Charles Simic e Boris Pasternak

190esimo appuntamento: “la cicala del sabato” ha scelto due poesie invece di una (*)

Lezioni di astronomia

La risata silenziosa
delle stelle
nel cielo di notte
ci dice tutto
ciò che ci serve sapere

[da «Avvicinati e ascolta», traduzione di Damiano Abeni e Moira Egan]

 

Dopo un intervallo

Tre mesi fa, allorché
erano solo le prime tormente
a scatenarsi in furia
contro il nostro giardino indifeso,

mi figurai all’istante nella mente
che, rinserrato come un eremita,
avrei aggiunto versi sull’inverno
alla mia silloge primaverile.

Ma giungero a travolgermi, a valanga,
quisquilie come cumoli di neve.
In barba ai calcoli metà inverno
era ormai trascorso.
Allora io compresi come mai,
mentre cadeva la neve, l’inverno,
bucando il buio con il bianco dei fiocchi,
sbirciasse nella casa dal giardino.

Mi sussurrava “Affrettati!” –
con labbra impallidite per il gelo,
a me che intanto temperavo punte
volgendo goffamente tutto in scherzo,

Mentre alla luce della scrivania
di buon’ora, in inverno, mi attardavo,
l’inverno, come un monito incompreso,
era comparso e se n’era andato.

[da «Quando rasserena», traduzione di Alessandro Niero]

(*) Qui, il sabato, regna “cicala”: libraia militante e molto altro. Facendo bene i conti codesta cicala ha scoperto di essere “maggiorenne”, cioè da oltre 18 anni invia ad amiche/amici per 5 giorni alla settimana i versi che le piacciono; immaginate che gioia far tardi la sera oppure risvegliarsi al mattino trovando una poesia. Abbiamo raggiunto uno storico accordo: lei sceglie ogni settimana fra le ultime poesie inviate quella da regalare alla “bottega” e io posto… ma questa settimana “cicala” era così indecisa che ne ha scelte due.  Mica vi lagnerete? [db]

Redazione
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