Cento e passa pittori naif – 14, I romantici paesaggi di Robert Pejman

Di Mauro Antonio Miglieruolo

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Introdurre Pejman in una rassegna di pittori naif è certamente operazione azzardata, ma la comune visione del mondo che mi è sembrato di individuare, in Pejman inspirata al bello e al decorativo in più dell’iconografico, mi ha determinato a farlo.

 

afternoon in Venice

afternoon in Venice

Pejman è uno dei tanti artisti che ha avuto la fortuna di nascere in un ambiente favorevole, che lo ha indirizzato giovanissimo alla cultura. Nato nel 1962, era infatti figlio di un compositore operistico e concertista.

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Bellagio caffé

Bellagio caffé

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Bellagio memories

Bellagio memories

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Robert Pejman - passage to San Marco

Robert Pejman – passage to San Marco

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Ha conseguito il Bachelor of Arts presso la Rutgers College. Ha studiato arte e pittura con il rinomato artista russo Anatoly Ivanov, noto per il suo elaborato stile classico.

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Robert Pejman - venetian lights

Robert Pejman – venetian lights

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Robert Pejman - eternal lake Como

Robert Pejman – eternal lake Como

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Proprio da Ivanov ha preso la tendenza a utilizzare lo stile dei vecchi maestri quali Michelangelo e più ancora Raffaello. Pejman ha saputo fondere le tecniche di questi più importanti artisti con lo stile impressionistico, ottenendo un effetto di classicità indubbiamente moderno.

 

Bellagio village

Bellagio village

Hanno contributo alla realizzazione di questi effetti anche l’influenza di altri artisti, come Alma Tadema, Thomas Cole e Maxfield Parrish.

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Capri rendezvous

Capri rendezvous

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Capri terrace

Capri terrace

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Con questi artisti Pejman condivide, oltre che elementi tecnici, di forma e prospettiva, anche una determinata sensibilità poetica.

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Attualmente risiede negli Usa dove si è trasferito nel 1976.

 

 

Miglieruolo
Mauro Antonio Miglieruolo (o anche Migliaruolo), nato a Grotteria (Reggio Calabria) il 10 aprile 1942 (in verità il 6), in un paese morente del tutto simile a un reperto abitativo extraterrestre abbandonato dai suoi abitanti. Scrivo fantascienza anche per ritornarvi. Nostalgia di un mondo che non è più? Forse. Forse tutta la fantascienza nasce dalla sofferenza per tale nostalgia. A meno che non si tratti di timore. Timore di perdere aderenza con un mondo che sembra svanire e che a breve potrebbe non essere più.

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