Brasile: l’arroganza del bolsonarismo

Almagro nomina nella segreteria dell’ Organizzazione degli stati americani il negazionista e razzista Arthur Weintraub, mentre un militare difensore della dittatura partecipa impunemente ad un dibattito on line pomosso dall’ambasciata tedesca a Brasilia. Due episodi che testimoniano l’odio seminato da Jair Bolsonaro.

di David Lifodi

                                                 Foto: http://dagobah.com.br/

Continua a perdere credibilità l’Organizzazione degli stati americani (Osa): il nuovo segretario per l’Acceso a Derechos y Equidad è l’avvocato Arthur Weintraub, conosciuto per le sue idee negazioniste a proposito del Covid-19 e molto vicino a Bolsonaro.

Definita non a torto come il “Ministero delle colonie”, l’Osa si è sempre caratterizzata per la sua politica ostile a Cuba, al Venezuela e, più in generale, a tutto l’asse bolivariano, anche durante il periodo della sua piena espansione. Il segretario generale Luis Almagro, uno dei falchi anti-Maduro, non a caso è stato espulso dal Frente Amplio uruguayano per il suo coinvolgimento sia nelle trame che hanno portato alla destituzione di Morales sia nella destabilizzazione in particolare del Venezuela bolivariano.

Weintraub è il terzo brasiliano nominato da Almagro, segretario generale dell’Osa dal 2015, nel suo gabinetto. Provocatore professionista e razzista dichiarato, più volte ha sostenuto pubblicamente che “gli indigeni non sono persone”. Non si tratta dell’unica nefandezza. A proposito degli incendi in Amazzonia, Weintraub ha sostenuto che “bruciare il polmone verde del mondo rappresenta un’opzione di libertà individuale protetta dall’esercizio della sovranità nazionale”. Non appena ha fatto il suo ingresso nel gabinetto di Almagro, Weintraub si è distinto subito per un attacco gratuito al presidente argentino, definendolo un “lunatico comunista” e per un’altra espressione fuoriluogo: “in questo momento storico la piaga principale sarebbe quella izquierdista e non quella dovuta all’emergenza sanitaria”.

Il caso relativo alla nomina di Weintraub all’Osa non è purtroppo l’unico esempio del crescente potere e della sempre maggiore arroganza del bolsonarismo. Secondo quanto riportato da Brasil de Fato, il 15 settembre scorso il generale Luis Eduardo Rocha Paiva ha partecipato ad un dibattito con due docenti universitari promosso dall’ambasciata tedesca a Brasilia.

Difensore della tortura e della dittatura, il generale ha definito il colpo di stato del 1964 come “patriottico”, minimizzato gli effetti del golpismo e sostenuto che sarebbe stato proprio grazie ai militari che il Brasile avrebbe intrapreso la strada di una supposta democratizzazione. Luis Eduardo Rocha Paiva non solo non ha subito alcun rimprovero per le sue dichiarazioni, ma nemmeno l’ambasciatore tedesco a Brasilia ha ricevuto almeno un biasimo né dal suo governo né da quello brasiliano, per aver organizzato il dibattito con un militare convinto assertore della necessità del golpe per evitare che i civili comandassero i militari. E ancora: “Le Forze Armate dovrebbero promuovere un nuovo colpo di stato in grado di garantire la stabilità del paese”.

Questi sono soltanto due esempi dei molteplici frutti avvelenati seminati dal bolsonarismo.

David Lifodi
Sono nato a Siena e la mia vera occupazione è presso l'Università di Siena. Nel mio lavoro "ufficioso" collaboro con il sito internet www.peacelink.it, con il blog La Bottega del Barbieri e ogni tanto pubblico articoli su altri siti e riviste riguardo a diritti umani, sindacalismo, politica e storia dell’America latina, questione indigena e agraria, ecologia.

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