Considerazioni su pagina 12

DAL “MANUALE PER PRESIDI” SUL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA

di Pietro Ratto

Contrastivi

Ora voglio chiederti, signor dirigente scolastico: è questa la scuola che volevi?

Quella in cui “si fa squadra” sbarazzandosi dei docenti “contrastivi”?

Cosa insegnerà, questa Buona Scuola, ai nostri ragazzi? A far squadra? A smettere di opporsi, di mostrarsi contrastivi?

E’ davvero questa la miglior scuola che sa esprimere una democrazia? E’ davvero questa la miglior democrazia che sa inculcare nei giovani una Buona Scuola?

Quando hai deciso di diventar dirigente di una scuola – succedendo così al vecchio Preside, troppo umile, troppo poco in carriera, fin troppo professore e fin troppo poco leader – lo hai fatto per non aver le “mani legate”? Ti sentivi troppo umiliato, nella tua vita, nel dover dialogare con gli altri? Troppo limitato nel doverti abbassare ad ascoltare posizioni diverse, o addirittura contrastive, rispetto alla tua?

C’è un motivo, allora, per cui ogni 25 aprile ce la meni con le tue circolari commemorative, con le tue sviolinate antifasciste copiate e incollate dai discorsi del tuo ministro, dato che quel movimento che tu deplori e la cui sconfitta mostri di celebrare, aveva già escogitato ottimi sistemi per evitar al suo capo di doversi trovare con “le mani legate” nei confronti di individui pericolosamente “contrastivi”? Ne conosceva, di modi, per far squadra, quel movimento, altroché!

E un’ultima cosa, mio caro dirigente. Davvero non hai capito che lo stesso atteggiamento autoritario che ti fregi di esercitare nei confronti dei tuoi docenti, i tuoi superiori – Ministri, sottosegretari e diosolosà quanti altri burocrati da due centesimi – lo adottano verso di te?

Lo sai, no? Ti conviene fare il burattino “non contrastivo” ancor più dei tuoi docenti, perché altrimenti, l’anno prossimo, ci finisci di nuovo in mezzo anche tu, a strisciare peggio che gli altri, ai piedi del nuovo dirigente.

Il nuovo DS, no? Quello con la metà dei tuoi anni e il doppio dei tuoi guinzagli.

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L’immagine mostra la slide 12 del “Manuale” per la realizzazione del Piano dell’Offerta Formativa. Il documento completo, redatto dall’Associazione Nazionale Presidi, è scaricabile qui in tutto il suo fulgore. Un’interrogazione parlamentare su questo inquietante “manuale per presidi” è stata firmata, nei giorni scorsi, dal parlamentare del Movimento Cinque Stelle Luigi Gallo.

Pietro Ratto è su Facebook e su Twitter. Qui, tutti i suoi scritti “in Bottega” ed una sua biografia

Pietro Ratto
Nato nel 1965, si è laureato in Filosofia ed Informatica nel 1990 con una tesi in Intelligenza Artificiale. Dal 1995 è iscritto all'Albo dei Giornalisti. Professore di Filosofia, Psicologia e Storia, ha vinto diversi Premi letterari di Narrativa e di Giornalismo. Collabora saltuariamente con il quotidiano La Stampa e gestisce i siti "BoscoCeduo" (www.boscoceduo.it) e "IN-CONTRO/STORIA" (www.incontrostoria.it).
Le sue pagine Facebook e Twitter intitolate "BoscoCeduo" sono quotidianamente frequentate da centinaia di docenti ed alunni italiani.

I suoi libri:
- P. Ratto, "Le pagine strappate", Elmi's World, 2014
- P. Ratto, "La Passeggiata al Tramonto. Vita e scritti di Immanuel Kant", Leucotea, 2014
- P. Ratto, "Il Gioco dell'Oca", Prospettiva editrice, 2015
- P. Ratto, "I Rothschild e gli altri", Arianna editrice, 2015

Pietro Ratto è anche musicista. E' stato infatti fondatore e leader del gruppo di rock progressivo ATON'S (vedi http://www.atons.it oppure, su Wikipedia, http://it.wikipedia.org/wiki/Aton's), uno dei riferimenti più importanti del neo-progressive italiano a livello internazionale, dal 1977 al 1999, con una decina di album all'attivo.

5 commenti

  • E anche nel linguaggio la scuola si adeguò all’azienda. Manca solo l’acquario con i dipendenti e la poltrona in pelle umana, e poi è fatta. Siamo però onesti: quanti Calboni e quante Silvani conosciamo tra i nostri colleghi insegnanti che si consegneranno mani e piedi ai MegaDirettori Galattici? Come sempre il dominio si afferma anche grazie alla zona grigia tra i dominati. Prosit!

    • Perfettamente d’accordo.. E il linguaggio, dopotutto, forse è l’aspetto meno inquietante.
      Il problema è, soprattutto, quella zona grigia a cui allude lei..
      Che grazie ad un uso strumentale e demagogico della meritocrazia, sta allargandosi a vista d’occhio.

  • Mentre i modelli bottom-up si allargano e si diffondono, noi italiani ritroviamo sempre il gusto dell’autoritarismo…
    su http://www.surama.eu vi segnalo l’articolo
    I presidi e la scuola,Machiavelli e il potere.

  • La considerazione su quello che sta avvenendo l’aveva già scritta Italo Calvino con la nota frase: “Un Paese che distrugge la sua scuola non lo fa mai solo per soldi, perché le risorse mancano, o i costi sono eccessivi. Un Paese che demolisce l’istruzione è già governato da quelli che dalla diffusione del sapere hanno solo da perdere”.
    Impoverire i contenuti culturali della scuola, renderla un luogo dove si appiattiscono le menti era il progetto della tristemente nota loggia P2. Bene tutto questo cercano di farlo passare per miglioramento della scuola, lo fanno perché il mondo della scuola italiana è popolato da ignavi e lacchè, paria sempre pronti a fare un passo indietro. Le reazioni a questo degrado sono minime, questo è il terribile problema. La domanda è basterà informare per risvegliare l coscienze dormienti?

    • Perfettamente d’accordo, caro Edgardo.
      La risposta è: NO.
      Anche perché la vera informazione, ormai, è diventata un tabù tanto quanto la cultura, la capacità di riflettere criticamente e la libertà.

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