aspettando il risultato del referendum greco

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in questi giorni ci sono stati molti interventi sulla Grecia.

ne riproponiamo alcuni, in ordine sparso, nel caso fossero sfuggiti:

– “Greci, votate per salvare la democrazia” – I grandi economisti sostengono Alexis Tsipras (qui)

– Dalla parte dei greci, subito – Christian Raimo (qui)

– La responsabilità di votare No – Theodoros Karyotis (qui)

– La scommessa di Tsipras – Luciana Castellina (qui)

– L’ultima pietra del Partenone – Caterina Amicucci (qui)

– Dalla Grecia – La Rabbia di Poppi – Andrea Segre (qui)

– Varoufakis: il referendum non è fra dracma ed euro, ma sulla ristrutturazione del debito (qui)

 

il primo luglio è apparsa una controproposta di Tsipras (qui) nella quale si (ri)propongono, a Juncker, Draghi e Lagarde, cinque punti, tra cui aumento delle imposte per i redditi più alti e riduzione delle spese militari, due tabù intoccabili per quegli squali (senza offesa per i pesci).
l’unico governo di sinistra in Europa vuole uscire dalla crisi tagliando le spese militari, e facendo pagare i redditi (e i patrimoni) altissimi, ma gli altri governi europei (Italia compresa) hanno una ricetta, lasciate i ricchi, lasciate le spese militari, impoverite ancora di più i greci (quelli non ricchi) e vendete tutto il patrimonio pubblico pezzo a pezzo e a prezzi di saldo.
come si fa a non dire NO?
redaz
una teoria che mi pare interessante, quella della confederazione delle anime. Mi racconti questa teoria, disse Pereira. Ebbene, disse il dottor Cardoso, credere di essere 'uno' che fa parte a sé, staccato dalla incommensurabile pluralità dei propri io, rappresenta un'illusione, peraltro ingenua, di un'unica anima di tradizione cristiana, il dottor Ribot e il dottor Janet vedono la personalità come una confederazione di varie anime, perché noi abbiamo varie anime dentro di noi, nevvero, una confederazione che si pone sotto il controllo di un io egemone.

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