Anna Świrszczyńska: «Il mare e l’uomo»
95esimo appuntamento con “la cicala del sabato” (*)
Il mare e l’uomo
Non domerai questo mare
né con l’umiltà, né con l’ammirazione.
Ma gli puoi ridere
in faccia.
Ridere è un’invenzione di quelli che
vivono brevemente
come lo scoppio di una risata.
L’eterno mare
non sa ridere.
[da «Sofferenza e gioia», traduzione di Paolo Statuti]
(*) Ricordo che qui, il sabato, regna “cicala”: libraia militante e molto altro, codesta cicala da 16 anni invia ad amiche/amici per 3 o 4 giorni alla settimana i versi che le piacciono; immaginate che gioia far tardi la sera oppure risvegliarsi al mattino trovando una poesia. Abbiamo raggiunto uno storico accordo: lei sceglie ogni settimana fra le ultime poesie inviate quella da regalare alla “bottega” e io posto. Perciò ci rivediamo qui fra 7 giorni. [db]