Chicco Testa mena gramo?

di Mark Adin

A chi è capitato di essere spettatore di Otto e mezzo su La7, ospite Chicco Testa, sarà forse risultato evidente il linguaggio non verbale di quest’ultimo: teso, aggressivo. Uno stile alla Santanchè. Perepepè. Esattamente come Nostra Signora dello Zigomo, Chicco piroetta da un fronte all’altro.

Prima alla testa del referendum antinucleare, in seguito folgorato sulla via dell’Enel – d’altronde, chi altri poteva fulminarlo? – e approdato alla forsennata deriva nuclearista. Neppure un zic vada sprecato nel sottolineare la coerenza dell’uomo, anche se è giusto ricordare che qui non si tratta di passare da un punto di vista a un altro, da una opinione a un’altra. Qui si parla di scelte energetiche, in buona sostanza di scienza: sarebbe come dire che Tolomeo cambia idea dopo qualche anno asserendo che la terra è piatta. Non sta bene, non si fa. Certo la differenza di statura scientifica tra Tolomeo e Chicco Testa è la stessa che passa tra Archimede Pitagorico e Pippo. Ma non è questo il punto, Pippo Testa si incazza e fa le bave contro questa sinistra di mentecatti retrogradi, Verdi, che non conoscono i dati, che sanno dire soltanto no, ‘gnoranti, gesticola, strepita che è tutta malafede e che le centrali atomiche sono sicure.

Zittisce persino la Lilli (non quella di Lilli e il Vagabondo), la Gruber dal cognome che impaurisce, quando sentenzia che in Giappone non c’è problema, che la centrale colpita dallo tsunami non comporta pericoli per la popolazione, spiega con parole sue tutto l’ambaradàn e, senza rete e neppure cautela, pronostica il cessato pericolo. Sembra di sentire Ghedini: pericolo? Ma va làa…

L’indomani esplode la centrale.

Come con Valter Veltroni: quando parla c’è da toccarsi le palle.

Non bisogna dar la croce a Pippo Testa, forse non è vero che porti sfiga, e poi noi non diamo dell’untore a nessuno. Ce n’è già uno di Unto del Signore e ci avanza.

Però: come si può essere così in malafede nel non prendere atto che, a qualsiasi tecnologia si intenda aderire, bisogna misurare la stessa con il Paese nel quale si pensa di applicarla? Un esempio per tutti: in Italia abbiamo difficoltà a smaltire la nostra spazzatura, a fare la differenziata, l’umido e mica l’umido, abbiamo la rumenta dappertutto, sperperato ingentissime risorse che sono andate a ingrassare politici, mafia, camorra, ‘ndrangheta, signorine di dubbia rettitudine e altro, e siamo riusciti a ottenere di sversare treni di monnezza in Germania, pagando caro e, occhi bassi, chiedendo scusa. Il resto nelle strade.

In un paese così, che fine farebbero le scorie nucleari? Scorie che non riescono a smaltire nemmeno gli Stati Uniti, bombe ecologiche letali che devono essere contenute in terreni particolari e non sismici, meglio se miniere di sale, in profondità, avvolti in sarcofaghi d’acciaio, fasciate di cemento armato, attentamente monitorate, e con un tempo di attesa, per arrivare alla loro definitiva (forse) inefficacia, di qualche milione di anni. Avete capito bene: qualche milione di anni.

E questo se tutto va bene nel funzionamento della centrale, perché se il nocciolo fonde e il liquido di fusione si disperde, allora buonanotte. Il disastro sarebbe incalcolabile e senza rimedio.

Mi ha agghiacciato uno dei migliori argomenti di Chicco Pippo durante la serata: “…e poi, se le centrali le ha fatte anche il Giappone, che ha subìto due sciagure nucleari, Hiroshima e Nagasaki …”

Ma che cosa cribbio vuoi dire, Testa di Mègaton? A quale logica ti stai appellando? Tirato male?

Cambiato pusher? Come dire: e poi, cosa abbiamo da recriminare su Berlusconi, visto che abbiamo avuto anche Benito Mussolini?

Direbbe il leader del Piddì rifatto da Crozza, ergo quello vero, sventolando la manina: “Ma siamo pazzi?”

A fare da controcanto c’era una figura stanca, poco presente, disarmata, una specie di bonario Barbapapà che ha tirato in ballo le cellule fotovoltaiche sul tetto della villetta: l’alternativa. Minchia, signor tenente. A quel punto mi è corso l’obbligo di azionare il telecomando.

Tutto questo in spregio a un referendum su cui ci siamo pronunciati tutti dicendo no, non le vogliamo le centrali. Tutto questo quando tutte dicasi tutte le Regioni dicono OK, facciamole ma non da noi. (Not In My Back Yard). Tutto questo con i tangentari che hanno impiantato l’eolico al sud come piantine di riso, una attaccata all’altra, captando come tira il vento, appunto, sotto attente regie mafiose: piatto ricco, mi ci ficco. Tutto questo senza una politica industriale e soprattutto energetica, con le aziende che scappano dall’Italia perché non ce la fanno a stare sul mercato in un clima di corruzione e delinquenza come il nostro.

Lui niente, lui pare non sapere ciò che sappiamo noi, sventola mail dei detrattori, tuona che sono calunnie, ripete che non c’è da preoccuparsi. “Vi dico che il nucleare è sicuro”.

Oggi in Giappone sta partendo la seconda centrale. Ri-bum? … Tocchiamo ferro.

I Giapponesi, come dice Testa, hanno già avuto Hiroshima e Nagasaki… e chi li ammazza più?

Ma Pippo Chicco non lo sa, che quando passa ride tutta la città?

Mark Adin

Redazione
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7 commenti

  • Marco Pacifici

    …ma pippo (testa) nun era l’idraulico di topolino? nun era un fumetto? Cioè ora che tocca da paga’ il can(n)one,ce mettono in tivvu’ i fumetti a spara’ cazzate?…nun c’è piu religggione(per fortuna…)

  • Marco Pacifici

    Tornando a cose serie anzi terrificanti, che l’articolo di DB è da solo piu che sufficiente,chi sa di preciso cosa puo fare lo iodio per almeno intercettare le radiazioni? io non son medico ne fisico,ma ho IODIO in assoluta purezza in laboratorio:dicono meteorologi fidati che in 4-5 giorni,dopo gli USA (e getta) attraversato l’oceano,la”nube” radioattiva sarà da noi…CHE FARE? A chi ci dara’ risposte scientifiche spergiuro che gli invio bocce di iodio in purezza(lo uso come reagente in laboratorio…). Marco il monello

  • ginodicostanzo

    Chicco Testa, un personaggio che trovo squallido…

  • si può a 60 anni quasi continuare a farsi chiamare chicco?

    comunque un’altra affermazione ho trovato delirante: il passaggio nel quale afferma che la centrale nucleare non ha causato vittime mentre la centrale idroelettrica con il crollo della diga ne ha causate tantissime.
    mettiamo pure che il crollo della diga causi migliaia di morti, mentre la centrale giusto qualche decina di contaminati.
    in questa statistica non rientrano tutte le persone che si ammalano negli anni successivi.
    e poi c’è una differnza sostanziale: il giorno dopo il crollo di una diga si piangono i morti ma parte la ricostruzione.
    il giorno in cui salta una centrale nucleare per un raggio di parecchi chilometri e per qualche migliaio d’anni non si può più far nulla!

  • Grande MArk! Come dire.. mi hai levato le parole di bocca…. Le stesse identiche cose che ho pensato mentre parlava quell’incompentente di Chicco Testa!

  • Parole sante, Mark. Se questi sono i ns Big Manager, non abbiamo speranze. Se mai il ns governo decidesse di costruire centrali atomiche, sono convinto che crollerebbero da sole, senza terremoto nè tsunami, perchè tra appalti e subappalti, il Malaffare, al prezzo di qualche mazzetta, troverebbe il modo di impiegare materiali fuori specifica (ammesso che le specifiche non le abbia fatte un qualche Chicco tra i tanti che ci impestano). Un bel cemento magro, qualche tondino più piccolo e la bomba ad orologeria è bell’e confezionata. Sarà solo questione di tempo. Ma per fortuna anche il ministro Alfano (forse) si è fatto venire qualche dubbio sulla sicurezza delle centrali, almeno così mi è sembrato ascoltandolo in Ballarò del 15 marzo scorso. Speruma ben.

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