due grandi film da (ri)scoprire

di Ismaele (*),

ogni tanto si può stare a casa a guardare dei film che non ti dimentichi più.

Cani arrabbiati – Mario Bava

un film sfortunato, uscito solo vent’anni dopo, a causa del fallimento del produttore, ed è anche un film dai tanti titoli, tratto da un racconto di Ellery Queen.

è un film che non ti lascia tranquillo, per tutto il tempo, con una tensione che non lascia respiro, un viaggio in macchina, una fuga che riesce.
dura un’ora e mezza, e ogni minuto è necessario per la costruzione di questo gioiellino, non ti risparmia niente, è un viaggio anche nelle teste e nelle paure dei personaggi.
bravi gli attori, convincenti e terribili, senza speranza, e senza futuro.
e un colpo di scena grandissimo, quando arrivi alla fine.
non sarà perfetto, ma una volta dentro non sfuggi a questo film intenso.
non adatto a chi soffre di claustrofobia, ma per tutti gli altri è da non perdere.

http://markx7.blogspot.it/2014/03/cani-arrabbiati-mario-bava.html

The Long Good Friday – John Mackenzie

in questo film Bob Hoskins e Helen Mirren (futura regina di Frears nel 2006) sono di una bravura mostruosa, in più la storia è davvero bella.
in due giorni Harold passa dalle stelle alle stalle (e anche peggio), quando gli va tutto bene, e sta per fare un affare con dei mafiosi statiunitensi (nella Londra degli anni della Thatcher), succedono degli omicidi terribili e incomprensibili, all’inizio.
è un piccolo capolavoro, peccato per chi se lo perde.

http://markx7.blogspot.it/2014/11/the-long-good-friday-john-mackenzie.html

(*) Trovate questo appuntamento in blog ogni lunedì e giovedì sera: di solito il lunedì film “in sala” e il giovedì quelli da recuperare. Ismaele si presenta così: «“Tre film al giorno, tre libri alla settimana, dei dischi di grande musica faranno la mia felicità fino alla mia morte” (François Truffaut). Siccome andare al cinema deve essere piacere vado a vedere solo quei film che penso mi interessino (ognuno ha i suoi pregiudizi). Ne scriverò e mi potrete dire se siete d’accordo o no con quello che scrivo; ognuno vede solo una parte, mai tutto, nessuno è perfetto. Ci saranno anche film inediti, ma bellissimi, film dimenticati, corti. Non parlerò mai di cose che non mi interessano o non mi sono piaciute, promesso; la vita è breve non perdiamo tempo con le cose che non ci dicono niente» (db)

redaz
una teoria che mi pare interessante, quella della confederazione delle anime. Mi racconti questa teoria, disse Pereira. Ebbene, disse il dottor Cardoso, credere di essere 'uno' che fa parte a sé, staccato dalla incommensurabile pluralità dei propri io, rappresenta un'illusione, peraltro ingenua, di un'unica anima di tradizione cristiana, il dottor Ribot e il dottor Janet vedono la personalità come una confederazione di varie anime, perché noi abbiamo varie anime dentro di noi, nevvero, una confederazione che si pone sotto il controllo di un io egemone.

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