Alcune cosine che so sul gioco…

… da tavolo «I coloni di Catan – Star Trek»

di Fabrizio (Astrofilosofo) Melodia

fabrizioMEL-startrekcolon

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Contrariamente a quanto comunemente si pensa, il gioco da tavolo sembra resistere in modo gagliardo alle bordate portate avanti dai videogames che pure sembrano essere invincibili sotto l’albero di Natale.

In realtà esistono fiorenti comunità di giocatori da tavolo e numerose convention tematiche, la più grossa delle quali si terrà il 2-3 marzo a Modena nel maestoso padiglione della Fiera, con 22000 metri quadri coperti e 1000 tavoli predisposti per i tanti giocatori attesi.

Per chi non lo sapesse, l’Emilia Romagna e la Toscana sono in testa nella promozione di questo settore, che vanta migliaia di appassionati in tutto lo stivale, ma è in Germania che avviene la Fiera di Essen, dove ogni anno vengono presentate le novità ludiche più importanti e dove si tengono la premiazione dello “Spiel des Jahres”, ovvero l’ Oscar per il gioco dell’anno, e le olimpiadi dei giochi.

Il tedesco Klaus Teuber di professione fa il dentista e nel tempo libero adora creare giochi: uno di questi è stato, più volte, premiato ed è uno dei giochi più famosi con al suo attivo il maggior numero di espansioni e di varianti; sto parlando del gioco «I coloni di Catan», qui in versione universo di Star Trek.

Si tratta di un gioco di simulazione economica e commerciale ambientato nell’universo della Federazione dei Pianeti Uniti, in cui è necessario saper gestire con abilità e astuzia le proprie risorse per costruire e potenziare avamposti e colonie sui pianeti: grazie a un sistema di esagoni che s’incastrano tra di loro, la plancia di gioco varia a ogni partita. Con le proprie astronavi, avamposti e basi spaziali un giocatore occupa dei pianeti e, con i lanci di dadi, ottiene le risorse per poter costruire nuove astronavi, avamposti e basi spaziali, che gli consentiranno poi di controllare pianeti, ampliando quindi le proprie disponibilità con un meccanismo a catena. Gli altri giocatori ovviamente non staranno a guardare: il bello del gioco fa perno sulla necessità di scambiare continuamente le risorse ottenute con i lanci di dadi fra i vari giocatori, cercando di trarne vantaggio senza troppo favorire il gioco altrui.

Ogni tanto arriveranno i predatori Klingon a portare via risorse ai giocatori; altre volte i giocatori dovranno usare i personaggi delle serie televisiva per avere le abilità diplomatiche e scientifiche necessarie a guadagnare punteggio ai fini del raggiungimento dell’obiettivo.

Non imperniato su guerre e scontri, dunque; ma un gioco di strategia e abilità ambientato perfettamente nell’universo di Star Trek (di cui sono notoriamente appassionato cultore). Edito dalla casa editrice specializzata Stupor Mundi e distribuito in Italia da Giochi Riuniti: per 40 euro avrete astronavi, basi spaziali, alieni e risorse fantascientifiche nell’universo trekker, senza problemi di teletrasporto o di motori a curvatura non funzionanti.

Nel rispetto dello spirito trekker, le situazioni si risolvono con ragionevolezza e dialogo: non abbiate paura di regolamenti strambi, il manualetto accompagna passo per passo nella comprensione e dopo poco potrete giocare alla perfezione, divertendovi sempre più. Un consiglio che posso dare, da appassionato, è di unire a tale ambientazione quella delle scatole originali, quali «I Coloni di Catan», «I marinai di Catan», «I coloni di Catan – Città e cavalieri», «Gli astronauti di Catan», in quanto tutti gli esagoni sono perfettamente unibili tra loro a formare una plancia di gioco immensa, dove perdersi in mille appassionanti avventure.

Per spiegazioni, chiarimenti e altro, mi rendo completamente disponibile. In barba a videogames fantascientifici belli e quotatissimi – quali «Halo», «Deep Space», «Gear of war», «The last of Us», «Metal Gear Solid», solo per citare i più noti, di cui comunque mi riservo di parlare compiutamente in una nota a parte – ecco un mondo di fantascienza pronto per essere vissuto. Che vinca il miglior colono.

 

L'astrofilosofo
Fabrizio Melodia,
Laureato in filosofia a Cà Foscari con una tesi di laurea su Star Trek, si dice che abbia perso qualche rotella nel teletrasporto ma non si ricorda in quale. Scrive poesie, racconti, articoli e chi più ne ha più ne metta. Ha il cervello bacato del Dottor Who e la saggezza filosofica di Spock. E' il solo, unico, brevettato, Astrofilosofo di quartiere periferico extragalattico, per gli amici... Fabry.

2 commenti

  • Doverosa errata corrige, mi cospargo il capo di cenere e faccio totale ammenda:

    1) la convention modenese “Play” si terrà il 2-3 aprile e non marzo come erroneamente indicato

    2) Klaus Teuber ha da molto tempo smesso di fare il dentista per dedicarsi totalmente al mondo di Catan, di cui continuo a essere un appassionato giocatore

    3) La casa editrice si chiama Giochi Uniti e non Riuniti, come erroneamente indicato. La trovate al seguente indirizzo web http://www.giochiuniti.it/

    Si ringrazia di cuore Alberto Panicucci per le puntuali segnalazioni…

  • per la precisione: gli errata corrige li ho segnalati io a Fabrizio Astrofilosofo, MA a mia volta a me li aveva segnalati l’amico Fabrizio Paoli, nello staff di Lucca Games e soprattutto nella giuria del Premio Gioco dell’Anno.
    diamo a Brizio quel che è di Brizio!

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