Bologna, le tragicomiche giornate – e le proteste – del G7 ambiente

1 – «Zona rossa e zucca vuota» di Vito Totire; 2 – Un incontro sulla follia del nucleare di Laura Tussi; 3 – Il corteo di domenica, ovvero pensare globale e agire locale, del centro sociale Brigata 36

G7 ambiente: zona rossa e “zucca vuota”

di Vito Totire

Per coprire il vuoto totale di proposte positive e la strategia di fuga totale dai problemi che il pianeta ha di fronte, ecco che il G7 ambiente gioca la solita carta dell’ordine pubblico.

La “zona rossa” in realtà serve solo a nascondere il vuoto totale di proposte serie e a garantire un pranzo di gala (in perfetto stile gattopardesco) offensivo per i poveri e che dovranno pagare i cittadini; OFFENSIVO ANCHE PER LE VITTIME DELL’AMIANTO VISTA LA PRESENZA DEL CANADA … altro che prevenzione del terrorismo.

Nulla è dato sapere, al momento, del menù che – per non compromettere la speranza di salute e di vita dei convitati – speriamo escluda prodotti alimentari (acqua, vino, birra e superalcolici) canadesi; purtroppo all’onorevole Gentiloni non siamo riusciti a far giungere questa raccomandazione prima del suo incontro con Trudeau… e infatti insieme hanno brindato con una bevanda liquida sospetta.

Forse dopo la kermesse si riuscirà a discutere seriamente di ambiente. In questi giorni no: i riflettori sono puntati sulle performances di parolai capaci solo di riproporre slogans vecchi, ambigui, privi di credibilità e di concretezza, orientati a un futuro che viene asserito radioso ma che conta (anche) sulla rimozione totale del presente fosco.

  1. riuscirà il G7 a chiudere i lavori senza mai pronunciare la terribile parola “amianto”? Una forma di servilismo verso il Canada?
  2. ci spiegheranno i convitati istituzionali cosa significa “economia circolare” a proposito dei rifiuti in cemento-amianto che tutti i giorni l’Italia esporta in Germania?
  3. prenderanno atto che la parola formula magica del coniugare businnes e ambiente equivale a dire “abracadabra” in quanto nell’immediato periodo quasi mai è possibile?
  4. si renderanno conto i convitati istituzionali che stanno parlando del sesso degli angeli in una città assediata da inquinamento dell’aria, da una incombente “nuova” tangenziale e da un aeroporto con sette milioni di passeggeri all’anno per il quale il Comune dice (oggi!) “valuteremo l’impatto sulla salute”. Ma quando lo valuteranno: post-mortem? Si progetta una ricerca epidemiologica retrospettiva (quasi si stesse discutendo della “spagnola”) in occasione del centenario della prima strage bellica mondiale? L’impatto ambientale e sanitario dell’aeroporto è una questione grave già dagli anni ottanta del secolo scorso, la giunta comunale si sveglia adesso?
  5. si smetterà di dare la palma di azienda ecologista a Hera che distribuisce amianto con l’acqua “potabile”? O forse per “economia circolare” si intende che invece di spendere 300 milioni di euro per la bonifica, l’amianto lo si smaltisce attraverso il nostro apparato gastroenterico?

G7: SE LI CONOSCI LI EVITI.

Bologna, 8.6.2017

 

La follia del nucleare - Università di Bologna

La follia del nucleare: il 10 giugno all’università di Bologna

di Laura Tussi (da Peacelink)

Ambiente alla base, non al vertice

Si alle Fonti Rinnovabili, No al Nucleare

Movimento Ecologista

Commissione scientifica sul Decommissioning degli impianti nucleari

Dopo due Referendum, cosa si aspetta a smantellare gli impianti nucleari in Italia?

Bologna 10 Giugno 2017

Facoltà di Giurisprudenza

via Belmeloro, 14

ore 10.30 Apertura dei lavori

saluto di Vittorio Bardi, Presidente di “SI alle fonti rinnovabili, no al nucleare”

Presiede Massimo Scalia, CIRPS, Presidente Comitato Scientifico

-Lo stato dello smantellamento degli impianti nucleari e della localizzazione del deposito delle scorie

Paolo Bartolomei, ENEA, Osservatorio Chiusura Ciclo Nucleare

-La situazione dei siti italiani

Gian Piero Godio, Legambiente e Pro Natura Vercelli

-Il trattato in corso per la messa al bando della bomba nucleare

Mario Agostinelli, Presidenza Energia Felice e SI, alle fonti rinnovabili, NO al nucleare

A conclusione del dibattito seguirà la presentazione del libro LA FOLLIA DEL NUCLEARE (*) a cura di Laura Tussi e Fabrizio Cracolici – PeaceLink

Sono stati invitati parlamentari che hanno seguito i lavori della Commissione di inchiesta bicamerale: l’attività di inchiesta della Commissione bicamerale sul Decomissioning.

CONNETTERE LE LOTTE PER L’AMBIENTE PER DIFENDERCI DALLA DEVASTAZIONE DEI TERRITORI!

A pochi giorni dal G7 sull’ambiente che si terrà a Bologna viene spontaneo pensare anche alle questioni ambientali del territorio imolese; in fondo le tematiche legate all’ambiente non possono essere affrontate solo localmente, perché l’inquinamento, le alterazioni del clima e la distruzione del territorio sono problemi globalmente interconnessi, e comportano conseguenze negative in ogni parte del pianeta.

Ci prepariamo ad assistere ad un vertice mondiale a Bologna già fallito ancora prima di cominciare. Finché il sistema dominante sarà quello capitalista basato sulla devastazione, gli incontri tra i potenti (che alcuni siano o meno assenti) saranno solo passerelle mediatiche svuotate di ogni senso ma riempite da belle parole. Così come, allo stesso modo, convegni di belle parole vengono organizzati a Imola per ribadire l’importanza dell’economia circolare, quando nella pratica ci si muove nella direzione opposta, insistendo sull’ampliamento a tutti i costi della discarica.

La necessità di discariche, come di inceneritori, si rende necessaria d’altronde non solo dalla mancanza di politiche adeguate per il riciclo e la gestione dei rifiuti, ma soprattutto dal voler perseguire a tutti i costi un modello di sviluppo fallimentare, che vede nel consumismo esasperato l’unica direzione da seguire, a scapito delle risorse sempre più esigue del pianeta e della devastazione di nuove parti di territorio da cementificare, traforare, deforestare.

Vediamo così anche a Imola supermercati spuntare come funghi e guardarsi dall’altro lato della strada, o progetti di urbanizzazione da mille nuovi alloggi favoriti da una legge regionale sull’urbanistica che privilegia la speculazione edilizia e sottrae capacità decisionali ai Comuni per consegnarle ai privati.

La conseguenza di questo vicolo cieco nel quale ci stanno infilando è quella di un PD locale incapace di riflettere sulle tematiche legate alla discarica, che pur di non affrontarle avvalla sotterfugi come quello di un nuovo piano di ampliamento identico al precedente, presentato una volta che il primo era stato bocciato. Una mossa evidentemente ben consolidata per il PD, visto che ricorda molto quanto fatto dal Governo con i voucher, aggirando il referendum e riproponendoli con un nuovo nome proprio nei giorni in cui si sarebbe votato per cancellarli.

Un Governo il cui ministro dell’ambiente Galletti si è più volte distinto per posizioni che di ecologico non hanno nulla da invidiare a quelle di Trump: favorevole al nucleare in Emilia-Romagna ai tempi dell’ultimo referendum, favorevole alla privatizzazione dell’acqua (per lui l’acqua pubblica è “un danno enorme al Paese”), mentre sullo scempio del TAV in Valsusa ha recentemente dichiarato che “l’ambiente non deve essere un vincolo allo sviluppo”.

Non si comportano certamente meglio gli altri partiti di centrosinistra e destra, che senza alcuna politica ambientale a livello nazionale, finiscono per scambiarsi ipocritamente i ruoli a livello locale tra chi promuove la devastazione ambientale e chi la combatte, a seconda di chi si trova in maggioranza o all’opposizione.

Diventa così fondamentale unire e sostenere attivamente le lotte ambientali, ciascuna con le sue diversità ma tutte con l’obiettivo comune di difendere l’ambiente, per contrastare chi a livello mondiale, nazionale e locale si muove per devastare e inquinare il pianeta. Per questo parteciperemo alle mobilitazioni indette dal coordinamento delle realtà ecologiste “G7M – Ambiente alla base, non al vertice” che si concluderanno domenica 11 giugno alle 15 con un corteo a Bologna che partirà dal parco XI Settembre contro il G7 e le devastazioni ambientali!

csa Brigata 36 – IMOLA

(*) Vito Totire a nome di AEA, cioè associazione esposti amianto e rischi per la salute, del circolo Chico Mendes e del Centro per l’alternativa alla medicina e alla psichiatria “Francesco Lorusso”

(*) il libro “LA FOLLIA DEL NUCLEARE” è stato già recensito in “bottega”

LA PRIMA VIGNETTA è di Vincenzo Apicella; LA SECONDA di MAURO BIANI.

 

alexik

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