due film turchi

di Ismaele (*)

due opere prime davvero belle, da noi non passeranno mai in sala, se qualche tv ci prova, non perdetele; in rete, sottotitolate, si possono trovare, fate voi.

 

Nefes: Vatan sagolsun (The Breath) – Levent Semerci

nella prima parte c’è qualcosa di “Full metal jacket” di Kubrick e del “Deserto dei tartari” di Zurlini, un clima di attesa, la vita di tutti i giorni, nostalgia di casa, in una piccola caserma di montagna ai confini dell’Iraq, alla fine esplode la battaglia.                                                                                               è un’opera prima, il regista è bravo, bravi gli attori, un bel po’ di retorica turca,  però è un film che merita molto .

http://markx7.blogspot.it/2013/01/nefes-vatan-sagolsun-breath-levent.html

 

Kar Beyaz (Bianco come la neve) – Selim Gunes

un film nella neve, in una periferia del mondo, dove tutti aspettano qualcosa.
la vita è dura, Hasan deve lavorare per poche lire per contribuire alle spese di casa.
le immagini sono bellissime, già da sole sarebbero un motivo per vedere il film.
da non perdere

http://markx7.blogspot.it/2013/05/kar-beyaz-selim-gunes.html

 

(*) Trovate questo appuntamento (dal 23 settembre) in blog ogni lunedì e giovedì sera, di solito il lunedì film “in sala” e il giovedì quelli da recuperare. Ismaele si presenta così: «Tre film al giorno, tre libri alla settimana, dei dischi di grande musica faranno la mia felicità fino alla mia morte” (François TruffautNasce una nuova rubrica di cinema e siccome andare al cinema deve essere piacere vado a vedere solo quei film che penso mi interessino (ognuno ha i suoi pregiudizi). Ne scriverò e mi potrete dire se siete d’accordo o no con quello che scrivo; ognuno vede solo una parte, mai tutto, nessuno è perfetto. Ci saranno anche film inediti, ma bellissimi, film dimenticati, corti. Non parlerò mai di cose che non mi interessano o non mi sono piaciute, promesso; la vita è breve non perdiamo tempo con le cose che non ci dicono niente».

redaz
una teoria che mi pare interessante, quella della confederazione delle anime. Mi racconti questa teoria, disse Pereira. Ebbene, disse il dottor Cardoso, credere di essere 'uno' che fa parte a sé, staccato dalla incommensurabile pluralità dei propri io, rappresenta un'illusione, peraltro ingenua, di un'unica anima di tradizione cristiana, il dottor Ribot e il dottor Janet vedono la personalità come una confederazione di varie anime, perché noi abbiamo varie anime dentro di noi, nevvero, una confederazione che si pone sotto il controllo di un io egemone.

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