Emily Dickinson: «Mi fu data dagli dèi»

77esimo appuntamento con “la cicala del sabato” (*)

Mi fu data dagli dèi –

che ero bambina –

Ci fanno regali – si sa – perlopiú

quando siamo nuovi – e piccoli.

Io la tenevo in mano –

non l’ho mai posata –

non osavo mangiare – né dormire –

per paura che andasse via –

Udivo parole come «ricca» –

mentre correvo a scuola –

da labbra agli angoli delle strade –

e cercavo di resistere a un sorriso.

Ricca! Ero io proprio – a essere ricca –

a prendere il nome dell’oro –

e oro possedere – in barre massicce –

La differenza – mi rendeva fiera –

[traduzione di Silvia Bre]

(*) Ricordo che qui, il sabato, regna “cicala”: libraia militante e molto altro, codesta cicala da 15 anni invia ad amiche/amici per 3 o 4 giorni alla settimana i versi che le piacciono; immaginate che gioia far tardi la sera oppure risvegliarsi al mattino trovando una poesia. Abbiamo raggiunto uno storico accordo: lei sceglie ogni settimana fra le ultime poesie inviate quella da regalare alla “bottega” e io posto. Perciò ci rivediamo qui fra 7 giorni. [db]

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