Cento e passa pittori naif – 46, Cesare Marchesini 3

(per le due gallerie precedenti vedi QUI & QUI)
Di Mauro Antonio Miglieruolo

(elaborazione di dati reperiti sul web)
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Cesare Marchesini (Monza – 1939) ha iniziato la carriera di pittore nel 1968, anno in cui si stabilisce a Venezia, dove conosce molti artisti. Nel 1975 si trasferisce in Toscana, dove apre uno studio-esposizione (Lido di Camaiore). cesare_marchesini_001_paesaggio_toscanoPartecipa a numerose manifestazioni artistiche ottenendo numerosi riconoscimenti tra i quali il Premio Varenne nel 1993 e 2007, il 1° Premio Antoniano di Bologna, il 1° Premio Europa a Morges (Svizzera) e il 1° Premio Camera di Commercio di Milano.
Due dei suoi dipinti sono esposti nella Musée d’ Art di Vicq e nel Musée a Parigi e pubblicati nei libri di Arte Naïve.

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Le sue opere possono essere anche ammirate al Museo d’Arte Naif in Lauro (Svizzera) e nel Museo d’Arte Moderna di Stia.
Ha anche dipinti murali in Lauro nel 1981 e nel 2002.
Sito ufficiale: http://www.naif-art.com/
E-mail: marchesini@naif-art.com
Chi lo desidera potrà consultare in calce un elenco abbastanza articolato delle sue Mostre (*)
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gufo_naifMarchesini parte dalla tradizione figurativa per poi contaminarla nutrendosi di fantastico. La sua è un’arte naïf dove l’artista, come ha sottolineato il critico Dino Pasquali in un suo saggio, realizza spazi personali pieni di “di candore e di ingenuità, armato di ottimismo pacato e rasserenante”. Marchesini si pone volutamente fuori dalle scuole dei suoi tempi, “pronto a vivere autenticamente il suo approccio con la realtà in chiave popolare, ricco solo della sua vena emozionata e arguta”. Ne nascono paesaggi fatti di vigne, spighe, prati, fiori, laghetti, animali, contadini, elementi resi con grande semplicità espressiva.
raccolta_olive600La concretezza della natura, che pure riproduce fedelmente, filtrandola attraverso una notevole intelligenza professionale, nei suoi quadri appare inventata, frutto della visione dell’artista, che mira a rappresentare il mito della civiltà contadina, più che la realtà contadina medesima (come è per quasi tutti i Naif). Con un più di semplicità nei tratti, di presenza della luce e intensità dei colori, che gli permette di trasmettere situazioni e immagini che raccontano vicende immaginarie che tali non sembrano.
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(*)MOSTRE PERSONALI
1977: Calenzano, Galleria d’Italia; Lucca, Galleria Nazionale; Viareggio, Galleria Flory.
1978: Forte dei Marmi, Galleria d’Italia; Empoli, Galleria Il Toro; Prato, Galleria Muzzi; Viareggio, Galleria Flory.
1979: Pistoia, Galleria Vagliani; Lucca, Galleria Nazionale; Pisa, Galleria Il Navicello.
1980: Forte dei Marmi, Galleria d’Italia; Lucca, Galleria Nazionale.
1981: Pisa, Galleria Il Navicello; Lucca, Galleria Nazionale.
1982: Quarrata, Galleria La Soffitta; Monza, Sala D’Arte Cavallotti; Pisa, Galleria Il Navicello; Firenze, Galleria Arno; Lucca, Galleria Nazionale.
1983: Firenze, Galleria Arno; Luzzara, Caffè Zavattini; Viareggio, Galleria Flory.
1984: Lucca, Galleria Nazionale; Pisa, Galleria Il Navicello; Firenze, Galleria Arno.
1985: Viareggio, Galleria Flory; Lucca, Galleria Nazionale.
1991: Morges (Suisse), Galerie Pro Arte Kasper; Alba, Galleria Galeasso.
1997: Morges (Suisse), Galerie Pro Arte Kasper; Alba, Galleria Galeasso.
2004: Venezia, Galleria San Gregorio, Galleria opere d’arte.

Miglieruolo
Mauro Antonio Miglieruolo (o anche Migliaruolo), nato a Grotteria (Reggio Calabria) il 10 aprile 1942 (in verità il 6), in un paese morente del tutto simile a un reperto abitativo extraterrestre abbandonato dai suoi abitanti. Scrivo fantascienza anche per ritornarvi. Nostalgia di un mondo che non è più? Forse. Forse tutta la fantascienza nasce dalla sofferenza per tale nostalgia. A meno che non si tratti di timore. Timore di perdere aderenza con un mondo che sembra svanire e che a breve potrebbe non essere più.

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