Antropocene o capitalocene?
Milano, un ciclo di incontri su «La fine dell’uomo»; ci si vede il 10 marzo al centro sociale Piano Terra
La fine dell’uomo è tema proprio della fantascienza. Ne costituisce il motivo fondante da cui prende le mosse nel suo primo apparire come letteratura popolare, quindi sporca, contaminata e che contamina a sua volta. Contamina i cervelli di chi la legge e costituisce il primo avamposto di una malattia degenerativa che accompagnerà l’estinzione di quell’essere, che consideravamo dato e acquisito una volta per sempre, chiamato essere umano. Ma non è solo l’estinzione della nostra specie che qui si paventa, il secolo positivista ottocentesco già la temeva e prefigurava, quanto piuttosto una più pervasiva e terrificante paura del finire di quella determinata forma che rendeva riconoscibile l’umano in quanto tale. Metamorfosi, mutazioni, corruzioni del nostro soma e della nostra psiche. Ci siamo resi conto, complice un vecchietto ottocentesco di nome Charles Darwin insieme all’enorme sviluppo tecnico scientifico moderno, che evoluzione e catastrofe sono imprescindibili l’uno dall’altro. Si nasce e si muore percorrendo sentieri che divergono e si incrociano costantemente, senza alcuna meta da raggiungere e senza la rassicurante visione di un’origine da cui potremmo essere partiti e a cui potremmo sperare di ritornare.
Da queste premesse un gruppo eterogeneo di compagni milanesi, una pattuglia di giovani attivisti e vecchi ex-militanti, hanno organizzato un ciclo di discussioni e film (prima si discute e poi si vede il film) condite da succulente cene metaterrestri sul tema “La fine dell’uomo”. Al centro sociale Piano Terra, all’ombra di torri e condomini ballardiani del sempre più gentrificato quartiere Isola. Non per resistere alla fine dell’uomo, ma per aiutarlo a finire e a divenire altro.
Il prossimo incontro domenica 10 marzo “Antropocene o capitalocene?”. Ne parliamo con Emanuele Leonardi, a seguire tagliatelle CO2 con carbone nero vegetale e per finire il film di W. Herzog L’ignoto spazio profondo. Il tutto al Centro Sociale Piano Terra di via Federico Confalonieri 3.
Qui l’intero programma: http://archivio-uau.online/la-fine.html (ci sono anche le registrazioni dei due primi incontri di gennaio e febbraio).
Materiali attinenti ai vari incontri vengono pubblicati qui: https://moroniecaronia.noblogs.org/
Visto come società private con la complicità di istituzioni pubbliche stanno pensando di sfruttare il sottosuolo senza farlo sapere ai cittadini che vi abitano sopra, può capitare di tutto…