Asfalti tossici: rinvio a giudizio

di Vito Totire (*)

L’avvocato Luca Partesotti del foro di Venezia – che ringraziamo per l’alta professionalità ancora una volta dimostrata – ci informa che il GUP di Venezia ha rinviato a giudizio «Tavellin +2» rinviando il procedimento al giudice monocratico di Verona. La data dell’udienza sarà comunicata la prossima settimana.

La vicenda è nota (**): l’accusa riguarda l’ipotesi di smaltimento abusivo di rifiuti mescolati con asfalti e sparsi in aree del centro nord con particolare riferimento al Veneto e all’Emilia.

La nostra associazione seguirà il procedimento come parte civile e non mancheremo di tornare a informare sui nuovi passaggi, nel nostro impegno teso a vigilare su pratiche che – se le accuse saranno provate – hanno messo gravemente a repentaglio la salubrità dei suoli e la salute dei lavoratori addetti.

Proponiamo che la Regione E-R convochi una riunione delle parti civili al fine di un loro coordinamento.

In un momento storico in cui non esiste nessuna impresa industriale che non si dichiari green (il che fa sorgere molti dubbi) magari qualcuna “niente green” riusciamo a contrastarla?

Ovviamente gli imputati sono innocenti fino al giudizio oppure …fino alla prescrizione.

Bologna, 12.2.2020

(*) Vito Totire è portavoce del circolo Chico Mendes

(**) In questa vicenda – chiamata da alcuni media «strade al veleno» – l’anno scorso furono coinvolti oltre 100 Comuni per asfalti coperti di Concrete Green illecito, con nichel, cromo, cloruro e piombo finiti nel bitume usato per riparare piazze e strade pubbliche come denunciò Alberto Zolezzi, deputato di M5S.

I media riferiscono che nella sola provincia di Bologna i Comuni coinvolti sono Calderara, Casalecchiio, Castel San Pietro, Castello d’Argile, Crespellano, Crevalcore, Galliea, Granarolo, Imola, Loiano, Monghidoro, Monteveglio, Ozzano, Pieve di Cento, San Lazzaro, San Pietro in Casale, Sant’Agata Bolognese, Sasso Marconi e Zola Predosa;ì.

I sindaci di San Lazzaro e Ozzano (Isabella Conti e Luca Lelli) puntarono il dito contro Hera, scrivendo: «In merito agli articoli apparsi sulla stampa sulla presunta presenza di sostanze inquinanti in un conglomerato ecologico “Concrete green”  utilizzato come riempitivo tra le condutture e l’asfalto su strade di vari Comuni tra cui San Lazzaro e Ozzano, le due Amministrazioni specificano che i Comuni di San Lazzaro e Ozzano non hanno mai utilizzato questo materiale. Da approfondimenti fatti insieme al corpo Forestale dei Carabinieri di Rovigo è emerso che ditte private che lavoravano per conto di Hera nella sistemazione delle condutture di gas e fognature,  in due casi nel territorio di San Lazzaro e in un caso sul territorio di Ozzano, hanno utilizzato questo materiale, nel 2014, acquistandolo a loro volta dalla ditta fornitrice oggetto di indagine».

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