Andrea Bernagozzi: «Il neutrino di Occam»

Scienza e fantascienza cioè sogni, idee e emozioni per meglio capire e immaginare il mondo in cui viviamo e anche gli altri.

Il meglio del blog-bottega /158…. andando a ritroso nel tempo (*)

 

Tutti i frequentatori di questo blog saranno informati sul grande annuncio di pochi giorni fa: i neutrini prodotti al CERN avrebbero raggiunto il laboratori INFN del Gran Sasso viaggiando più veloci della luce (1). Grande risalto a questa notizia su web e media tradizionali (2). Approfitto dello spazio che Daniele Barbieri mi concede, e lo ringrazio, per riassumere alcuni punti e vedere a quale conclusione ci possono portare.

I. Gli esperimenti più avanzati di fisica delle particelle si possono fare solo in due posti al mondo: in USA al Fermilab (3) e in Europa al CERN (4)

II. Fra le due comunità di scienziati c’è allo stesso tempo competizione e collaborazione: studenti e studiosi di un centro lavorano anche all’altro e viceversa, con grande unità d’intenti (5)

III. Dal punto di vista della competizione, con l’acceleratore LHC al CERN funzionante, l’acceleratore Tevatron di Fermilab è superato, perché meno potente e quindi non in grado di compiere prestazioni paragonabili

IV. Dal punto di vista della collaborazione, la comunità del CERN ha comunque dato un grande supporto a quella di Fermilab che chiedeva al governo USA di non spegnere Tevatron perché poteva ottenere risultati importanti anche nell’era di LHC (6)

V. Intanto però la comunità di Fermilab annuncia che in ogni caso non chiuderanno bottega perché stanno lavorando a esperimenti sulla fisica delle interazioni deboli, come muoni e neutrini

VI. Nonostante la campagna per salvare Tevatron, il governo USA dice che non ci sono soldi e Tevatron va chiuso (7)

VII. Anzi, forse non ci sono soldi neppure per i progetti sui neutrini come LBNE, che infatti sul sito di Fermilab è onestamente descritto (il corsivo è mio) come “The proposed Long-Baseline Neutrino Experiment” (8)

VIII. Intanto l’esperimento OPERA ha annunciato che i neutrini sembrano viaggiare più veloci della luce; sembrano perché c’è bisogno di verifiche indipendenti, perché così funziona la scienza

IX. E dove si possono fare queste verifiche indipendenti? Mica dappertutto, ci vuole il Fermilab.

X. E chi oserà negare proprio adesso i finanziamenti a LBNE dopo tutto il can can dei neutrini superluminali, Einstein che forse si sbaglia, i Nobel in ballo e la nuova rivoluzione scientifica? E ovviamente ce ne saranno anche per il CERN. Tutto questo mentre c’è la crisi e in molte nazioni occidentali i finanziamenti per la ricerca fondamentale saranno probabilmente ridotti ancora…

XI. Infine, come scrive un fisico su Tuttoscienze di mercoledì scorso (9), se dal Fermilab di Chicago non arrivasse la conferma, gli autori dell’esperimento europeo “saranno i primi, loro, a dire semplicemente «ci spiace, c’era un errore». Non per questo li ammireremmo di meno”. Insomma, già si mettono le mani avanti se i neutrini non viaggiano più veloci della luce…

Conoscete il brillante racconto di fantascienza Il bisturi di Occam di Theodore Sturgeon? (10)

Tranquilli, sto scherzando! Nessun complotto, nessuna dietrologia. Chi sa scrivere direbbe che queste mie note sono un divertissment. Si tratta appunto uno scenario da racconto di science fiction, o meglio di big science fiction, visto che si parla di big science. Come nel romanzo di fantascienza Messaggio da Cassiopea, dove i politici accusano gli astronomi di aver finto di ricevere un segnale alieno con i radiotelescopi. L’intento sarebbe stato nobile: gli esseri umani, realizzando di non essere più soli, avrebbero smesso di combattersi per vivere in pace e in armonia. L’idea viene ripresa anche in Contact, romanzo e film, pure loro di fantascienza.

In queste opere di fantasia però il messaggio extraterreste si rivela reale. I neutrini superluminali, vedremo (13). Attendiamo tutti, scienziati e non, di imparare, speriamo presto, qualcosa di più su spazio, tempo, materia e energia grazie ai neutrini, tanto cari alla fisica italiana. Non a caso il laboratorio di Chicago si chiama Fermilab in omaggio a Enrico Fermi, un personaggio per il quale non c’è bisogno di mettere note e link.

Certo che quel rasoio di Occam, però…

PS Grazie ancora a Daniele Barbieri per l’ospitalità nel blog, alla Gilda dei catalogatori che sta portando avanti la meritoria opera di Ernesto Vegetti con il Catalogo Vegetti della letteratura fantastica, infine grazie a scienza e fantascienza che ci regalano in continuazione sogni, idee e emozioni per meglio capire e immaginare il mondo in cui viviamo e anche gli altri.

(1) http://press.web.cern.ch/press/PressReleases/Releases2011/PR19.11E.html

(2) http://lescienze.espresso.repubblica.it/articolo/Pi%C3%B9_veloci_della_luce/1349578

(3) http://www.fnal.gov/

(4) http://public.web.cern.ch/public/

(5) http://cdsweb.cern.ch/journal/CERNBulletin/2011/38/News%20Articles/1379203?ln=en

(6) http://www.nytimes.com/2011/01/18/science/18collider.html

(7) http://oggiscienza.wordpress.com/2011/09/30/tevatron-va-in-pensione/

(8) http://lbne.fnal.gov/

(9) Rovelli, Carlo “Dobbiamo riscrivere la fisica?”, Tuttoscienze n. 1483 in La Stampa mercoledì 28/9/2011, pp. 27-28. Inoltre http://bit.ly/qZpOEy

(10) http://www.fantascienza.com/catalogo/opere/NILF1075317/il-bisturi-di-occam/

(11) http://www.fantascienza.com/catalogo/opere/NILF1014447/messaggio-da-cassiopea/

(12) http://www.fantascienza.com/catalogo/opere/NILF1069108/contact/

  1. http://cattaneo-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/2011/09/25/divagazioni-sui-neutrini-e-sulla-luce/

UNA PICCOLA NOTA

Andrea ringrazia me però sono io a ringraziare lui per il suo informato, chiaro e malizioso qb (quanto basta) contributo. Aggiungo solo che il racconto “Il bisturi di Occam” (“Il rasoio….” in altre traduzioni) di Sturgeon è assolutamente da leggere, come quasi tutto Sturgeon del resto. Amo i complotti mondiali a fin di bene: sogno, fin da piccolo, di farne parte. Magari lo dico per fuorviare i soliti spioni: in effetti sono il capo della GGCGG, grande goduriosa congiura galattica giullaresca.

L’IMMAGINE in apertura – ripresa da Wikipedia – è il frammento di una pagina di Duns Scoto «Commentaria oxoniensia ad IV libros magistri Sententiarus, novis curis edidit p. Marianus Fernandez Garcia» (1914, p. 211) con la frase «Pluralitas non est ponenda sine necessitate» ovvero “Non considerare la pluralità se non è necessario” o se preferite “non complicate inutilmente le cose” – in romanesco “a coso, ma che te stai a inventà?” – perchè di solito in natura la spiegazione più semplice è quella vera… La seconda immagine, pure ripresa da Wiki, dice la stessa cosa in modo scherzoso. Con il nome “Rasoio di Occam (Novacula Occami in latino) è passato alla storia – e quasi nel linguaggio comune – questo suggerimento del XIV secolo datoci dal filosofo e frate francescano inglese William of Ockham, noto in italiano come Guglielmo di Occam. [db]

(*) Anche quest’anno la “bottega” recupera alcuni vecchi post che a rileggerli, anni dopo, sono sembrati interessanti. Il motivo? Un po’ perché 14mila articoli (avete letto bene: 14 mila) sono taaaaaaaaaaanti e si rischia di perdere la memoria dei più vecchi. E un po’ perché nel pieno dell’estate qualche collaborazione si liquefà: viva&viva il diritto alle vacanze che dovrebbe essere per tutte/i. Vecchi post dunque; recuperati con l’unico criterio di partire dalla coda ma valutando quali possono essere più attuali o spiazzanti. Il “meglio” è sempre soggettivo ma l’idea è soprattutto di ritrovare semi, ponti, pensieri perduti… in qualche caso accompagnati dalla bella scrittura, dall’inchiesta ben fatta, dalla riflessione intelligente: con le firme più varie, stili assai differenti e quel misto di serietà e ironia, di rabbia e speranza che – speriamo – caratterizza questa blottega, cioè blog-bottega. [db]

 

 

Redazione
La redazione della bottega è composta da Daniele Barbieri e da chi in via del tutto libera, gratuita e volontaria contribuisce con contenuti, informazioni e opinioni.

Un commento

  • Andrea Ettore Bernagozzi

    Grazie dibbì, è un vero onore essere riproposto per il meglio del blog-bottega. Merito dei neutrini e di Theodore Sturgeon: che cosa c’è di meglio di scienza e fantascienza? Mi spiace di non riuscire a scrivere di più in questa sede: è il tempo che manca, non la voglia.

    14.000 articoli, impressionante. Supponendo di stamparli uno alla volta, facendoli stare su un foglio A4 (29,7 cm di altezza), mettendoli in fila uno dopo l’altro si raggiungono 4.158 m, che è l’altezza ufficiale della cima più elevata dello Jungfrau, in Svizzera, non così distante dall’Osservatorio Astronomico della Regione Autonoma Valle d’Aosta da cui scrivo. Si tratta di un sito patrimonio dell’umanità: intendo il sito geografico del massiccio montano elvetico, ma che sia di buon auspicio per il sito web della Bottega del Barbieri!

    Spero di non aver sbagliato i calcoli, lavorando di notte poi al mattino si è un po’ offline. A scanso di equivoci, non intendo stampare per davvero 14.000 pagine, è quello che si dice un esperimento mentale, Gedankenexperiment. Altrimenti nuocerei seriamente agli alberi e alla salute del pianeta… e proprio dell’ambiente della Terra si parla nel racconto di Sturgeon. Non può essere un caso.

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