Fermiamo il lavoro minorile nelle miniere di cobalto del Congo

Un appello di Amnesty International

Secondo le ultime stime (*) sono circa 40.000 i ragazzi e le ragazze minorenni impegnati nelle miniere del sud della Repubblica democratica del Congo. Molti di loro lavorano nelle miniere di cobalto, prezioso minerale utilizzato per la produzione di batterie ricaricabili utilizzate per i nostri cellulari, tablet, computer e altri dispositivi elettronici.

Questi bambini lavorano in condizioni estreme, alcuni di loro più di dodici ore al giorno, senza alcuna protezione e percependo salari da fame. Si ammalano prima e più dei loro coetanei. Rischiano ogni giorno incidenti sul lavoro a causa di carichi troppo pesanti fino alla morte a causa dei frequenti crolli nelle grotte artigianali. Spesso sono picchiati e maltrattati dalle guardie della sicurezza se oltrepassano i confini della miniera. Alcuni di loro lavorano dopo aver frequentato la scuola, altri hanno per necessità abbandonato i libri.

Chiediamo al Governo della Repubblica democratica del Congo di fermare ora questa barbarie e di mettere in atto tutte le misure per affrontare la salute dei bambini, i loro bisogni fisici, educativi, economici e psicologici.

(*) dato Unicef 2014

QUI PER FIRMARE:

www.amnesty.it/appelli/ferma-lavoro-minorile-nelle-miniere-cobalto-del-congo/

IN “BOTTEGA” vedi anche: Cobalto, batterie elettriche e sfruttamento dei minori, Cobalto, Congo, bambini e… noi e Congo, video documentario sul cobalto

 

Redazione
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