Figli e pistole

La rubrica settimanale (con brevi testi e fotomontaggi) di Chief Joseph: 78° appuntamento

 

Il 41bis (comunemente chiamato carcere duro) è parte della legge 354-1975 «Norme sull’ordinamento penitenziario e sull’esecuzione di misure privative e limitative della libertà». Chi subisce tale condanna, in genere si tratta di mafiosi, vive nel massimo isolamento all’interno di una cella singola. Non ci sono spazi comuni e non esiste la possibilità di usufruire dell’ora d’aria. I prigionieri sono sottoposti a una strettissima sorveglianza per tutte le 24 ore.

«Non dirò mai come ho concepito un figlio mentre ero al 41 bis»: così Giuseppe Graviano, ex boss di Cosa nostra in carcere.


 

 

Un uomo di 57 anni è stato denunciato perchè il 22 settembre 2019 aveva puntato una pistola – si è poi rivelata una scacciacani – contro alcuni vigili del fuoco che si trovavano sul tetto di un condominio in via Cosenza, a Milano: erano arrivati lì per una richiesta di intervento e per entrare a casa dell’uomo che aveva bisogno di aiuto dovevano passare dal tetto. Improvvisamente da uno dei balconi della scala A si è affacciato il 57enne che, pensando di essere di fronte a dei ladri, ha puntato l’arma sui pompieri. (Fonte: MilanoToday)

L’AUTORE 

Chief Joseph – o se preferite Capo Giuseppe – è stato una guida (militare e spirituale) dei Nasi Forati, un popolo nativo americano. Si chiamava in realtà Hinmaton Yalaktit, che in lingua niimiipuutímt significa Tuono che rotola dalla montagna. Da tempo riceviamo molti contributi alla “bottega” firmati Chief Joseph. Sono fotomontaggi per dialoghi immaginari (spesso volutamente anacronistici) a commentare una notizia o un breve testo. Ci piacciono per l’estrema sintesi e la contrapposizione fra mondi diversi. Così la “bottega” ha chiesto a Chief Joseph di prendersi uno spazio fisso (come hanno da tempo le vignette di Energu) e lui ha accettato: faremo il mercoledì mattina. [db]

 

Redazione
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