«Aeroporto di Cagliari-Elmas “Antonio Gramsci”»

di Francesco Masala

Nel libro “Sardignolo” Alberto Mario Delogu ricorda che l’aeroporto di Cagliari-Elmas è intitolato a Mario Mameli, un pilota d’aereo morto nell’adempimento del dovere. Il dovere era bombardare (e ammazzare) gli abissini, a casa loro, in una guerra infame.

…Per ricordare i fatti pare giusto citare la motivazione con cui gli verrà concessa la medaglia d’argento al valor militare “sul campo”, alla memoria: «Pilota d’apparecchio da bombardamento, partecipava con slancio, entusiasmo e valore a numerose incursioni offensive. Negli attacchi aerei della valle di Maj Mescic, della valle del Samre; di Amba Aradam, del Tembien, piana di Andino contribuiva ad infliggere al nemico gravissime perdite mediante attacchi a bassa quota dai quali il velivolo rientrava spesso colpito. Il 1° marzo 1936, durante il bombardamento e mitragliamento condotto con brillante aggressività a volo radente, per meglio assolvere il proprio compito, sfidava arditamente l’offesa nemica svolgendo azione valorosa che culminava con il sacrificio della propria esistenza. Cielo di Monte Andino 1° marzo 1936…» (da qui)

Aeroporto di Cagliari-Elmas “Antonio Gramsci” suona proprio bene!

Ps: chissà se fra quei migranti che arrivano (o non arrivano) in Italia c’è qualche pronipote di chi veniva bombardato da Mario Mameli per portare la civiltà.

redaz
una teoria che mi pare interessante, quella della confederazione delle anime. Mi racconti questa teoria, disse Pereira. Ebbene, disse il dottor Cardoso, credere di essere 'uno' che fa parte a sé, staccato dalla incommensurabile pluralità dei propri io, rappresenta un'illusione, peraltro ingenua, di un'unica anima di tradizione cristiana, il dottor Ribot e il dottor Janet vedono la personalità come una confederazione di varie anime, perché noi abbiamo varie anime dentro di noi, nevvero, una confederazione che si pone sotto il controllo di un io egemone.

5 commenti

  • Geniale proposta. Bravissimo!

  • e aggiungo: ma che bella direzione aeroportuale fascista che hanno a Cagliari. Davvero un vanto. Meno male che l’hanno tirato giù, alla fine, ‘sto tizio.

  • Pensa che io neanche sapevo tutte queste cose..! Grazie mille perché tieni informati anche coloro che vivono a dieci minuti da posti come questo ignari di una questione così importante..

    • neanche io sapevo, è un discorso importante da non far cadere. Tanto più che ci aspetta un anno terribile di commemorazioni della prima guerra mondiali in stile pastriottico e acritico: come piace ai nazionalisti-militaristi di destra e di “sinistra” e soprattutto lle nostre industrie belliche che devono alimentare o fabbricare guerre… altrimenti a chi venderebbero le loro “merci”?

  • Sai bene quanto condivida la tua riflessione Francesco. Si suona proprio bene il nome di Gramsci per e dalla Sardegna.

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