Benigni, il comandamento mancato

di Bozidar Stanisic   

Il giorno dopo la seconda serata di Roberto Benigni sui 10 comandamenti, un mio conoscente entusiasmato dello spettacolo (non immaginando che non io l’ho guardato) voleva sapere che ne penso.

«Non penso nulla, non l’ho guardato» gli ho risposto.

«Come mai?».

«Semplicemente, mancava l’analisi dell’undicesimo comandamento».

«Che sarebbe?» mi ha chiesto, perplesso ma curioso di sapere a che cosa puntavo.

«Non vivere su una montagna di soldi».

«… Non vivere su una montagna di soldi?».

«Sì, soprattutto se quella montagna si erige sopra la valle dei poveri, di giorno in giorno più numerosi…».

No, il mio conoscente non sapeva che l’onorario del comico fosse 4 milioni di euro.

«Però, non è unico…» ha detto provando a difendere Benigni: «Poi, la Rai butta via i milioni, e non da ieri… Ma questo non potevi saperlo perché non sei nato in Italia».

«Quindi è un problema antico per milioni di italiani…».

«Tuttavia, almeno valeva la pena vedere uno spettacolo di alta qualità».

«Può essere…».

«Tu sai che 10 milioni di italiani hanno visto quello spettacolo?».

«Può essere…».

«Dicono che il Papa abbia telefonato di persona a Benigni».

«Può essere…».

«Dicono che lo abbia ringraziato».

«Può essere…».

«Quindi da te vale che tutto “può essere”?».

«Certo, tutto tranne che guardare un comico ricchissimo spiegare cose veritiere».

«Cioè?».

«E’ semplice… Le cose veritiere dovrebbero essere spiegate da uomini credibili».

«Caro mio, Benigni è stato più credibile che mai!».

«Può essere…».

Mi ha guardato con sospetto, come se lo prendessi in giro, poi ci siamo salutati. Però, appena ha fatto alcuni passi si è fermato: «Per favore mi ripeti quel comandamento mancato».

«Non vivere su una montagna di soldi».

«Poi? Non è tutto…».

«…soprattutto se quella montagna si erige sopra la valle dei poveri, di giorno in giorno più numerosi».

«Hm… Interessante».

«Può essere…».

Redazione
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9 commenti

  • Cantare la bellezza, l’ amore, i comandamenti dall’ alto della montagna è facile. La vera sfida è farlo dalle gellerie profonde della montagna.

  • bozidar stanisic

    per daniela:
    cara daniela,
    penso che ci voglia una svolta etica copernicana, su tutto ciò che hai espresso.
    anche in questa ocacsione mi faccio vivo sulla tematica “bellezza – richezza materiale” da stupido che spera che tutto non è ancora tardi, che una svolta culturale sia possibile, certamente non solo in italia.
    ecco, stupido ma cosciente che la strada maestra sarebbe la scuola, una scuola del tutto diversa, basata sui parametri morali e culturali in cui, ad esempio, potrebbe essere discussa la differenza fra un verdi e un beninigni:
    il primo che aveva un grande senso civile e una pietas nei riguardi dei meno fortunati (ha costruito, è vero! una casa di riposo per i musicisti invecchiati) e il secondo a cui l’arte (indiscussa, è vero anche questo) è servita anche per arricchirsi.
    lo dico, certamente, senza invidia, però non senza protesta, e non solo nei riguardi di benigni ma di tutti che senza scrupoli amministrano eventi del genere, non risparmiando quei 10 milioni entusiasmati della “scoperta” di 10 comandamenti.
    ma è possibile un dibattito immediato su quella tematica? non ci credo, almeno non credo che sarà svolto sui media di ascolto più significativo.
    possiamo immaginare santoro (pagato quanto? ma non poco), ibid floris, ibid fazio (5.700 euro/giorno)?
    il mio è un pesimismo profondo anche se attivo.

  • se avesse fatto altri dieci comandamenti…

    suggerisco:
    1 -tu, tutore della legge, non uccidere e umiliare (Cucchi, Aldovrandi, Bolzaneto, ecc.)
    2 – non chiudere fabbriche, licenziando i lavoratori, in Italia per riaprirle in Serbia

    e poi c’è l’imbarazzo della scelta.

    allora sì, che avrebbe fatto scandalo, come nei primi tempi

  • Personalmente ho trovato non solo gradevole, ma anche positivo lo spettacolo. Forse perché la borghesia se ne infischia altamente di quei primi dieci comandamenti? Che si è messa sotto i piedi le bandiere della liberta, della giustizia e dei diritti? Forse. Ma forse anche perché li considero validi di per sé, le fondamenta, anzi il presupposto della più ampia democratica ed equa città futura.
    Per altro non mi sento di rimproverare Benigni per i soldi tanti che si fa dare. Se mai sarei intgeressato a sapere cosa ne fa.
    Come tanti altri attori dei media si colloca sul mercato e riesce a spuntare emolumenti che in altri ambiti di attività, per quanto ben pagati, non si sognano nemmeno poter avere. Non posso però far risalire a lui la responsabilità di un sistema di disuguaglianze e sprechi che annovera colpevoli ben più pesanti di un comico televisivo. A livello politico e economico, ma anche in altri livelli, sono legione, ERè contro questa legione che dobbiamo combattere. Non contro uno che, almeno, ha il coraggio di dire, a chiare lettere, che sottarre il lavoro e una remurezione che gli permetta di ben vivere equivale a rubare.
    Poteva dirlo più chiaramente e dire di più? No, non poteva. Ma non in ragione dei milioni guadagnati, perché solo un comunista è in grado di dire di più. Qualsiasi donna, qualsiasi uomo di buona volontà non comunista, non è in grado di pronunciare le parole che tutti vorremmo udire e che sarebbe giusto venissero dette.
    Ma non possiamo pretendere discorsi comunisti da chi non è comunista, e Benigni NON è comunista. Quello che ha dato è il massimo che poteva dare. Di più: quello che ha dato è il massimo che l’attuale TV era in grado di permettergli di dire.
    Con tutto ciò il post ha il grande merito di aprire il discorso. Di porre al centro della riflessione la relatà delle disuguaglianze, nonché la necessità di non star dietro agli ambigui profeti. Prefeti che stanno da una parte e vorrebbero far credere (a volte anche a se stessi) di stare da tutt’altra.
    Grazie Bonidar Stanisic: con il tuo permesso rebloggo…

  • bozidar stanisic

    caro miglieruolo,
    sono grato a lei per l’attenzione, però penso che non ci siamo: c’è qche corto circuito – in nessun senso volevo sminuire l’artista, neppure dire che sia l’unico ad accetare di stare dentro il cerchio soldi-popolarità.
    mi chiedo di nuovo se oggi come oggi in cui ormai è abitudine “sacra” prendere per sè ciò che non mi/ti/vi/li appartiene, tutto e subito, sia un problema per una minoranza sociale insignificante.
    un QCN ha detto a benigni (e non solo a lui, succedeva): vieni e fai, ti
    paghiamo.
    MA
    i 4 milioni sono 4-5 palazzine di 20-25 appartamenti per i senza casa;
    i 4 milioni sono quasi un telethon offerta per la ricerca di qualsiasi specie;
    i 4 milioni sono borse chissà qte di studio per i talenti;
    i 4 milioni sono 5-7 case di riposo per i più poveri;
    i vari 1.000.000 in questo paese non possono essere mangiati da chi è e pure chi non è un grande artista.

    dicono che socrate abbia detto, in occasione in cui gli venne offerto di non bere da quel bicchiere, che l’avesse potuto farlo ma che non avesse saputo come lo avrebbero guardate le leggi dell’atene.
    noi siamo dove siamo.
    siamo al chi se ne frega cosa diranno altri.

    non, non c’è accusa nessuna nei tuoi riguardi. può essere che davvero
    la borghesia si svegli.
    io dico solo: può essere, anche se non ci credo.
    può essere che la TV faccia qcs davvero, ma non ci credo.

    resto arrabbiato con il paese che mi ha ospitato per questo suo lato, per la gente che non conosce confini e non capisce che è di passaggio, e che lungo questo passaggio non può appropriarsi delle cose che alla fine servono solo a loro.
    certo, resta la domanda: benigni e non solo lui, avrebbero fatto la stessa cosa per uno stpendio di 1.500,00 mensile (?)—-
    finisco: vedo – anche in questa occasione (10 comandamenti di benigni) – quella grande fragola di hieronimus bosch, su cui, con la bocca aperta, pronta a morderla e mangiarla intera striscia quel nano con gli occhi avidi – anche se più grande è di lui.

  • no, caro, Bozidar Stanisic, non ti abbiamo ospitato: ci abbiamo guadagnato. Con te più che con tanti altri, la grande maggioranza di coloro che entrano nel paese.
    Buon anno!

  • bozidar stanisic

    grazie, caro miglieruolo,
    per le parole semplici e profonde
    del benvenuto…

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