Amianto/Loiano: le fibre vengono al pettine?

di Andrea Bianconi (*) e Vito Totire (**)

La Ausl ha ci ha finalmente inviato copia del verbale (con proposte) relativo al sito di via del Boschetto a Loiano.

Il verbale conferma sostanzialmente le nostre valutazioni:

  1. Necessità di verificare il rischio di crolli (ma questa necessità era focalizzata già nel 2014 e mai tenuta concretamente in considerazione);
  2. la valutazione dello stato delle coperture fatta in passato ha riguardato solo una parte degli immobili;
  3. la valutazione fatta nel 2014 (per una sola parte) è comunque non più attendibile;
  4. c’è un “tappetino” di frammenti a terra
  5. lo stato di degrado e vetustà è così avanzato da rendere necessaria una bonifica entro 90 giorni dal ricevimento della ordinanza del sindaco.

Il sopralluogo del 7 settembre 2018 (a cui avevamo chiesto di partecipare, senza ottenere nessuna risposta) ha disegnato un quadro abbastanza realistico della situazione. Delle conclusioni abbiamo detto: proposta al sindaco di ordinanza per verifica statica entro 15 giorni e bonifica entro 90.

Abbiamo chiesto alla sindaca di Loiano un incontro per verificare come si intenda procedere.

Altrettanto (ri)chiederemo al presidente della Regione Emilia-Romagna e al prefetto (due istituzioni, come dire, che al momento “non rispondono”).

Quel che invece certamente procede è la raccolta di firme di cittadini che continua presso l’edicola locale di via Roma nonché via mail – vitototire@gmail.com – e ha raggiunto circa 200 firme, benché lanciata con grande discrezione.

Avremo il sito bonificato entro dicembre 2018? Noi vigileremo sulla rapidità e sulla efficacia tecnica dell’intervento.

Continueremo a dialogare con il Tribunale fallimentare di Bologna e con e altre istituzioni perché, nonostante la “fotografia” finalmente scattata dalla Ausl – e sostanzialmente “risolutiva” – ci sono diverse questioni da affrontare e chiarire definitivamente .

Quali ?

  1. La Ausl invita il sindaco a emettere una ordinanza all’indirizzo del “soggetto giuridicamente responsabile”; posizione formalmente ineccepibile ma non vogliamo che questa formula nasconda involontariamente “sabbie mobili” e qualcuno, alla ricerca del soggetto di cui sopra, si perda nelle nebbie;
  2. Abbiamo detto che una delle questioni fondamentali è il fattore tempo; se non c’è un soggetto che possa essere obbligato nell’immediato al rispetto dei tempi ipotizzati dalla Ausl, l’intervento deve essere comunque fatto con risorse pubbliche e con successiva rivalsa nei confronti di soggetti da individuare;
  3. occorre che le istituzioni spieghino come mai si giunga così tardi in dirittura d’arrivo (ammesso che lo siamo davvero); a nostro avviso le condizioni del sito erano tali da rendere necessaria la bonifica integrale quantomeno dal 2014; e probabilmente da tanto tempo prima. La vicenda di Loiano deve convincere la regione E- R a riscrivere le sue linee-guida troppo spesso e troppo facilmente utilizzate per temporeggiamenti intollerabili; il peggioramento (fra il 2014 ed oggi) delle condizioni del sito coincidono con la dispersione di una quantità enorme di fibre nell’ambiente , fatto che si poteva e doveva evitare;
  4. le nostre prime segnalazioni alle istituzioni (appena “scoperto” il sito, che invece era ben noto al comune di Loiano , c’è chi dice da ben oltre un decennio) sono della fine di giugno 2018; il primo sfortunato (tentativo di) sopralluogo della Ausl, che arretra inspiegabilmente di fronte al cartello “proprietà privata”, è del 16 luglio; se la Ausl avesse fatto subito un verbale in quella data i 90 giorni scadrebbero il 16 ottobre 2018! Lo abbiamo detto chiaramente: il sito va bonificato integralmente e immediatamente e comunque prima del rischio neve; degli effetti di una nevicata o di un evento meteoclimatico particolarmente intenso vorremmo che qualcuno fosse chiamato a rispondere in sede penale;
  5. sta poi al Tribunale fallimentare e alla Procura della Repubblica (cui abbiamo indirizzato un esposto) affrontare la vexata quaestio relativa alla liceità di compravendita di siti e immobili con amianto. Un’asta è una compravendita? E’ consentita dalla legge 257/1992? Per rispondere ognuno ha facoltà di usare la sua testa anche se , di questi tempi, l’esercizio non pare essere di moda. LA NOSTRA OPINIONE SUL TEMA L’ABBIAMO ESPRESSA DA DIVERSI LUSTRI. La storia dimostra che spesso le minoranze diventano maggioranza , ma anche qui, non possiamo assolutamente prescindere dal fattore tempo.

Aspettavamo la valutazione (corretta ancorché tardiva) della Ausl: OGGI NON CI SONO PIU’ PRETESTI PER TEMPOREGGIARE! VOGLIAMO UNA BONIFICA EFFICACE E IMMEDIATA! I CITTADINI DI LOIANO HANNO ASPETTATO E PAZIENTATO TROPPO!

Loiano-Bologna, 22.9.2018

(*) Andrea Bianconi è portavoce del circolo “Chico” Mendes per la provincia di Bologna

(**) Vito Totire è presidente AEA, l’Associazione esposti amianto e rischi per la salute

L’IMMAGINE – scelta dalla “bottega” – NON SI RIFERISCE A LOIANO.

 

Redazione
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