Allarme glifosato nelle mascherine? Ma anche no

di Fabio De Sicot

Nei canali della (dis)informazione alternativa, da qualche mese, gira la voce, diffusa da un medico di cui non faccio il nome per carità d’iddio, che le mascherine siano inutili, e cancerogene perché prodotte col glifosato. Con tanto, o troppo, tempo a disposizione, mi son permesso d’investigare la faccenda. Ecco le conclusioni a cui sono giunto.

Alcuni assunti di base:
Si, il virus è stato isolato Si, le mascherine sono utili

Virus Isolation from the First Patient with SARS-CoV-2 in Korea
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/32080990/
Isolation and Full-Length Genome Characterization of SARS-CoV-2 from COVID-19 Cases in Northern Italy
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/32238585/

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Primo punto: le mascherine non servono per Impedire di ammalarCI, ma per ridurre significativamente la diffusione del Covid-19. Sul lavoro “A Review of Current Interventions for COVID-19 Prevention”https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/32409144/ si segnala molto chiaramente come l’uso combinato delle mascherine, chiamate PPE, e di strumenti di disinfezione, riduca fino al 30% la diffusione del virus. (A statistical surveillance report of WHO reflects, maintaining a coherent infection, prevention and control guideline resulted in a 30% reduction in healthcare-associated infections. The effectiveness of preventive measures completely relies on the strength of surface disinfectants, the composition of hand sanitizer, appropriate material for the manufacture of personal protective equipment). Questo è soltanto uno dei tanti lavori, ma tutti sono concordi sullo stesso punto. Alcuni di essi, pubblicati nel 2004 e successivi – ecco un esempio: Severe acute respiratory syndrome (SARS) and healthcare workers
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/15702757/ – segnalavano come la scarsezza di strumenti di protezione durante l’epidemia della SARS abbia favorito il diffondersi rapido del virus stesso.

Secondo punto: il fatto che i virus si diffondano attraverso le droplets (gocce d’acqua – dalla nostra bocca) è noto alla scienza da anni. Senza andare a riprendere foto d’inizio secolo in cui, durante la ben nota influenza Spagnola, medici e non erano invitati a indossare strumenti di protezione, basterebbe sempre andare a spulciare Pubmed per verificare la cosa. Per esempio, in un recente lavoro “Transmission of COVID-19 virus by droplets and aerosols”https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/32569870/ si chiarisce come la diffusione avvenga molto rapidamente in luoghi chiusi proprio per via della persistenza di umidità nell’aria ([…] the behavior of the SARS-CoV-2 virus has been unprecedentedly unique with more survival and viable rates in the air […] for an extended period). Nonostante questo, si chiarisce in altri lavori che i sistemi di protezione non siano effettivi al 100%. Per esempio in “Effectiveness of Face Masks in Preventing Airborne Transmission of SARS-CoV-2”https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/33087517/ si legge che, nonostante le mascherine non siano in grado di bloccare completamente la trasmissione del virus, siano comunque uno dei pochi strumenti attualmente presenti per limitare la pandemia.

Addirittura la stessa Organizzazione Mondiale della Sanità ha stilato linee guida per la produzione di PPE – https://www.who.int/publications/m/item/from-DCP-v5-list-PPE-v8082020

Il punto principale che però mi ha fatto imbestialire è la “voce” sulla presenza del glifosato nelle mascherine.

Innanzi tutto un po’ di storia: cosa è il glifosato. Il glifosato è un erbicida prodotto dalla ben nota, e cara (si, sono ironico) Monsanto. Azienda acquisita dalla Bayer nel 2018, si è distinta, negli anni, per aver curato molto di più il suo business che la salute di chi comprava e usufruiva dei suoi prodotti. (Scusate… Sono ancora un vecchio No-Global…). Nel 1970 cominciò a produrre un prodotto che divenne piuttosto famoso: si chiama(va) Roundup ed è ancora uno degli erbicidi a base di glifosato più diffusi al mondo. Il piccolo problema nacque quando si scoprì, quasi per caso, che il glifosato poteva essere cancerogeno. La Monsanto subito ci tenne a precisare che era sicuro al 100% [https://www.monsanto.com/app/uploads/2017/07/Glyphosate-benefits-and-safety_public-FINAL.pdf – Glyphosate exhibits low toxicity to humans and non-plant wildlife. It is does not cause cancer and it is not an endocrine disruptor – ] ma… La comunità scientifica si attivò. E tanto.

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/?term=gliphosate+carcinogenic&size=100.

In uno dei più coerenti lavori pubblicati, con più di 100 autori, si descrive come le evidenze di un link fra il glifosato e il linfoma non-Hodgkin siano davvero limitate [Differences in the carcinogenic evaluation of glyphosate https://jech.bmj.com/content/70/8/741.longEFSA concluded that there is very limited evidence for an association between glyphosate-based formulations and non-Hodgkin lymphoma (NHL), overall inconclusive for a causal or clear associative relationship between glyphosate and cancer in human studies. ]. In un altro lavoro, in cui si analizzano le conclusioni a cui era arrivata l’Agenzia Internazionale per la ricerca sul Cancro IARC e l’Unione Europea EU, si spiega come i dati siano effettivamente molto contraddittori [ https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5515989/table/Tab10/ ]. In sostanza, le conclusioni dell’IARC sono che il glifosato sia “potenzialmente” cancerogeno (Probably carcinogenic in humans. IARC Group 2A) e quelle dell’EU che non lo sia affatto (Unlikely to be carcinogenic in humans. No classification as carcinogen).

Come orientarsi dunque? L’Organizzazione Mondiale della Sanità WHO prende posizione. Nel 2016 pubblica un report in cui chiaramente dichiara che, nonostante tutto, ci sono alcune evidenze che ci sia un link fra la presenza di glifosato e l’insorgenza del linfoma di non-Hodgkin. Quindi, come spesso fa, emette la sua raccomandazione: ne sconsiglia l’uso in attesa di dati definitivi [ https://www.who.int/foodsafety/jmprsummary2016.pdf?ua=1Overall, there is some evidence of a positive association between glyphosate exposure and risk of NHL (Non-Hodgkin Lymphoma) from the case–control studies and the overall metaanalysis ] .

Agosto 2018.
Nella causa fra Dewayne Johnson e la Monsanto, tenutasi in California – USA, la Monsanto viene condannata per non aver avvertito l’agricoltore, ammalatosi di NHL, dei potenziali danni a cui poteva incorrere. Condannata dalla giuria a pagare ben 289 milioni di dollari, per la Monsanto sembra una sconfitta definitiva. Ma bisogna leggere fra le righe: la corte non ha potuto dimostrare la potenziale cancerogenicità del Roundup, ma soltanto la mancanza di trasparenza da parte di Monsanto.

Arriviamo al 2019.
Nel Dicembre comincia a circolare il Sars-Cov-2, comincia a diffondersi dalla zona di Wuhan in Cina, arriva prima in Asia, poi in Europa, poi America, e poi la WHO dichiara la pandemia. Una grave crisi economica e sociale comincia a innescarsi, e dove manca la politica e la società, ci pensa il sottobosco dei complottisti (che altro non aspettavano) a dare le risposte semplici a problemi complessi. Tralasciando tutte le panzane sulla modificazione del virus in laboratorio, l’inefficacia delle mascherine, il vaccino, Soros e Bill Gates, il governo mondiale e cosi’ via, concentriamoci soltanto su una delle affermazioni: le mascherine contengono glifosato, e non ce lo dicono perché ci vogliono fare ammalare tutti, gombloddo…

Dunque…

1 Il glifosato si usa in agricoltura, in particolare nelle piantagioni di cotone. Dire che il glifosato sia presente nel materiale con cui si fabbricano le mascherine, è già un’affermazione sbagliata. Ci sono PPE di carta, altre di seta, altre di canapa, altre di plastica, altre di cotone. Quindi ammesso e non concesso che sia vero, il complotto sarebbe attivo soltanto per quelle fabbricate in cotone. Un complotto già strano di per se’.

2 Il glifosato è stato bannato in molte nazioni. Quindi le nazioni produttrici ed esportatrici da escludere dal complotto sarebbero:

Africa: Malawi – Togo Asia: Thailandia – Vietnam -Sri Lanka Medio Oriente: Oman – Arabia Saudita- Kuwait – Emirati Arabi – Bahrain – Qatar America: Mexico – Bermuda – St. Vincent – Costa Rica Europa: Austria – Belgio – Repubblica Ceca – Danimarca – Italia – Francia – Olanda

3 Affermare che la WHO non abbia avvertito sui rischi del glifosato, come abbiamo visto, è quanto di più falso ci possa essere. Non solo ha preso posizione, in contrasto con dati ancora non chiari prodotti dalla comunità scientifica, ma ha poi generato quel ban che alcune delle nazioni sopra riportare hanno effettuato. Quindi no, la WHO non ha esattamente lavorato bene per realizzare questo complotto globale.

4 Se il glifosato è un problema, come sembra essere, perché occuparsene solo ora che è arrivato il Covid-19? Dov’è il collegamento fra le due cose?

5 Parlando specificamente dell’Italia… Nel 2016 il bel paese dichiarò di aver bannato definitivamente il glifosato ma, andando a leggere nel dettaglio la norma, troviamo:

https://www.trovanorme.salute.gov.it/norme/renderNormsanPdf?anno=2016&codLeg=55619&parte=1%20&serie=null
revoca dell’impiego [di glifosato] nei parchi, giardini, campi sportivi e aree ricreative, cortili e aree verdi all’interno di plessi scolastici, aree gioco per bambini e aree adiacenti alle strutture sanitarie // revoca dell’impiego [di glifosato] in pre-raccolta al solo scopo di ottimizzare il raccolto o la trebbiatura // revoca dell’impiego [di glifosato] nei suoli contenenti una percentuale di sabbia superiore all’80%; aree vulnerabili e zone di rispetto

Conclusioni
Si, Indossate la mascherina. Si, il glifosato potrebbe essere cancerogeno. Si, l’Italia deve avere più coraggio e fare di più.

E… No, non esiste nessun complotto.

LA VIGNETTA È DI MASSIMO GOLFIERI
Qui sotto invece quattro immagini (riprese dalla rete) della “spagnola”.

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modificato ed aggiornato il
15/11/2020

 

Redazione
La redazione della bottega è composta da Daniele Barbieri e da chi in via del tutto libera, gratuita e volontaria contribuisce con contenuti, informazioni e opinioni.

15 commenti

  • angelo maddalena

    ciao Fabio, ho letto un pò velocemente le tue osservazioni, mi hanno stimolato perché da un pò di giorni rifletto sulle varie derive di questi ultimi mesi, a maggio abbiamo pubblicato il libro Se canti non muori, oltre il virus dentro la realtà, in collaborazione con la Botteg del Barbieri. La questione del glisolfato nelle mascherine l’avevo sentita anche io ma mi era sembrata comunque esagerata, o comunque io credo che l’aspetto più interessante sia la perversione della mascherina all’aperto come obbligo anche se cammini da solo in una strada deserta, e la cosa più “inevitabile” e schiacciante è che è un fatto, e anche se l’OMS e alcuni medici pubblicati sulla Bottega del Barbieri dicono e spiegano che camminare all’aperto è un’attività motoria, quindi non rientra nell’obbligo, e se l’OMS dice che occorrono 15 minuti di contatto diretto senza protezione per un eventuale contagio, ormai è passata la linea che la mascherina va indossata comunque e dovunque, da soli all’aperto e anche in campagna (ne ho visti tanti in riva al lago Trasimeno in un luogo aperto dove ci sono poche persone che comunque camminano e non si fermano)…ora, Stefano Montanari dice la mascherina è patogena, e io non mi sento di dargli torto, anche se sono per la linea, come dicono i medici pubblicati sulla bottega del Barbieri, che basta una sciarpa all’aperto, ora che è inverno, e quando ti avvicini a una ressa di persone e prevedi di fermarti o passarci in mezzo ti alzi la sciarpa, ecco, io ieri ho letto le notizie delle mascherine e altri dispositivi protettivi che mancavano stranamente negli ospedali della Lombardia e in tanti altri della Penisola, e sono arrivati il 16 aprile, e penso a mia madree a tanti altri che hanno perso un parente o un genitore per queste negligenze di cui stanno venendo fuori adesso sempre di più le notizie e le indagini (anche su Report di pochi giorni fa), e mi chiedo se questa tendenza ad accanirsi sui singoli ad muzzum, sui noi singoli che passeggiamo da soli e ci dobbiamo sentire in colpa se non mettiamo la mascherina, a me viene la rabbia, e penso che ci sia tanto da scoprire e da smascherare, per altro di buono c’è che la denuncia di Mario Amici, Montanari e Scoglio, supportati dallo studio legale MAssafra, che propongono una class action per denunciare l’inattendibilità e l’illegalità dei tamponi e quindi l’amplificazione e la falsificazione dei positivi, le richieste di moduli per le denunce sono arrivati così tanti da intasare la magistratura, io credo che occorrerebbe passare al contrattacco per non subire più e per ritrovare equilibrio, lucidità e anche giustizia, o no?

  • Dunque Angelo, grazie per il commento.
    Io Montanari purtroppo l’ho conosciuto e intervistato anche un paio di volte. Ho avuto la sensazione fosse chiaramente un narcisista in cerca di attenzioni, disposto a tutto pur di averle. Non mi ha stupito dunque la posizione che ha preso riguardo le mascherine, o quella che prese nei riguardi della sua (e di sua moglie) ricerca stessa sulle nanoparticelle. Quando si parla di regole sociali da adottare si parla di politica, o meglio di decisioni politiche, e ogni governo è a suo modo diverso. Per esempio qui in UK, esiste l’obbligo della mascherina soltanto nei luoghi chiusi, distanza di sicurezza in strada (i classici due metri) e in questo periodo, poiché siamo in lockdown, uscite limitate solo per necessita’ essenziali, e smart working. La mascherina non è patogena, non esiste nessun dato, ne’ ricerca che lo dica, e poiché ad affermazioni straordinarie devono corrispondere prove straordinarie, Montanari dice semplicemente il falso. Lo sanno i suoi colleghi, e deve sapere anche lui… Altrimenti è un incompetente. Nella ricerca che mi son permesso di citare “Transmission of COVID-19 virus by droplets and aerosols” si spiega molto chiaramente che, in presenza di mascherina, c’e’ una ridotta diffusione di droplets, che sono l’automobile sulla quale viaggia il virus da un corpo all’altro.

    Sui tamponi è tutto un altro discorso.
    In un altro lavoro su pubmed “Comparison of seven commercial RT-PCR diagnostic kits for COVID-19” (guarda che bella la scienza…) https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/32416600/ si fa l’analisi di 7 kit rapidi per verificare la presenza di Sars-Cov-2 e, sebbene nessun test raggiunga il 100% di efficacia (ma il 100% non si raggiunge mai… e Montanari lo sa) si sottolinea come ci sia stato un aumento di affidabilità durante gli ultimi mesi. Vediamo se riesco a chiarire con un esempio. Ammettiamo che ci sia un diabetico, e che gli forniscano il kit per verificare se ha o non ha bisogno d’insulina. Quel kit potrebbe essere inaffidabile, non funzionante, prodotto male, o semplicemente il paziente non è in grado di farlo correttamente. Nel caso di un primo test “falso” cosa faccio? Decido che da ora in poi non fornisco più il test a tutti i pazienti col rischio che vadano in ipo o iperglicemia?

    Class action contro i tamponi? Dici seriamente?

  • angelo maddalena

    ciao Fabio DS, no infatti non volevo considerare Montanari un riferimento, volevo fare un discorso più ampio, sì in Inghilterra ha più senso il tipo di “raccomandazione”; credo sia così anche in Germania e in Svizzera, e cioè curare più la distanza che la mascherina anche se si sta fuori da soli, tra l’altro in Italia ancora oggi ci sono manifesti nelle farmacie e nei negozi, stampati dal Governo, in cui si dice che la mascherina va messa solo se si pensa di avere sintomi o se si sta a contatto con persone infette, in un manifesto addirittura ci sono dieci raccomandazioni, non frequentate luoghi affollati, lavarsi le mani, stare a distanza, ma non si parla di mascherine! Per non parlare degli 11 danni collaterali di cui parla l’OMS (notizia letta in bottega qualche settimana fa e ristampata da me per distribuirla) dovuti all’utilizzo eccessivo delle mascherine, comunque non sapevo tu abitassi in Inghilterra, in Italia camminare per strada è grottesco perché vedere tutta la gente che cammina da sola con la mascherina anche in strade e per tratti di strada poco frequentati è diabolico, per non parlare di chi corre o va in bicicletta e ha la mascherina, per dirtene una: a marzo un farmacista di Perugia che non smetterò mai di citare e lodare mi ha sconsigliato di comprare le mascherina in farmacia, contro il suo interesse, dopo aver saputo che io abito da solo, lavoro per conto mio in casa come scrittore e musicista, se esco vado solo ogni tanto al supermercato sotto casa a comprare qualcosa, poi una mascherina me l’hanno regalata, anzi me ne hanno regalato, nel corso dei mesi, almeno 4, e ovviamente alcune le ho buttate, ne ho almeno due di stroffa e un paio di plastica e chirurgiche, sena averne mai comprata una! Figurati e immagina lo spreco scriteriato che c’è di mascherine, con conseguente deturpamento ambientale, ma per la class action ci sono i documenti, se li trovo ti mando il link, https://www.ilcaffediroma.it/146580/tamponi-inaffidabili-denuncia-penale-del-dr-amici-e-class-action-in-vista/, questo Mario Amici non mi sembra “esaltato” come Montanari, anche se so che Montanari ha aderito subito alla class action, prevedibilmente?!

  • La prima cosa che ho fatto è stata cercare chi fosse questo Mariano Amici.

    Ed ecco che ti trovo il suo sito https://www.marianoamici.com/ in cui a seguire alcuni degli argomenti
    1. “Grave stato di allarme senza fornire i dati per rappresentare la realtà del fenomeno Covid-19”
    2. “I tamponi non servono per tutelare la salute ma per giustificare i continui DPCM”
    3. “Il vaccino per il Covid-19 non è realizzabile, questo virus ha subito già più di 200.000 mutazioni”

    … E cosi’ via.
    Sei ancora sicuro che non sia un esaltato ? 🙂

    Due parole per quelli che dicono “è un virus a RNA, non si può avere un vaccino…”
    E quindi i vaccini che abbiamo per rosolia, polio, rabbia, ebola etc… Son tutti inutili? Ah non lo sapevo 😉

    • angelo maddalena

      io so che questo Mariano Amici è un medico dell’ASL 6 di Roma ed è riuscito a vincere la causa per impedire tamponi obbligatori nella Regione Lazio come aveva proposto Zingaretti, poi i punti che hai elencato non mi sembrano che screditino Amici, era quello che sapevo, non me ne intendo molto per il terzo punto, so che comunque il virus non è stato isolato, che è una cosa che dice Amici e anche altri, tu che te ne intendi, puoi aiutarmi a capire cosa vuol dire che il virus non è stato isolato, e che influenza ha questa constatazione nella credibilità dei tamponi? Amici si basa anche su questo per dire che sono inattendibili i tamponi, per Ebola ecc. il virus era stato isolato? grazie

  • Si certo, sarà sicuramente un medico della ASL… Ma il virus è stato isolato, eccome. Non so se hai letto (?) fra le prime referenze, ma già nel Febbraio 2020 un team Coreano pubblicava un lavoro ben documentato. Peraltro in cross-reference ben 49 volte, cioè vuol dire che altri lavori lo citano, il che aumenta tecnicamente la sua affidabilità.

    https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC7036342/
    “We isolated SARS-CoV-2 from the oropharyngeal sample obtained from the patient with the first laboratory-confirmed SARS-CoV-2 infection in Korea.” Qui, se vuoi, puoi trovare anche le immagini: https://jkms.org/ArticleImage/0063JKMS/jkms-35-e84-g001-l.jpg

    Per quanto riguarda i test tamponi/pcr – che son due cose differenti – mi rifarei al lavoro che avevo citato nel precedente commento, il che vuol dire “We conclude that all RT-PCR kits assessed in this study may be used for routine diagnostics of COVID-19 in patients by experienced molecular diagnostic laboratories”. Ma se vuoi, ce ne sono decine e decine cosi’…

    Non so… Fra un generico medico della ASL che dice robe, e delle ricerche pubblicate validate e cross-referenzate (non so più l’itaGLIano?) dalla comunità scientifica, tu di chi ti fideresti?

  • A proposito di competenze… Ti fideresti di un elettricista che viene a ripararti il rubinetto del bagno? Il dott. Amici non è un infettivologo ne’ un virologo. Spulciando su pubmed, il suo lavoro più importante è sul diabete, ed è stato pubblicato nel 2017. Non so cosi’, a naso…

    https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/?term=mariano%20amici

  • angelo maddalena

    sì Fabio, ma è un fatto che ha vinto il ricorso al Tar per bloccare il provvedimento di Zingaretti che voleva imporre nella Regione Lazio la vaccinazione obbligatoria per gli over 65 e per il personale sanitario, e comunque, ti ringrazio per i documenti che mi mandi, però io non leggo l’inglese, proverò a dargli un’occhiata e a farmi aiutare da amici anglofoni, hai letto il libro di Donatella Dei Cesare? Virus sovrano, capitalismo asfittico? E’ uscito di recente anche quello di Agamben, A che punto siamo, l’epidemia come politica, ma ti richiedo: tu abiti in Inghilterra da quando? Da quanto tempo non vieni in Italia? ieri Vittorio Agnoletto ha consegnato in Tribunale un libro inchiesta sul covid in Lombardia, Italia ed Europa…
    https://www.radiondadurto.org/2020/11/14/covid19-vittorio-agnoletto-consegna-in-procura-il-suo-ultimo-libro-senza-respiro/

  • Dunque (sic!) mi tocca fare il giurista?
    Prima di tutto le fonti .

    1 Ordinanza del Presidente della Regione Lazio 17 aprile 2020, n. Z00030
    […] ai sensi dell’art. 32, comma 3, della legge 23 dicembre 1978, n. 833 in materia di igiene e sanità
    pubblica[…] Obbligo di vaccinazione antinfluenzale […]
    a) Soggetti di età ≥ 65 anni. L’obbligo decorre dal 15 settembre 2020, o dalla data di
    compimento dei 65 anni, se successiva, previa acquisizione della disponibilità dei vaccini, e
    deve essere adempiuto entro il 31 gennaio 2021, salvo proroghe dettate dai provvedimenti di
    attuazione in relazione alla curva epidemica.

    2 Sentenza sul ricorso numero di registro generale 3345 del 2020
    […] Sul piano della normativa speciale non sembrerebbe innanzitutto riscontrabile, una simile competenza regionale, sulla base di quanto previsto dalla legislazione emergenziale COVID. Basti pensare che l’art. 3, comma 1, del decreto-legge n. 19 del 2020 e l’art. 1, comma 16, del decreto-legge n. 33 del 2020, autorizzano sì le regioni ad introdurre misure più restrittive […]

    Ergo, il dott. Amici (e lo studio Massafra) non vince la causa per l’inefficacia delle mascherine o la potenziale inefficacia del tampone, ma solo ed esclusivamente perché nell’ordinanza della regione Lazio n. Z00030, la norma “Obbligo di vaccinazione antinfluenzale […] a soggetti di età ≥ 65 anni […]” non era di sua competenza. Ergo, non stiamo più parlando di una questione medica, ma di una questione meramente legale. Il dott. Amici non può non saperlo, e quando rilascia interviste mischia tutto pur di confondere le acque…

    ##
    Non torno in Italia da un sacco di anni…

    ##
    No, non ho letto il libro di Agnoletto quello della DeCesare.
    Un libro che invece mi permetto mestamente di consigliarti è “Spillover. L’evoluzione delle pandemie” di David Quammen. Pare che dopo il covid-19 (che strano!) abbia cominciato ad andare a ruba …

    • angelo maddalena

      caro Fabio, nel libro che abbiamo pubblicato a maggio c’è un’intervista a David Quanmen ripresa dalla Bottega e dal manifesto, se non torni in Italia da un sacco di anni dovresti avere presente il paesaggio grottesco per poterlo descrivere, i libri di cui ti parlo, della Di Cesare e altri, tra gli altri anche Senza cattiveria, di Antonio Brizioli, descrivono bene dal di dentro con sguardo lucido e anche autocritico…che vuol dire che il dottor Amici non vince la causa? nel senco che nella legge c’era già scritto che non era obbligatoria la vaccinazione? comunque io non vorrei concentrarmi su questo aspetto riduttivo, scusa se ho dato adito, se vuoi ti mando una copia del libro Se canti non muori, anche in pdf, o cartaceo, e ti chiedo di pagarmi solo le spese di spedizione, il libro te lo regalo se vuoi

      • Ciao Angelo,
        Ma in che senso paesaggio grottesco? Il Covid-19 è una pandemia che sta affrontando tutto il mondo… Non soltanto il bel paese…

        Anyway…
        Io non cercavo di analizzare la situazione italiana (lungi da me), ma molto mestamente soltanto quello che posso analizzare, cioè dati scientifici (universali e facilmente reperibili) e, nell’ultimo commento, la sentenza del Tar (anche quella disponibile). La vaccinazione anti-influenzale non è obbligatoria (ma consigliata), ma lo diventa se arriva una ordinanza speciale. È specificamente su questo che il tribunale ha emesso la sentenza: la regione Lazio non aveva competenza giurisdizionale su materie come l’obbligo vaccinale. E nulla più…

        Non hai dato adito a nulla… Questa è soltanto una discussione fra persone intelligenti che si confrontano su argomenti specifici… I problemi son altrove 😉

  • Scusa se mi intrometto.

    Angelo Maddalena, ma tu la metti in macchina la cintura di sicurezza? Se guidi, li rispetti i limiti di velocità? Cosa pensi di una corriera con le gomme lisce? Se fumi, fumi sigarette in un cinema? E così via.

    Per sopravvivere, anzi, meglio, per aumentare la probabilità di sopravvivenza tua e del tuo gruppo di riferimento, occorre saper imparare, anzi, imparare a imparare, di chi fidarsi e in quali circostanze. Occorre imparare a sviluppare un senso critico efficace. Occorre imparare quando fidarsi e quando no.

    Purtroppo in questa situazione in cui ci troviamo gli irresponsabili e i confusi — userei altri termini ma non lo faccio per rispetto verso Daniele — mettono a repentaglio non solo la propria salute e la propria vita ma anche la salute e la vita di altre persone.

    Cosa ancora più triste, questi irresponsabili e questi confusi sono probabilmente, inconsapevolmente, strumentalizzati, un classico della geopolitica, un classico della strategia della tensione, nei secoli dei secoli, un classico degli anni più bui della guerra fredda. Ricordi?

    Perché, in tutte le immagini che riceviamo dalle terapie intensive, infermieri e medici, che mettono a rischio la propria vita, indossano mascherine? Perché sono degli idioti e invece tu sei, voi siete, di gran lunga più intelligenti di loro? Mi indichi dove posso trovare immagini di terapie intensive, covid-19, dove infermieri e medici non indossano mascherine perché fanno male e sono nocive? Forse in Russia?

    Perché invece di sfiancare la buona volontà di persone come, in questo caso, Fabio, perché non occupate voi una terapia intensiva piena di malati gravi di covid-19 e ci restate, voi, senza mascherina per qualche giorno, per dimostrare che le mascherine non servono e che comunque si tratta di una messa in scena? E quei malati gravi chi sono, delle comparse in un film? E quindi sarebbe tutto un complotto megagalattico in cui 44683 persone in Italia hanno fatto finta di morire oppure sono morte per colpa delle mascherine?

    Ciao e buonanotte.

    Riposino in pace

  • angelo maddalena

    caro Ago. mia madre è morta di covid a marzo in un ospedale di Enna, c’è in corso un’accusa di epidemia colposa da parte di numerose famiglie di vittime compresi noi, mia sorella si sta svenando per assumere l’avvocato Anselmo, puoi vedere le sue interviste in programmi RAi anche di prima serata di qualche mese fa, i documenti che attestano che fino al 16 aprile non c’erano mascherine negli ospedali e nelle RSA in Lombardia e altrove li trovi facilmente, quindi di cosa stiamo parlando? Di quali confusi e irresponsabili parli? Mia madre è morta anche perché dei primari irresponsabili hanno commesso negligenze mortali e non solo per mia madre, se vuoi ti mando una copia del libro Se canti non muori, oltre il virus dentro la realtà, te lo regalo, ti chiedo di pagare solo le spese postali, o se vuoi sostenere l’autoproduzione fai tu manda a piacere tuo una quota, forse mi sono espresso male e ho dato adito a riduttività, forse non mi dovevo appellare più di tanto a Mariano Amici ed altri, ma l’ho anche detto che Montanari e altri come lui non mi convincono, chiedo scusa se questo è stato il motivo che ha fatto abbassare il livello del discorso…

  • angelo maddalena

    ciao Ago, non è un problema, anzi scusatemi voi, se davvero volete una copia del libro chiedetemela, è un bel lavoro, ci sono, tra le interviste e gli approfondimenti, anche alcune poesie, di cui una che hos critto per mia madre e anche alcune canzoni, Se non ce la fai e Madre di preghiera, le canzoni poi, in tutto 15 (scritte nell’ultimo anno, anche prima della pandemia), sono state registrate nel cd Santa Maria del cammino, scrivetemi alla mail per avere altri dettagli, adesso è un periodo in cui sia il libro che il cd sono l’unica fonte di sostentamento più che mai, perché spettacoli non ne posso fare in spazi pubblici e ufficiali, angelo.maddalena@gmail.com, a presto,e ancora grazie

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