Cattive acque – Todd Haynes

(visto da Francesco Masala)

uno di quei film senza effetti speciali, quasi cronaca, racconta una storia mai finita, di un’impresa assassina e degli sforzi di resisterle, grazie a un avvocato informato dei fatti e incazzato.

è inquietante come gli stati rinunciano ai loro poteri di controllo, le imprese si autovalutano, e quando qualcosa non va basta aumentare le soglie di tolleranza.

che crepi la gente, quello che conta sono i profitti e i dividendi degli azionisti, prima regola del business, il resto non conta o si può comprare.

e che dire dell’ equazione, più lavoro, più malattie, un ricatto al quale è difficile resistere, in tutto il mondo.

a un certo punto dice Mark Ruffalo, lo straordinario attore che interpreta l’avvocato, che non ci si può fidare di nessuno, imprese, giustizia, governo, sono loro il nemico dei cittadini.

il film non annoia un secondo, ed è un esempio di cinema civile di ottimo livello.

e se pensi che quella storia non riguarda la tua vita, dai uno sguardo qui.

buona (imperdibile) visione.

https://markx7.blogspot.com/2020/03/cattive-acque-todd-haynes.html

redaz
una teoria che mi pare interessante, quella della confederazione delle anime. Mi racconti questa teoria, disse Pereira. Ebbene, disse il dottor Cardoso, credere di essere 'uno' che fa parte a sé, staccato dalla incommensurabile pluralità dei propri io, rappresenta un'illusione, peraltro ingenua, di un'unica anima di tradizione cristiana, il dottor Ribot e il dottor Janet vedono la personalità come una confederazione di varie anime, perché noi abbiamo varie anime dentro di noi, nevvero, una confederazione che si pone sotto il controllo di un io egemone.

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