Camilleri, Neuhaus, Pulixi, Rinaldi, Robecchi, Tropea…

…più vari
7 recensioni giallo-noir di Valerio Calzolaio (*)

La Giungla, metropoli lombarda. Negli ultimi giorni. Il pluridecorato ispettore superiore della Narcotici Biagio Mazzeo, 95 chili, collo taurino, magnetici occhi celeste artico, capo di una banda di poliziotti corrotti criminali, è ancora alle prese con le conseguenze del violentissimo scontro con il ceceno Ivankov. Sergej è morto, ma molto gli è costata, anche padrino e donna. Sta in carcere, in rovina. Si presenta la magnifica magra flessuosa Irene Piscitelli, occhi noccioli e capelli corvini, alta dirigente dello Sco (Servizio centrale operativo), è in arrivo un’altra guerra, interna alla ‘ndrangheta, Nord contro Sud, aggiornati e tradizionali affari e riti mafiosi. Lui ha rubato coca serba ai calabresi, i suoi uomini sono ricattati, lei gli propone libertà e impunità futura, se interviene con i suoi modi. Accetta e se ne vedono di tutti i colori. È dedicato a Carlotto “maestro inarrivabile e amico generoso” il terzo romanzo del 32enne di origini cagliaritane (ora a Padova) Piergiorgio Pulixi («La notte delle pantere», E/o 2014, pagg. 288 euro 16,50), in terza varia. Se ne capisce il perché: non c’è tregua. Carne al sangue e Nina Zilli.

Milano. Fine estate 2013. Il lindo ed educato, prudente e riformista Carlo Monterossi non ne può più della sua creatura, il programma “Crazy Love” della Grande Tivù Commerciale, gran successo per rovistare fra il gossip della gente non famosa, “anche questo fa fare l’amore”. Ufficializza l’abbandono, quando torna a casa cercano di ucciderlo, fortuitamente si salva. La polizia gli segnala similitudini con altri due morti, una ricca vedova 46enne e un imprenditore truffatore 45enne, due fori calibro 22 e due dita mozzate (nel culo dell’uomo il medio della donna, l’altro forse era destinato a Carlo). Molto ruota intorno a un terreno poco fuori Rozzano, ove vive un’ampia comunità rom, ben organizzata. Qualcuno sta cercando di cacciarla per far spazio a una speculazione edilizia. Carlo chiede aiuto agli amici, la lesbica 28enne precaria digitale Nadia Federici, il caro reporter traffichino Oscar Falcone. Ci sono di mezzo almeno due coppie di killer e i gruppi neonazisti. Esordio letterario noir per il divertente giornalista e autore 54enne Alessandro Robecchi («Questa non è una canzone d’amore», pagg. 426 euro 15), in terza varia. Tutto Bob Dylan!

Francoforte. Giugno e inizio luglio 2010. Nel fiume Meno viene rinvenuto il cadavere di una ragazzina malnutrita affogata in acqua clorata, segni evidenti e interni di recenti e antichi abusi. Giorni dopo vengono massacrata un’ambiziosa e famosa conduttrice televisiva (stava per rivelare un caso clamoroso) e uccisa (anche di sete) una brava psicoterapeuta, curava una traumatizzata. Esiste un collegamento, come subito intuisce la graziosa rigorosa giudiziosa 43enne Pia Kirchhoff, appena nominata commissario capo dell’ufficio 11 del comando regionale di Hofheim, guidato dal ricco travagliato Oliver von Bodenstein. Insospettabili pedofili agiscono indisturbati da più di dieci anni, sono infiltrati ovunque, hanno già mostrato potenza e crudeltà, coprono con parentele e cure le peggio cose. La bionda 43enne tedesca Cornelia Nele Neuhaus («Lupo cattivo», Giano 2014, pagg. 494 euro 18; originale 2012, traduzione di Emanuela Cervini) prosegue la serie con successo (il quinto tradotto da noi), in terza varia. Non sempre rispetta il patto col lettore, tuttavia ha stile, ritmo, suspense. La storia è terribile, raccontata con profondità e garbo. Fame, Freddie Mercury.

Gallarate e Lamezia Terme (cara città). Dicembre 2011. Il quasi 40enne Giovanni Orsi, tenente dei carabinieri vicino Varese e Milano (dopo anni di servizio nel Ros), pizzetto e capelli all’inizio dell’ingrigirsi, si sogna legato e imprigionato in una cella sotterranea, ricorrente e terribile. Il padre ha un infarto, vola in Calabria e la mamma ne spiega il significato: c’è qualcuno che gli chiede disperatamente aiuto. Non è l’unico spunto che trova (dai genitori e dal fratello) per risolvere il caso del noto ricco fotografo ucciso mentre faceva jogging, soprattutto dopo che scopre che era il padre della magnifica 21enne Angie (dai Rolling Stones), arruffati capelli rossi, dolci efelidi in viso, sorriso spensierato, ragazza immagine del Pussycat, figlia della bell’irlandese 40enne Ever Schiff. Yasmine l’ha temporaneamente lasciato, Sara sembra interessarsi non solo a fargli fare palestra, lui vive single e si arrangia bene. Un giallo di buona volontà per il simpatico parrucchiere Marcello Tropea («Incubo premonitore», Todaro 2014, pagg. 214 euro 15,50), in terza fissa al presente. Vini rossi docg e felice cenone con la coda di pescatrice.

Vigàta. marzo 2013. Il 63enne Salvo Montalbano sente arrivare la vecchiaia: occhiali spessi, udito traballante, stabile disinteresse per il calcio (mentre qui ora siamo travolti dai Mondiali!), prossimità alla pensione, minori slanci. Fuori piove. Soprattutto c’è Livia lontana e molto cambiata dopo la morte di François, fissa a Boccadasse: abbacchiata, disperata, malata (e in aspettativa), le telefonate sono una pena. Fortuna che Adelina (la governante a Marinella, col figlio ladro) ed Enzo (in trattoria) continuano a nutrirlo con goduria, resistono il mare il molo il sonno. Il commissario sogna una galleria scura e un uomo accoltellato. Il giorno dopo in contrada Pizzutello trovano il cadavere del ragioniere 34enne Gerlando Nicotra, dentro i grossi tubi di un cantiere edilizio; seguono auto bruciate, omicidi tentati e riusciti, testimoni minacciati e scomparsi. La squadra si mobilita al completo: Catarella impasta gergo e dialetto con impagabile spasso, Fazio anticipa gesti e risposte indispensabili al capo, Augello conosce quasi ogni donna e pian piano ricorda anche gli uomini, Gallo guida. Lo aiutano gli amici Micheletto capo della Narcotici, Jannaccone vice alla Scientifica, Nicolò Zito di “Retelibera”; poi il giornalista d’inchiesta Gambardella e anche lo stesso pm Jacono. Emerge lentamente una vicenda intricata di appalti controllati da mafiosi e affaristi con coperture politiche (Expo e Mose son seguiti). Decine e decine di milioni di euro là per là, in carne e ossa, sangu e fangu. Andrea Camilleri compie 89 anni a settembre e non perde un colpo, l’avventura continua, antica e moderna («La piramide di fango», Sellerio 2014, pagg. 263 euro 14), solita terza fissa sul mitico Salvo, al passato. Ricette invidiabili, purtroppo talora beve prosecco (e lo mette in freezer!).

Primavera a nord del Golfo, Pozzuoli (e Napoli). Viene trovato il cadavere di Girolamo Sellitto negli scantinati di un palazzo nobiliare del quartiere Avvocata. La moglie è tutta contenta, il portiere turbato (e si suiciderà), le anziane vicine Alina e Mariarca (dolci amanti lesbiche) forse avevano sentito pure gli spiriti, se ne occupano quelli del commissariato, nel pieno di intricate vicende anche personali. Soprattutto è confusa la bella sovrintendente 40enne Blanca Occhiuzzi, molto ipovedente e con piede instabile, innamorata del collega, madre adottiva della 16enne Ninì (il cui padre scappa dal carcere). Vincenzo Martusciello, il capo, le vuol bene; l’agente scelto Carità è affetto dalla funzione mutagnola e ha due famiglie; l’ispettore Liguori ricambia amore ma filosofeggia. A fatica, con molte ferite, vengono a capo di tutte le morti, antiche e moderne, e di qualche rapina. La 54enne scrittrice, filosofa ed educatrice Patrizia Rinaldi («Rosso caldo», edizioni e/o 2014, pagg. 221 euro 16) impasta bella scrittura di donna e acume letterario in varie terza al passato e prima al presente. Melodia Mozart, molti profumi e pochi cibi.

«Gialli d’estate»
di Aa. Vv.
(varie traduzioni)
Einaudi
384 pagine, 13 euro
Giorni d’estate negli ultimi due secoli da varie parti. L’ordine dei racconti (spesso già editi) contenuti nella raccolta «Gialli d’estate» è cronologico, non per l’uscita ma per l’ambientazione. Arsène Lupin ruba tra il 22 e il 23 giugno, gli altri operano dopo. Leblanc, Queen, Stout, Marcello Fois, Futrelle, Poe, Gaboriau, Agatha Christie, Catherine Louisa Pirkis, Conan Doyle e Fred Vergas tingono di giallo e nero anche la prossima estate. Trovate ovviamente anche Nero Wolfe, Auguste Dupin, Hercule Poirot, Loveday Brooke, Sherlock Holmes e i rivoluzionari Adamsberg e Danglard: “Salut e fraternité”!
(*) Le recensioni di Valerio Calzolaio escono in prima battuta sul settimanale «Il salvagente» (db)

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