Donatori di sangue per soldi: pomodoro e …

…. e Coca Cola per rimettersi in forze

di Antonella Sinopoli

 

Sono molti i giovani africani che vendono il loro sangue per guadagnare qualcosa. Magari per pagarsi gli studi.

In Nigeria per esempio, ci sono ragazzi che lo fanno almeno una volta a settimana. Una  “abitudine” che può certo nuocere alla salute non solo nel lungo ma anche nel medio periodo. Anche per l’uso di miscugli che dovrebbero servire a riportare in salute e a garantire la sostituzione del sangue dotato, soprattutto in vista delle prossima donazione (a pagamento).

Una ricerca di Africa check sta mettendo in guardia in particolare rispetto all’uso di condensato di pomodoro (sorta di ketchup in realtà) e coca cola o, in sostituzione, bevanda a base di malto. Pare che tale pratica sia molto diffusa e trasmessa anche attraverso i social.

I ragazzi sono convinti della loro efficacia per ridurre lo stato di vertigini che si prova dopo un prelievo, soprattutto se sostanzioso.

Akanmu Sulaimon, professore di Ematologia e Trasfusione di sangue presso l’Università di Lagos College of Medicine, ha detto che tale miscela non può essere considerato un tonico del sangue. “È ridicoloNon ho mai sentito parlare di questa combinazione. E non è nelle pagine del mio libro di testo. Non è sicuramente un tonico ematico di emergenza. Non ha senso farne uso.”

Anche il dottor Madu Anazoezo del dipartimento di Ematologia e Immunologia dell’Università della Nigeria afferma di non averne sentito parlare in ambito accademico. “Non c’è stato nessuno studio che confermi che la combinazione sia un tonico ematico di emergenza“, ha detto. La dottoressa Angela Ogechukwu, anch’essa ematologa alla stessa Università, ha convenuto che la combinazione non ha una base medica nota. Anzi ha consigliato i donatori di sangue a non farne uso poiché non vi è “nessun studio dimostrato” che funzioni.

Le indicazioni di questi esperti difficilmente serviranno a fermare questi giovani che certo usano semplicemente ciò che hanno a portata di mano e, soprattutto, a portata delle loro tasche.

Oltretutto, a fornire prove “scientifiche” della valenza di questi prodotti sono stati alcuni medici ghanesi. Un paio di anni fa il Scientec Journal of Life Sciences pubblicò proprio uno studio su tale tema che diede risultati totalmente opposti. Gli autori, tutti medici dell’Università Kwame Nkrumah di Scienze e Tecnologiee della Facoltà della Salute e Scienze affini di Kumasi, conclusero che concentrato di pomodoro e coca cola aiutano a combattere l’anemia. “Una combinazione di bevanda Coca-Cola e pasta di pomodoro ha avuto un significativo aumento dei livelli di emoglobina indicando un potenziale ematologico e anti-anemico” si leggeva nel documento medico.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità parla di tre tipi di donatori: quelli che lo donano per familiari, quelli commerciali o professionali, quelli volontari che non prendono nessuna retribuzione.

Per la seconda categoria sono individuati – dall’OMS – quattro problemi principali.

1) pagare donatori mina alla radice il sistema volontario di donazioni, che sarebbe alla base di un rifornimento di sangue sicuro; 2) molti donatori “commerciali”  provengono dai settori più poveri di società e sono ovviamente spinti dal bisogno di denaro. Possono essere in cattive condizioni di salute, denutrite o a rischio di infezioni trasmissibili per trasfusione e mettere dunque in pericolo la vita dei destinatari del loro sangue; 3) i donatori commerciali possono donare il loro sangue più frequentemente di quanto raccomandato. Questo potrebbe avere effetti dannosi per la salute, con il risultato che possono fornire unità di sangue scadenti che possono presentare o un rischio per i destinatari o fornire poco o nessun beneficio; 4) se i donatori sono pagati di solito è necessario addebitare ai pazienti il sangue che ricevono e le famiglie povere potrebbero non permetterselo.

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