Amianto-Loiano: fino a quando?

di Vito Totire (*)

Va avanti la rischiosa e penosa vicenda del cemento-amianto da bonificare a Loiano…fino a quando?

Vicenda locale ma spia della totale incomprensione (anche nazionale) della tragica vicenda dell’amianto da parte delle istituzioni

Dobbiamo far coincidere la bonifica dell’amianto con festa della liberazione dal fascismo del 25 aprile?

I cittadini da mesi si stanno chiedendo di cosa si occupino le istituzioni; il quesito pare fondato. Due giorni fa abbiamo appreso dagli uffici comunali che il “soggetto giuridicamente responsabile” non ha ancora ottemperato alla prima parte della ordinanza di bonifica, quella che prevede la valutazione del rischio di tenuta statica degli immobili; scaduta quantomeno il 6 febbraio: ancora oggi la valutazione non è stata redatta e neppure commissionata; il comune di Loiano conosce le motivazioni che sono peraltro ovvie.

Dunque esitono le condizioni per applicare le sanzioni previste ma, soprattutto, si è concretizzata l’opportunità anzi la necessità di agire con una azione sostitutiva da parte del sindaco.

Visto che le motivazioni della inottemperanza sono l’indisponibilità economica del soggetto su cui la ordinanza grava non si comprende per quale motivo si dovrebbe aspettare, per l’azione di bonifica pubblica, la notte del 22 aprile 2019.

Il comune di Loiano “spera” in una vincita al Lotto da parte del destinatario della ordinanza che potrebbe essere in grado di ottemperare a fronte di una spesa ben superiore a quella necessaria per la valutazione del rischio di staticità? In realtà le istituzioni stanno abdicando al loro ruolo di garante della sanità pubblica e stanno seguendo la strategia suicida della politica di passare il cerino acceso di mano in mano…

Abbiamo detto che l’ordinanza sarebbe stata un fallimento ancora prima che fosse emanata.

Lo abbiamo detto alla Prefettura, alla Ausl, al Comune, alla Regione, al Difensore civico.

Un’ordinanza non inutile ma controproducente, capace solo di procrastinare i tempi della bonifica nella apparente inconsapevolezza dell’importanza fondamentale del fattore tempo quando si parla di rischio amianto o di rischi ambientali e sanitari analoghi.

LA VICENDA EVIDENZIA CHE LE ISTITUZIONI NON HANNO COMPRESO NIENTE DELLA VICENDA/AMIANTO IN ITALIA (E NEL MONDO): UN CRIMINE DI PACE RISPETTO AL QUALE LE ISTITUZIONI PREFERISCONO, SPESSO, COME IN QUESTO CASO, ATTENDERE…

Riassumiamo brevemente:

  • il sito è nelle condizioni di “meritare” una bonifica già, quantomeno, dal 2014 ;
  • Una valutazione di parte (CHE VERTE SOLO SU UNO DEI TRE MANUFATTI EDILIZI) viene avallata dalla Ausl con proposta di riverifica dopo tre anni! parliamo di un sito dismesso per il quale è sempre prudente un controllo ben più ravvicinato…
  • Col tempo il sito viene pignorato; il giudice sollecita interventi di bonifica ai creditori che preferiscono glissare…
  • Ottobre 2018 il sito viene restituito al proprietario
  • Nel frattempo, il 9 settembre 2018, la Ausl aveva valutato la situazione estremamente critica e meritevole di una bonifica entro 90 giorni (che rappresentano il tempo tecnico equivalente a dire “bonifica immediata”); identico sarebbe stato l’imput se la Ausl fosse entrata il 17 luglio cosa che ha evitato di fare per motivi non comprensibili;
  • Dall’11 ottobre 2018 il sito è restituito al proprietario ma il Comune aspetta il 15 dicembre per emanare un’ordinanza di bonifica con la quale- come abbiamo detto – prescrive una condotta economicamente e materialmente “inesigibile”…
  • Si riesce a notificare la ordinanza solo il 22 gennaio! Una ordinanza pubblica già il 15 dicembre…

Non pare infondata la nostra istanza – avanzata da tempo (prima della ordinanza ) alla prefettura – di esonerare il Comune di Loiano nominando un commissario ad acta

Dobbiamo aspettare il 25 aprile per la liberazione dall’amianto ?

Noi pensiamo sia necessario farlo prima…

Invitiamo le istituzioni a cercare di capire meglio la “questione amianto” evitando la politica di passare il cerino acceso di mano in mano… Ci si può scottare, soprattutto se non si usano i guanti…

(*) Vito Totire è portavoce di AEA, l’Associazione esposti amianto e rischi per la salute

 

Redazione
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Un commento

  • Quando provi collaborare in modo legale, civilizzato, razionale con le istituzioni pubbliche, al piu piccolo segno che vuoi fare un passo verso di loro, si mette in moto un macchinario carico di rigidità, di veleno, di malafede, di disinteresse totale nei tuoi confronti e nei confronti di tutti quelli come te…
    Peccato…

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