Ennesima strage nel Mediterraneo
E se fossimo noi ad affogare? Adesso Basta!
Comunicato unitario (26 agosto)
Gridare tutta la nostra indignazione, metterci il nostro corpo e non solo la faccia, esigere un cambio di rotta dell’Italia e dell’Europa, complici delle stragi dei migranti, di fronte agli ennesimi crimini di omissione di soccorso! Non ci resta che questo, dopo le ultime tragedie del Mare Nostrum.
Secondo quanto ricostruito da Alarm Phone, il servizio telefonico di Watch The Med dedicato ai migranti in difficoltà, la notte tra il 14 e il 15 agosto è partito dalla Libia un gommone con a bordo 81 persone (inizialmente la notizia parlava di 65). Stando alle telefonate ricevute dai volontari, l’imbarcazione avrebbe cominciato ad avere dei problemi da subito tanto da chiamare in maniera concitata per avere soccorso.
«Eravamo alla deriva quando siamo stati raggiunti da una motovedetta libica con cinque uomini armati a bordo. I miliziani ci hanno detto che ci avrebbero salvati e riportati in Libia se gli davamo i cellulari e i soldi, ma noi non avevamo soldi. È cominciata una discussione e alla fine loro hanno sparato sul gommone, hanno colpito il motore e alcune taniche di benzina. Ci siamo gettati in acqua, ma molti di noi sono morti».
Nel naufragio, hanno dichiarato alcuni dei 36 superstiti, sono morte 45 persone tra cui cinque bambini, secondo quanto ricostruito dall’Organizzazione internazionale per le migrazione. Ai morti si aggiunge la sorte dei sopravvissuti che, recuperati da un peschereccio, una volta portati sulla terraferma, sono stati trasferiti in un centro di detenzione libico, uno di quelli gestiti dal governo di Tripoli. Si tratterebbe, secondo le prime informazioni, di cittadini provenienti da Senegal, Mali, Ciad e Ghana.
Subito dopo quella strage, in meno di una settimana, ne sono avvenute altre tre: il bilancio totale è di 100 morti e altre 160 persone sparite dopo aver preso il largo! Non posiamo restare a guardare e a contare senza muoverci!
E’ gravissimo che sia proprio l’Italia a finanziare la guardia costiera libica. Il governo italiano continua nei fatti le politiche di respingimento dei migranti violando il diritto internazionale che prevede l’obbligo di accoglienza dei profughi che scappano da guerre e da violazioni di diritti umani. Inoltre l’Italia tiene ancora bloccate nei porti ben quattro navi che potrebbero salvare altri migranti. “Le vostre mani grondano sangue” tuonava il profeta Isaia ai capi del popolo ebreo responsabili dei crimini contro i più indifesi (Is 1,15).
Noi diciamo basta! Con papa Francesco, che domenica scorsa nell’Angelus ha detto con emozione che “Dio ci chiederà conto di tutte le vittime dei viaggi della speranza”, abbiamo a cuore la vita di questi fratelli e sorelle in pericolo e sentiamo più che mai il dovere di muoverci per evitare la prossima strage! “I ritardi registrati nei mesi recenti e l’omissione di assistenza, sono inaccettabili e mettono vite umane in situazioni di rischio evitabili” hanno dichiarato giovedì scorso Unhcr (Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Migranti) e l’Oim. Se continua così tra diversi allarmi inascoltati e mancati interventi delle avremo presto altri morti.
Dobbiamo muoverci anche e soprattutto se è ancora per molti tempo di vacanza. Anche e soprattutto perché, mentre come ogni agosto, si riaffollano le spiagge italiane (e il Covid ne approfitta), la notizia di questa strage e di questa ennesima detenzione sta passando tranquilla senza clamori. Né da parte della politica né da parte della Conferenza Episcopale italiana. E siamo molto indignati riguardo le esternazioni del governatore Musumeci che usa i migranti per scopi elettorali.
In tempi difficili per ritrovarci fisicamente proponiamo, a tutti e tutte coloro che hanno a cuore questa causa:
• un digiuno il giorno VENERDI 28 agosto, come segno di protesta contro l’indifferenza e di solidarietà con i migranti, secondo le modalità possibili ad ognuno/a.
• una foto da inviare sui social VENERDI 28 agosto con il proprio volto e un cartello con scritto #esefossimonoiadaffogare?Adessobasta!
Nella speranza di poter presto tornare a ritrovarci dal vivo per dire basta a questi crimini con molti altri gesti, restiamo umani, vigilanti e appassionati della giustizia e della dignità di ogni vita umana.
I primi firmatari:
Associazione Casa Amadou
Associazione Laudato si – Un alleanza per il clima, la Terra e la giustizia sociale
Centro Astalli
CIAC (Centro Immigrazione Asilo e Cooperazione)
CIMI (Conferenza degli Istituti Missionari italiani)
Comitato 3 ottobre
Commissione Giustizia e Pace dei Missionari Comboniani
Comunità comboniana di Castelvolturno (CE)
Emmaus Italia
Fondazione Casa della carità (Angelo Abriani)
GIM (Giovani Impegno Missionario)
Gruppo Abele
Libera
Nigrizia
ResQ-People Saving People
SUAM (Segretariato unitario animazione missionaria degli Istituti missionari)
Per adesioni (personali e di gruppi, associazioni, etc.) scrivere a: redazione@nigrizia.it
L’immagine scelta dalla “bottega” – che ieri ha dato la sua adesione a questo comunicato – è di Energu.
Segnaliamo anche (su Comune-info) l’analisi di Fulvio Vassallo Paleologo: https://comune-info.net/lautunno-del-mediterraneo/
Respingiamo il razzismo
No alla provocatoria ordinanza di Musumeci!
Il Presidente della Regione Siciliana, Musumeci, continua, in linea con i peggiori rigurgiti razzisti della destra, a strumentalizzare la questione migratoria in questo momento di crisi sanitaria e sociale, con l’evidente intento di mascherare le tante deficienze del Governo Regionale nell’affrontare l’emergenza Covid-19 sotto il profilo sanitario, economico e sociale.
La delirante ordinanza che prevederebbe la chiusura immediata degli hotspot e dei centri di accoglienza dei migranti è un atto che conferma la deriva reazionaria di un percorso legislativo che dalla legge Bossi-Fini ai decreti Minniti, dai decreti sicurezza Salvini-Di Maio alla loro mancata cancellazione da parte del secondo governo Conte, ha contraddistinto l’azione politica dei governi di centrodestra e centrosinistra. Cui va aggiunta la messa in opera degli indecenti Hotspot galleggianti, navi lazzaretti dove recludere i migranti per una quarantena che a costi molto inferiori potrebbe avvenire negli stessi presidi sanitari, dove sono curati i positivi italiani. La pelle nera non aumenta la possibilità di contagio, anzi in Italia il contagio si è diffuso di più nel Nord in aree industrializzate ed inquinate, dopo il progressivo smantellamento della sanità pubblica per privilegiare quella privata: la salute non è una merce!
L’ordinanza del Presidente Musumeci del 23 agosto 2020 è comunque un provvedimento viziato da carenza dei presupposti giuridici, incompetenza territoriale e sostanziale ineseguibilità. E’ evidente, infatti, che i suoi effetti si riverbererebbero ben al di fuori dell’area territoriale di competenza, posto che lo svuotamento dei luoghi di “accoglienza” siciliani comporterebbe il trasferimento in altre regioni che non può essere disposto dal Presidente della Regione, né eseguito sotto suo ordine dagli organi di pubblica sicurezza. Allo stesso modo i divieti di ingresso in porto e di sbarco non rientrano, neppure in via d’urgenza, nella competenza del Presidente della Regione e manca qualsiasi dettaglio esecutivo che indichi come il provvedimento stesso debba trovare esecuzione. Ciò dimostra ulteriormente, ove ve ne fosse bisogno, che si tratta di un “provvedimento manifesto” con finalità meramente propagandistiche e del tutto inefficace sul piano giuridico.
Ordinare la chiusura di hotspot e centri di accoglienza per migranti, senza proporre un modello di accoglienza alternativo, chiudere tutti i porti agli sbarchi di ogni tipo, ostinarsi a criminalizzare le ONG delle navi umanitarie significa solamente soffiare sul fuoco dell’odio sociale, alimentando la falsificazione della realtà.
Se il Presidente Musumeci pensa di sviare con questa ordinanza farlocca l’attenzione dalle sue responsabilità data la colossale impreparazione e approssimazione dimostrata dalle istituzioni regionali nel fronteggiare il virus, sia nel periodo del lockdown che successivamente, con i mancati accurati controlli di turisti e siciliani che rientravano, provenienti dai luoghi più disparati, ebbene, si sbaglia, perché d’ora in poi l’attenzione nel segnalare queste deficienze sarà moltiplicata per far prevalere la forza della ragione.
Chiediamo pertanto che, sia a livello regionale che nazionale, sia avviata una seria politica di controllo sanitario, di tutela della salute anche nei centri per i migranti, il diritto alla vita ed alla sicurezza deve essere garantito a prescindere dal colore della pelle, la responsabilità di recludere in insalubri luoghi sovraffollati i fratelli e le sorelle migranti ricade tutta su chi ci governa.
Con forza, in nome di una accoglienza che sia effettivamente tale, ci opponiamo alla propaganda razzista, fatta sulla pelle dei più deboli e per innescare fratricide guerre fra poveri !
Rete Antirazzista Catanese, Cobas-Ct, Comitato NoMuos/NoSigonella-Ct, LILA-Ct, La Città Felice, La Regna-Tela, I SICILIANI giovani, PRC-Ct, PRC-SE Sicilia, Sinistra Anticapitalista-Ct
Info-adesioni: catanianofrontex@gmail.com
Non posso commentare: mi mancano le parole
La Chiesa dovrebbe essere più decisa e passare alle scomuniche. Altrimenti i cristiani continueranno anche a votare Salvini and company