Due poesie: la rosa di Brecht e quella di Bertolucci

33° appuntamento con “la cicala del sabato” (*)

bertoltbrecht-cicala

Come schedarla, la piccola rosa.

Rosso viva improvvisa e giovane e vicina?

Non eravamo venuti a cercarla.

Siamo venuti e c’era.                   

 

Nessuno l’aspettava prima che fosse qui.

Quando ci fu la credettero appena.

Viene alla meta chi non è partito …

Quasi sempre è così.

Bertolt Brecht

[da «Versi scelti», traduzione di Franco Fortini]

 

attiliober-cicala

 

La rosa bianca

Coglierò per te

l’ultima rosa del giardino,

la rosa bianca che fiorisce

nelle prime nebbie.              

Le avide api l’hanno visitata

sino a ieri,

ma è ancora così dolce

che fa tremare.

E’ un ritratto di te a trent’anni,

un po’ smemorata, come forse sarai allora.

Attilio Bertolucci

rosa-db

(*) Ricordo che qui, il sabato, regna “cicala”: libraia militante e molto altro, codesta cicala da tempo – per essere precisi: 14 anni – invia ad amiche/amici per 3 o 4 giorni alla settimana i versi che le piacciono; immaginate che gioia far tardi la sera oppure risvegliarsi al mattino trovando una poesia. Abbiamo raggiunto uno storico accordo: lei sceglie ogni settimana fra le ultime poesie che ha inviato quella da regalare alla “bottega” e io posto. Però stavolta ho fatto il prepotente e ho scelto io due “sue” rose; non si lamenterà spero la cicala… Ho cercato un’immagine con una rosa bianca e una rossa insieme: non l’ho trovata; adesso non date una valutazione politica, eh-eh. In ogni caso ci vediamo qui fra 7 giorni. (db)

 

Redazione
La redazione della bottega è composta da Daniele Barbieri e da chi in via del tutto libera, gratuita e volontaria contribuisce con contenuti, informazioni e opinioni.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *