualcuno di diverso da me

almeno un pochino combatterò.

terzo: le loro guerre –

e tutte quante

le immaginabili guerre –

diserterò.

allo stesso tempo, per coerenza,

farò anche come dico io:

studierò dei vecchi e nuovi libri,

scriverò alcuni raccontini

(andando spesso a capo)

e paciugherò molti collage:

tutta roba…

senza stato e senza dio

ma con languidi amanti

felici d’amare e scopare –

a seconda dei gusti e dell’estro –

in formazione di sesso uguale

o differente o in transizione,

in coppia o in trio.

soprattutto: girare in giro

‘sta varia roba divertente

farò:

che vada di traverso a chi so io:

ai sozzoni col collarino bianco,

a vari ministri e ministre (fifty-fifty),

agli imbecilli incravattati di verde,

e anche a certi giovanotti barbuti

che, tolti i peli superflui,

son solo delle fetentissime merde.

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Pabuda
Pabuda è Paolo Buffoni Damiani quando scrive versi compulsivi o storie brevi, quando ritaglia colori e compone collage o quando legge le sue cose accompagnato dalla musica de Les Enfants du Voudou. Si è solo inventato un acronimo tanto per distinguersi dal suo sosia. Quello che “fa cose turpi”… per campare. Tutta la roba scritta o disegnata dal Pabuda tramite collage è, ovviamente, nel magazzino www.pabuda.net

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