«Carta dei diritti universali del lavoro»

Il racconto di tre assemblee sindacali in provincia di Varese sulla proposta di legge di iniziativa popolare della Cgil

di Gian Marco Martignoni

Gmm-cartaCGIL

La Cgil ad aprile avvierà una raccolta di firme per sostenere la proposta di legge di iniziativa popolare e i tre quesiti referendari aventi per oggetto i seguenti temi: cancellazione del lavoro accessorio (Voucher), reintroduzione della piena responsabilità solidale in tema di appalti, nuova tutela reintegratoria nel posto di lavoro in caso di licenziamento illegittimo per tutte le aziende al di sopra dei cinque dipendenti.

A tal fine in ogni provincia si sono svolte centinaia di assemblee di informazione e consultazione che, come al solito, si sono rivelate un osservatorio privilegiato per comprendere qual è e come muta la condizione dei lavoratori e delle lavoratrici.

Mi sembra interessante raccontare alcune testimonianze raccolte nelle tre assemblee più significative che ho svolto nella provincia di Varese.

Nella prima assemblea al Carrefour è emerso il clima di paura che preoccupa le lavoratrici e i lavoratori, soprattutto quando il posto di lavoro è a rischio, dato che in questo caso il modello della grande distribuzione francese perde rilevanti quote di mercato a favore dei piccoli supermercati di prossimità. Altresì non avranno letto e studiato Noam Chomsky ma che la retorica delle tutele crescenti propagandata da Matteo Renzi sia una vera e propria manipolazione delle coscienze è più di un dato acquisito.

Nell’aeroporto di Malpensa – che ho seguito per la Fillea Cgil dal 1993 al 2000 quando era in costruzione il futuro Terminal 1 – ottima l’assemblea delle aziende dell’autonoleggio, che sono seguite dal dinamico funzionario della Filt-Cgil Pietro De Carlo. Grande consapevolezza da parte dei lavoratori e lavoratrici sullo scontro in atto ma soprattutto una forte denuncia di due nostre iscritte della negazione da parte della direzione della loro azienda del diritto alla pausa per consumare il pasto durante le loro turnazioni. La prova provata che non basta rivendicare una serie di diritti, ma che gli stessi devono poi essere affermati in ogni luogo di lavoro. Tanto che al termine dell’assemblea ci siamo fermati con Pietro per raccogliere le loro rivendicazioni in maniera dettagliata e programmare un incontro immediato con la direzione aziendale.

Infine, la terza assemblea al turno di notte della Goglio SpA (un’azienda del comparto cartotecnico che occupa oltre 500 dipendenti). E’ una fabbrica altamente sindacalizzata per cui la discussione si è incentrata sulle ragioni e sulle cause che hanno determinato l’arretramento sindacale rispetto alle conquiste effettuate negli anni ‘60-‘70. Perciò posso sviluppare un discorso critico sulla globalizzazione capitalistica e gli effetti nefasti dell’ideologia neo-liberista, spiegando sinteticamente che le proposte avanzate dalla Cgil sono le uniche in campo per far valere le ragioni del mondo del lavoro, nella consapevolezza, che nell’attuale Parlamento, a differenza degli anni ’70, è predominante la centralità dell’impresa e del mercato.

 

 

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