Danza macabra – Sergio Corbucci e Antonio Margheriti

(visto da Francesco Masala) il film completo in italiano è online

peccato che Sergio Corbucci non abbia portato a termine il film, pare abbia girato la prima metà lui, e la seconda metà Antonio Margheriti.
il film è tratto da una storia di Edgar Allan Poe, e racconta di una scommessa, fra la vita e la morte.
si inizia ridendo e scherzando, come accade in tutte (o quasi) le storie dell’orrore che si rispettino, e poi si cade in un buco nero da cui l’uscita è impossibile.
il film è un gioiellino in cui tutte le cose sono al loro posto, ci sono le giuste dosi di spavento e quanto basta di umorismo nero.
davvero un gran bel film, non trascuratelo.

QUI il film completo in italiano

https://markx7.blogspot.com/2019/10/danza-macabra-antonio-margheriti-sergio.html

redaz
una teoria che mi pare interessante, quella della confederazione delle anime. Mi racconti questa teoria, disse Pereira. Ebbene, disse il dottor Cardoso, credere di essere 'uno' che fa parte a sé, staccato dalla incommensurabile pluralità dei propri io, rappresenta un'illusione, peraltro ingenua, di un'unica anima di tradizione cristiana, il dottor Ribot e il dottor Janet vedono la personalità come una confederazione di varie anime, perché noi abbiamo varie anime dentro di noi, nevvero, una confederazione che si pone sotto il controllo di un io egemone.

Un commento

  • Pierluigi Pedretti

    Il suo volto campeggia nell’immagine scelta dai bottegai. E’ Barbara Steele protagonista del film. Emanuela Martini, la direttrice del TFF, nelle note stampa per la presentazione dell’ottantenne attrice inglese (“Alta, sinuosa, viso ovale marcato da punte aguzze, occhi enormi”), ospite d’onore del festival sabaudo, ricordava alcuni mesi fa che lo scrittore e regista horror Clive Barker ha detto di lei: “Fa quello che poche attrici sono capaci di fare: vi fa vedere sia la distruzione che il piacere nello stesso paio di occhi”. Ce lo confermano le sequenze del film di Corbucci e Margariti, quando la macchina da presa indugia sul suo inquietante viso.
    Indimenticabile Barbara Steele. Ha ragione Masala: Un gioiello il film, dove tutto appare nella giusta misura per apprezzare una bella storia sospesa tra vita e morte. A distanza di anni si rimane impressionati dalla qualità delle scene e della fotografia. Le tematiche affrontate rendono il film un affascinante melodramma, che conferma la Steele regina del gotico cinematografico. Da allora la splendida inglese, che aveva iniziato l’attività artistica sostanzialmente per guadagnarsi da vivere nella cupa Londra (parole sue) del secondo dopoguerra, è divenuta una icona del cinema (e non solo di genere) recitando per registi come Corman, Schlöndorff, Demme, Malle, Cronenberg, Dante, ma anche per Fellini (Gloria in 8 ½) e per Monicelli (la principessa bizantina ne L’armata Brancaleone).

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