Corea del Nord, Trump, Rockerduck e i vaccini

di Andrea Mattarollo

Ho letto su Internazionale due articoli interessanti sulla questione nordcoreana (Joel S. Wit e l’intervento di Todd Rosenblum su “Politico” https://www.internazionale.it/sommario/1218): il primo di un docente di una scuola americana di studi internazionali specializzata sulla Corea, il secondo riportava l’opinione di un ex delegato USA ai colloqui a quattro sul nucleare nordcoreano.

Quindi due visioni sicuramente di parte (quella statunitense), che però avevano il merito di conoscere molto bene la questione e soprattutto di riuscire a guardarla realisticamente.
Sinteticamente il succo era questo:

1) la politica nucleare della Corea del Nord è sempre stata funzionale a un obiettivo preciso: il ritiro USA dalla Corea del sud, quindi la sicurezza interna;

2) alla Corea del Nord il programma nucleare serviva per avviare colloqui con gli USA da una posizione che non fosse di debolezza;

3) ci sono sempre stati, a partire da Reagan, contatti segreti a New York tra USA e Nordcorea, che sono cessati solo con Obama, che aveva avviato per la prima volta delle sanzioni dirette a Kim Jong (grazie a questi accordi segreti, ripresi con Trump, è stato rilasciato l’americano detenuto a Pyongyang che poi è morto in seguito);

4) la leadership nordcoreana diffida di Pechino esattamente come di Washington e d’altra parte la Cina non potrebbe accettare una unificazione delle due Coree con la regia USA;

5) gli USA per avviare un tavolo di discussione ufficiale hanno sempre imposto come pre-condizione la rinuncia al nucleare, chiaramente inaccettabile per la Corea del Nord;

6) il risultato oggi è questo: la Corea del Nord ora possiede armi nucleari e quindi il suo potere contrattuale è cresciuto e non diminuito;

7) la soluzione dovrebbe essere oggi di allentare la tensione, annullando le operazioni Usa-Corea del sud, previste in questi giorni, richiamare i bombardieri nucleari inviati in Corea del sud. Esattamente quello che la Corea del nord aveva chiesto a Obama in un incontro segreto a Ulan Bator nel 2014 e poi ufficialmente 6 mesi dopo, una richiesta persino ri-dimensionata: era sufficiente che venissero evitate le esercitazioni nucleari e quelle dirette a testare la capacità di uccidere Kim Jong.
In cambio sarebbero stati interrotti i test nucleari della Corea del nord e oggi gli Usa – e tutto il mondo – non dovrebbero fronteggiare la minaccia di missili balistici intercontinentali nordcoreani.

La cosa che vorrei far notare è che sia nei social, come nei media generalisti, tv, quotidiani, ecc. l’argomento è appiattito secondo gli schemini delle storie di Paperino: da questa parte i Paperi buoni, di là i cattivi Bassotti insieme a Rockerduck che inopinatamente è diventato presidente.

Non sono queste le immagini che girano su fb?

Mi sono chiesto: come è possibile che persone intelligenti e acculturate possano “condividere” queste figurine sciocche su FB, come quella qui sotto, che non solo banalizzano ma contribuiscono a nascondere la realtà e la sua complessità?

Ci sono forse DUE risposte:

la PRIMA è che sono crollati i pilastri dell’informazione mediatica, si indaga sempre meno e si confermano invece posizioni di principio, secondo gli schemi Disney, questi i buoni e quelli i cattivi; le “notizie” non si pescano più sul campo, ma dai social e dal web, mancano i controlli, anzi ci sono sui blog “complottisti” (vedi i vari portali debunker) e non invece sui media “credibili”, che possono permettersi di dire quello che vogliono, praticamente senza alcun controllo (cfr. https://www.roars.it/…/non-potevo-verificare-perche-e-a-pa…/).

Anche la SECONDA risposta è legata a un crollo, ben più grave: è crollata la fiducia, non solo nelle istituzioni, ma tra e nelle persone. La “discussione” su FB attorno ai vaccini ci permette di mettere a fuoco la questione: si è INVENTATA (sì, inventata è la parola giusta) la categoria degli “antivaccinisti”.
Gli anti-vaccino infatti non esistono, e chiunque abbia un minimo di buonsenso e non si faccia dominare da un furore ideologico che gli fa prendere lucciole per lanterne se ne può accorgere, PARLANDO (ripeto: PARLANDO, non utilizzando FB) con le persone, mamme e papà che si pongono domande legittime, come queste:

– Visto che non ci sono più casi di Polio in Italia da 35 anni (se non contiamo i 10 casi negli anni ’90 causati dallo stesso vaccino: https://it.wikipedia.org/wiki/Storia_della_poliomielite) non è il caso di ripensare la necessità della vaccinazione nel rapporto rischi/benefici del vaccino?

– appena 30 anni fa i casi di morbillo erano anche di 70.000 all’anno, i medici consigliavano ai genitori se un fratellino si ammalava di contagiare l’altro, come si fa ora con 4000 casi all’anno a parlare di “epidemia” e a sostenere la necessità dell’obbligo vaccinale?

– quante sono le probabilità oggi di morire di morbillo? Se sono 1 su 20.000.000, perché allora si terrorizzano le persone?

E a queste domande milioni di persone cercano di trovare delle risposte realistiche che invece le istituzioni sanitarie non danno, come l’AIFA (Agenzia italiana del farmaco) che afferma “in Italia, ogni anno, i vaccini salvano milioni di vite”, una bufala grande quanto una casa (che però i siti “antibufale” si guardano bene di segnalare).http://www.ansa.it/…/vaccini-codacons-denuncia-ministro-lor…

Sono le istituzioni pubbliche che stanno attivamente minando la fiducia delle persone nei loro confronti, creando aspre contrapposizioni tra le persone e fomentando paure insensate. Questo è il dato PREOCCUPANTE.

L’IMMAGINE: http://i.dailymail.co.uk/i/pix/2016/05/18/14/3455619D00000578-3596812-image-a-26_1463578794522.jpg

Redazione
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3 commenti

  • interessanti le considerazioni sulla Corea. Per quanto riguarda i vaccini invece il discorso è più complesso . Sono state le affermazioni del tutto campate in aria che hanno dato il pretesto di approfittare di questi discorsi vaneggianti , tipo la relazione tra vaccinazioni e autismo,di imporre le vaccinazioni dall’alto e sicuramente avvantaggiando le Multinazionali produttrici. E chiaro che sulle vaccinazioni di massa si debba ragionare e AGGIORNARE , infatti le malattie mutano e si deve sempre rivalutare

  • Non guardo la tv, ma a pranzo dai suoceri oggi mi è capitato di vedere a spizzichi il TG2. C’era un “servizio” dedicato a Kim Jong per accompagnare la notizia dell’ennesimo lancio di un missile. Ennesimo esempio di come si fa a non spiegare niente del problema -e di che cosa sta succedendo- (anche se le informazioni, come sappiamo, ci sono) confermando la lettura “disneyana”, in cui tutto il problema nasce e finisce con Kim Jong “che vuole sfidare il mondo”.

    Ed è un guaio, perché leggere il mondo come se fosse Paperopoli ci fa perdere il contatto con la realtà delle cose e questa realtà in particolare andrebbe affrontata con criteri diversi da quelli dei fumetti, c’è poco da scherzare.

    Dal mio modesto punto di vista è importante che tutte le persone possano avere gli strumenti adeguati per comprendere cosa sta succedendo mentre purtroppo i media come abbiamo visto questo lavoro non lo fanno, o non lo fanno più o lo fanno molto male. Figuriamoci i social.

  • (concludo….)

    Credo che la stessa questione riguardi “i vaccini”, la “discussione” sulla sicurezza di questo presidio medico, sugli effetti collaterali e la loro modalità di raccolta, sui dati statistici disponibili e soprattutto sui timori e le preoccupazioni che le persone possono avere, sono state brutalmente divise in due campi contrapposti: da una parte (quella “giusta”) chi si fida “ciecamente” di tutto ciò che viene disposto dall’autorità socio sanitaria (che ricordiamo non è composta solo da medici e scienziati, ma anche da politici, tecnici e amministratori) e “del vaccino”, dall’altra (la parte “sbagliata” degli “antivax”) quella che raccoglie magari una minoranza di persone che “non si fidano” per partito preso della sanità pubblico/privata ma soprattutto una maggioranza di persone che magari hanno fatto ai figli solo alcune vaccinazioni, hanno posticipato la vaccinazione in età più tarda, hanno dei dubbi che non hanno trovato risposte da parte dell’autorità sanitaria, contestano pur avendo vaccinato i figli la coercizione obbligatoria, hanno scelto di non vaccinare i figli più piccoli dopo esperienze problematiche avute dopo le vaccinazioni dei figli più grandi che sono state minimizzate o contestate dal SSN a cui si erano rivolti.

    Le cose sono più complicate e complesse non è vero? Dividere il campo tra buoni e cattivi andava benissimo sotto fascismo e nazismo, sotto l’URSS e paesi satelliti, ma può andare bene anche per le nostre democrazie?

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