Cesena: l’assessore all’Urbanistica deve dare le dimissioni.

Uno schiaffo al rispetto delle leggi di tutela del territorio

di Davide Fabbri

 

L’ASSESSORE ORAZIO MORETTI DI CESENA DEVE DARE LA DIMISSIONI. QUESTE LE MOTIVAZIONI.
Uno schiaffo al rispetto delle leggi di tutela del territorio. I princìpi di trasparenza vengono allegramente disattesi. Vi spiego perché l’assessore Orazio Moretti deve togliere il disturbo.
“Il potere logora chi non ce l’ha” diceva sarcastico Giulio Andreotti. Può darsi, ma può provocare danni significativi anche – e soprattutto – a chi ne dispone. Orazio Moretti, ex socialista craxiano approdato al PD, ha una certa familiarità con il potere: da 22 anni ininterrottamente è assessore (prima in Provincia di FC, ora in Comune a Cesena).
Sull’assessore all’urbanistica Orazio Moretti ricade una pesante responsabilità: aver elaborato una proposta di delibera di Variante al PRG contenente una grave illegittimità: la previsione della realizzazione di un lotto residenziale (4 alloggi circa) in area di tutela fluviale del fiume Savio, cioè in area di vincolo assoluto di inedificabilità. Non solo: di tale vincolo assoluto di inedificabilità non fa menzione nell’atto deliberativo e non ha parlato nell’apposita Commissione consiliare di illustrazione e approfondimento della Variante al PRG del 20 giugno scorso.
Una delibera sgangherata, realizzata con la disastrosa noncuranza del rispetto delle leggi di tutela del territorio e dei princìpi di trasparenza politico-amministrativi.
Da non trascurare poi il fatto che su tale proposta viziata da illegittimità, vi è il parere favorevole di regolarità tecnica della dirigente all’Urbanistica Emanuela Antoniacci. Una firma della dirigente del settore Governo del Territorio a dir poco disinvolta.
Questi i fatti. Giovedì 29 giugno verrà portata in approvazione in Consiglio comunale a Cesena una variante al PRG del 2000, che riguarda nuove previsioni di edificabilità attinenti la realizzazione di undici opere pubbliche o di pubblico interesse (ad es. realizzazione di rotatorie stradali, parcheggi, opere universitarie all’ex Zuccherificio, vincoli all’ex discarica di Rio Eremo).
La sgangherata delibera contiene una grave illegittimità: si prevede l’edificabilità di un lotto residenziale su area di vincolo di inedificabilità, in quanto zona di tutela del paesaggio fluviale, fascia di rispetto dei corsi d’acqua (fiume Savio).
Con nota del 6 giugno 2017 i signori Rossi Sauro e Boschetti Rosa (vicini di casa dell’assessore Moretti) hanno proposto allo stesso assessore Moretti la cessione gratuita al Comune di Cesena di un’area di loro proprietà (12.158 mq) compresa nella perimetrazione del Parco Ippodromo. La contropartita del Comune è data dalla previsione edificatoria da attribuire ad un’area di loro proprietà sita in via Pontescolle, a due passi dall’argine del fiume Savio.
La “trovata” dell’assessore è geniale: al fine di poter inserire un lotto residenziale privato all’interno di una Variante al PRG con canoni rispondenti all’interesse pubblico, si è scovata l’acquisizione da parte del Comune a titolo gratuito di circa 16.000 mq a destinazione agricola tesa ad ampliare il fronte orientale del Parco Ippodromo; una acquisizione tesa appunto a legittimare l’interesse pubblico dell’intera operazione che comporta come contropartita per i proprietari privati l’edificabilità di un lotto su via Pontescolle: un lotto di edifici nel verde, con una potenzialità edificatoria di 315 mq di SUL (sono circa 4 alloggi).
Ma il lotto antistante via Pontescolle che si vuole rendere edificabile (e relativo parcheggio adiacente) è individuato in un’area attualmente a destinazione agricola, vincolato in quanto fascia di rispetto fluviale. Le normative non consentono l’edificabilità. Siamo all’interno del vincolo di inedificabilità del PTCP ovvero Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, che all’articolo 17 comma 2 lettera c, prevede l’inedificabilità in quanto zona di tutela del paesaggio fluviale, fascia di tutela dei corsi d’acqua.
Nulla di tutto questo è scritto nella proposta di delibera che i consiglieri comunali dovrebbero votare giovedì 29 giugno.
C’è qualcosa di inquietante nel presentare al prossimo Consiglio comunale una proposta di delibera così elaborata.
Un paio di domande sorgono spontanee alla luce di queste clamorose evidenze di spregiudicatezza amministrativa:
– l’assessore Moretti voleva indurre in errore i Consiglieri comunali?
– l’assessore Moretti è intenzionato a far approvare dai Consiglieri comunali un atto illegittimo?
Questa vicenda deve avere un epilogo.
L’unica strada percorribile per evitare guai è la seguente: lo stralcio della previsione edificatoria su via Pontescolle in piena fascia di tutela fluviale, di vincolo assoluto di inedificabilità, e le dimissioni dell’assessore Orazio Moretti.

Cesena, 27 giugno 2017

 

Davide Fabbri

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