Dentro di noi: Stefano Cucchi

di Daniela Pia   

Stefano Cucchi è mio fratello, i miei fratelli, di sangue.

Stefano Cucchi è i miei coetanei sfortunati, sbagliati. Amati. Perduti.

Stefano è i miei studenti sbroccati, spaventati e soli.

Stefano è una foto stampata per sempre, nei secoli della memoria, Auschwitz e Buchenwald. L’Orrore.

Stefano è una sentenza ai confini della realtà fatta di ecchimosi e fame…di umanità.

Stefano è mio figlio, solo con le sue paure e le sue responsabilità.

Stefano sono io incredulo e dolente. Svanito nell’assenza.

L’uomo Stefano è tutti noi, se ancora abbiamo sete di giustizia, quella che sa volgere il suo sguardo ai più deboli. Che non li umili ancora. Che sappia offrire futuri mattini. Non solo notti senza luna.

Stefano é un memento mori ai carcerieri dei dolori.

 

 

 

Daniela Pia
Sarda sono, fatta di pagine e di penna. Insegno e imparo. Cammino all' alba, in campagna, in compagnia di cani randagi. Ho superato le cinquanta primavere. Veglio e ora, come diceva Pavese :"In sostanza chiedo un letargo, un anestetico, la certezza di essere ben nascosto. Non chiedo la pace nel mondo, chiedo la mia".

2 commenti

  • AGGIUNGO QUESTA INFORMAZIONE (db)

    “Mi cercarono l’anima. Storia di Stefano Cucchi”: esce il 22 ottobre il libro che ricostruisce l’intera vicenda. Per promuoverlo Altreconomia edizioni sceglie il crowdfunding.
    All’indomani della pubblicazione delle motivazioni della sentenza sul caso Cucchi, Altreconomia edizioni annuncia l’uscita di un libro che ripercorre l’intera vicenda. “Mi cercarono l’anima” uscirà il 22 ottobre, a quattro anni esatti dalla morte di Stefano, ma il libro si può prenotare fin d’ora attraverso la piattaforma di crowdfunding http://www.produzionidalbasso.com.
    Spiega infatti l’editore: “Vogliamo così garantire sostenibilità economica al progetto. Ma la scelta di un libro ‘partecipato’ risponde anche all’idea che su temi così importanti tutti debbano dare il proprio contributo. Abbiamo bisogno del sostegno di chi crede nell’informazione indipendente”.
    Il libro è infatti la ricostruzione dei fatti aggiornata, puntigliosa e fedele – minuto per minuto, attore per attore – di che cosa accadde nei sette giorni tra l’arresto di Stefano e la sua morte. La nuda cronaca che documenta lo scollamento nella “catena di comando” tra i pezzi di Stato: medici, agenti, magistrati, infermieri, funzionari.
    Un libro, per l’autore Duccio Facchini – il giornalista che ha raccolto un’imponente documentazione – “imparziale ma non neutrale”, che darà voce alla famiglia Cucchi e a numerose testimonianze accantonate in sede processuale, con la guida dell’avvocato della famiglia Fabio Anselmo.
    “Mi cercarono l’anima” (il riferimento è ai versi di De André “non mi uccise la morte, ma due guardie bigotte, mi cercarono l’anima a forza di botte…” nella canzone “Un blasfemo”) vuole però raccontare anche la persona Stefano Cucchi, con la sua umanità e le sue debolezze, ma anche discutere il senso dell’“esercizio esclusivo della forza” da parte dello Stato, il reato di tortura, la normativa in materia di sostanze stupefacenti.
    Proprio per questo nel libro saranno presenti contributi del presidente della Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani del Senato Luigi Manconi, di Patrizio Gonnella, presidente dell’associazione Antigone, di Lorenzo Guadagnucci, giornalista di QN presente nella scuola Diaz di Genova nel luglio 2001, di alti magistrati e giuristi.
    Il libro sarà disponibile fino al 22 ottobre su Produzionidalbasso e poi – fino a esaurimento della prima tiratura – on line sul sito di Altreconomia e nelle botteghe del commercio equo e solidale. Per prenotare il libro e ricevere le copie basta sottoscrivere una o più quote da 12 euro su:
    http://www.produzionidalbasso.com

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