Cento e passa pittori naif – 10

di Mauro Antonio Miglieruolo

Nuova presentazione di pittori Naïve. Otto quadri di otto buoni interpreti di un’arte che a mio parere naïve lo è solo di nome. O, per lo più, lo è solo nelle intenzioni.

 ***

Alessandra Puppo-Ritratto di famiglia

Alessandra Puppo-Ritratto di famiglia

***

Beatrice Premoli-La storia di Alcina e Astolfo

Beatrice Premoli-La storia di Alcina e Astolfo

***

L’arte naïve in realtà esprime il bisogno avvertito da tutti gli artisti del Novecento di rinnovare le forme espressive, gli stili, i contenuti, insieme alla concezione stessa di ciò che è arte.

 ***

Fausto Salomoni-Laghetto al tramonto

Fausto Salomoni-Laghetto al tramonto

***

Luba Simansky-Venditori di fiori Della Signora Simansky due suoi quadri impreziosiscono le pareti della mia abitazione

Luba Simansky-Venditori di fiori
Della Signora Simansky due suoi quadri impreziosiscono le pareti della mia abitazione

***

Per raggiungere il proprio obiettivo si costruisce una propria specifica ideologia, quella del ritorno al primitivo, al semplice, all’elementare.

 ***

Marco Simonetti-Quattro castei

Marco Simonetti-Quattro castei

***

Orietta Sirola De Luca-Pesca facile

Orietta Sirola De Luca-Pesca facile

***

Mentendo a se stessa, poiché la complessità di ciò che esprime (al netto delle tecniche adoperate, sulle quali non possiedo competenza alcuna per dire) è la stessa di tante altre forme espressive.

 ***

Sabrina Salvatorelli-Il sogno

Sabrina Salvatorelli-Il sogno

***

Simone Prunella-Alberobello, Zona monumentale

Simone Prunella-Alberobello, Zona monumentale

***

Il movimento somiglia molto a quello della fantascienza, che nasce per rifondare la letteratura, alla cui complessità tenta di sottrarsi senza riuscirci. La fantascienza per molti versi semplifica, certamente, basterebbe esaminare le illustrazioni del periodo d’oro per rendersene conto; tuttavia complica anche, perché sotto le vesti dell’elementarietà (che è soltanto stilistica) sfida la grande letteratura, impantanata nello sperimentalismo e nelle angosce esistenziali dell’uomo senza qualità, a prendere di petto, come alla fantascienza riesce fare, le grandi questioni irrisolte del genere umano.

Miglieruolo
Mauro Antonio Miglieruolo (o anche Migliaruolo), nato a Grotteria (Reggio Calabria) il 10 aprile 1942 (in verità il 6), in un paese morente del tutto simile a un reperto abitativo extraterrestre abbandonato dai suoi abitanti. Scrivo fantascienza anche per ritornarvi. Nostalgia di un mondo che non è più? Forse. Forse tutta la fantascienza nasce dalla sofferenza per tale nostalgia. A meno che non si tratti di timore. Timore di perdere aderenza con un mondo che sembra svanire e che a breve potrebbe non essere più.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *