DAD: Il quotidiano è arrivato!

Abbiamo un sogno nel cuore e riusciamo ad esprimerlo con le parole, ma ciò non toglie che siamo matti lo stesso. L’essenza del quotidiano di sinistra sociale che da lunedì 13 giugno prenderà forma all’indirizzo www.ildirigibile.eu è riassumibile nei versi con cui De Andrè nella sua ballata descrive il limite che la società assegna ai diversi: impedirgli di comunicare, deridere le parole di chi è stato costretto a scimmiottare parole e frasi altrui per farsi accettare per poi finire a inventarne di nuove in un luogo dove alla fine ti manca la luce del sole.

Noi siamo orgogliosamente diversi, il progetto ribattezzato da Daniele Barbieri DAD, Dirigibile – Aldo Dice 26X1, è orgogliosamente diverso per contenuti e modalità di costruzione della piccola impresa che lo sorregge. Da queste pagine abbiamo rivendicato il nostro diritto a rubare perchè privi di mezzi ed esclusi dall’accesso a crediti di qualsiasi natura, pubblica e privata, esclusione che secondo logica e codice penale dovrebbe impedirci nonostante un progetto valido di provare a ritagliarci il nostro spazio fornendo un’informazione critica e in grado di provvedere al sostentamento di chi lavora al progetto DAD.

Rubiamo energie e tempo alle nostre storie passate e presenti, rubiamo soldi a chi ce l’ha, rubiamo spazio a chi si è voluto appropriare anche del nostro, rubiamo credibilità a chi si è rassegnato ad accettare la precarietà, la lenta morte civile con le braccia alzate otto ore sotto il telaio di una macchina senza nemmeno poter pisciare, la denigrazione di lavorare in un call center per 400 euro al mese, la presa in giro di essere pagati 5 euro per un articolo. Rubiamo a chi ci ruba l’acqua, a chi ci vuole radioattivi. Ma nel nostro furto vorremmo che scattasse il reato associativo: rubate insieme a noi, sorelle e fratelli che state leggendo queste righe, perchè con quello che avanza dopo esserci sfamati tutti vogliamo fare una grande festa in cui riuscire a ridere insieme, riuscire a ridere noi di chi pretende che non ci siano futuri possibili per il pensiero critico.

Pochi mesi fa è nato Il Dirigibile, settimanale di attualità e costume gestito da una redazione di giornalisti disoccupati, precari e freelance, ragazzi che provano ad accedere a questo mestiere, soprattutto persone che vogliono raccontare un tessuto sociale che nessuno racconta per la sua drammaticità sociale, che vogliono descrivere la realtà provando a unire cronaca e letteratura. Siamo già in ritardo di sei mesi con gli affitti, ma i lettori sono cresciuti fino a diecimila ip unici per numero. Sulla nostra bilancia pagamenti questa attenzione rende pienamento etico e giustificato il fatto che continuiamo a rubare non pagando le bollette che arrivano implacabili ogni mese.

Fantascienza la chiamava ieri Db, che è un ispiratore e cospiratore fondamentale di questo progetto, e forse ha davvero ragione, perchè non c’è una sola ragione logica ed economica per la quale il progetto per il quotidiano “Aldo dice 26X1”, frase in codice con cui il CLN dava ai ribelli il segnale per l’insurrezione popolare del 25 aprile 1945, dovrebbe riuscire. Infatti abbiamo rischiato di fermarci più volte. Non è facile tenere unite venti persone tutti i giorni con le famiglie che ti spronano a trovarti un lavoro vero, sempre senza un soldo in tasca al momento dei pasti fuori casa. Allora abbiamo accelerato i tempi unendo il settimanale Il Dirigibile al quotidiano e partendo tre mesi prima del previsto.

Ci ispiriamo alla Costituzione italiana scritta con il sangue della Resistenza Partigiana al nazifascismo, non facciamo parte di nessun partito, non “militiamo” perchè siamo anti militaristi, laburisti, immigrati, ecologisti, femministi, omosessuali e pacifisti. Ci rivolgiamo a tutte quelle persone che ragionano sulle singole questioni e non sulle appartenenze, daremo spazio a un mondo che senza essere rivoluzionario è disperato, ormai costretto a dare l’assalto alle aziende, ultimo l’esempio del mobilificio in Brianza, per riprendersi ciò per cui ha pagato, per riprendersi ciò di cui è stato espropriato, della qualità della vita in primo luogo

Facciamo un ragionamento molto semplice. Noi facciamo un giornale perchè è il nostro mestiere e ci viene impedito di esercitarlo altrove perchè abbiamo il vizio della memoria e dei collegamenti tra fatti passati e presenti. Siamo convinti di fornire un prodotto di qualità ma il giudizio finale spetterà ai lettori: se vi convinceremo che non raccontiamo fandonie spetterà a voi di fare la vostra parte finanziando il progetto DAD con un euro al mese. Il giornale sarà comunque in chiaro per tutti, non è un abbonamento ma un sostegno. Un euro al mese è poco per un singolo ma tanto se questi singoli saranno molte migliaia e ci consentirà di pagare chi ogni giorno dedica dodici ore delle sue capacità alla redazione del quotidiano.

Basta parole. Leggeteci dal 13 giugno, mandateci materiali, proponeteci argomenti, segnalateci problemi anche solo locali.
Convincetevi però, soprattutto se siete contrari come noi ai finanziamenti pubblici, che l’unico futuro possibile per la libera informazione è il vostro sostegno, il vostro euro al mese che riconosce professionalità a chi ci lavora e qualità all’informazione prodotta. Entro la fine dell’anno verrà creata un’associazione per ospitare tutti i sottoscrittori e renderli formalmente gli unici editori del quotidiano.
Abbiamo un sogno e coltiviamo la nostra ribellione senza arrenderci, venite e giocate questa partita insieme a noi.

Deutsche Bank
Ciuoti S.A.S. di Gianluca Cicinelli & C.
Codice Iban
IT25R0310403219000000840224

PS Questa banca finanzia la produzione di Cluster Bomb e intendiamo cambiarla al più presto, sapendo che le altre non sono da meno. Per il momento non possiamo fare diversamente ma intendiamo risolvere il problema in tempi molto rapidi.

ciuoti

7 commenti

  • Sono felice, ragazzi. Tanto che mi mancano le parole.
    c.

  • Sono andata a vedere: inutile dire quanto io possa averlo trovato interessante.

  • Complimenti per il coraggio che avete e la passione che ci mettete!!!
    Per scrivere, mandare materiale e aderire alla futura associazione io vi aiuto più che volentieri.
    David

  • Ho appena contratto un abbonamento a 4 anni. Non una scommessa sul futuro, ma la fermezza che può alimentare un segnale di incoraggiamento…
    Mam

  • Siete a dir poco fantastici, davvero, chi il contributo economico, chi gli articoli, chi tutti e due, ringraziarvi soltanto è limitativo della forte emozione che proviamo, solo ieri in due ore una ventina di persone hanno pubblicato il link all’articolo su fb, per quanto quello strumento ci lasci perplessi perchè siamo sì digitali ma tendenti a un po’ arcaici. E’ anche l’indice però che questo qualcosa di nuovo che tutti aspettano, a parte il nostrto quotidiano, è nell’aria ed è il momento per ricominciare a provarci e a comunicare. A prestissimo e un forte abbraccio a tutte e tutti.

  • mmmh… mi pareva di avere postato invece volatilizzammi. Ripeto: io ci sono per quello che vi può servire (mi sarete un poco più precisi). E aderisco abbondomi, ovviamente, il tempo di organizzarmi in italia tramite qualcuno, che qui mi è complicato. Arrivo.
    c.

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