Francesco Masala: «Vomit School Award»

Il meglio del blog-bottega /255…. andando a ritroso nel tempo (*)

Finalmente anche in Italia nasce un nuovo premio destinato alle scuole, che brillino nel  territorio per le caratteristiche di inefficienza incapacità ingiustizia, per offrire un servizio sempre migliore nelle direzioni sopra indicate.

La prima edizione europea si è tenuta l’anno scorso e ha ottenuto un grande successo, con più di 7000 scuole partecipanti da tutta l’Europa.

Regolamento (versione base)

Possono partecipare docenti/ personale ATA/ studenti

Non possono partecipare le figure apicali dell’istituzione scolastica, e cioè DSGA/DS e loro collaboratori e delegati

Si può votare una sola volta e solo per la propria scuola.

Per votare collegatevi al sito http://vomitschool.wordpress.com, dopo aver letto il regolamento completo e approvato le liberatorie, potrete votare.

Nella prima selezione verranno individuate dieci scuole per provincia, in una seconda fase eliminatoria resteranno tre scuole per regione, che parteciperanno alle finali nazionali.

Le prime tre scuole italiane otterranno il lasciapassare per partecipare alle finali europee, che si terranno, per questa seconda edizione, nella cittadina medioevale di Montapert, in Catalogna.

Ecco la presentazione della scuola che ha vinto il primo premio l’anno scorso, con l’unanimità dei 20 componenti della giuria.

Loro saranno i campioni da battere, sarà difficile, ma non impossibile, sappiamo che in Italia ci sono ottimi candidati per competere alla pari con le migliori scuole europee.

Ecco la presentazione del preside Vitous Gambrinus:

Non per vantarmi, scrive il preside con orgoglio, ma il nostro è un corpo (insegnante) selezionato con cura, quanto di più spiacevole e scostante offra il mercato. Non un solo corpo simpatico, tutti corpi pedagogici, e le poche volte che mi trovo ad assumere un insegnante giovane, faccio sempre in modo che abbia una caratteristica repellente.

I nostri insegnanti sono i migliori cervelli della capitale, non ce n’è uno che abbia un’idea sua. Se solo a qualcuno dovesse venirgliene una, ci penserei io a far sloggiare l’ideatore. Sono nullità innocue, solo quello che c’è nei programmi scolastici! Nessun pericolo che gli venga un’idea originale.

Non c’è nulla di peggio di un insegnante simpatico, specie poi se provvisto di opinioni personali. Solo un professore veramente noioso è capace di instillare negli allievi una bella immaturità, quella simpatica inefficienza e inettitudine, quell’insipienza della vita tipica della gioventù, in modo che noi, veri pedagoghi per vocazione, possiamo farne il nostro campo d’azione. Solo con l’aiuto di un personale veramente adeguato possiamo riuscire a purificare il mondo.”

Il portale sarà attivo per le votazioni dal 2 novembre corrente anno scolastico, per 17 giorni, fino al 19 novembre.

Partecipate tutti e sostenete il vostro istituto.

E vinca il peggiore, scusate, si intendeva il migliore.

Il Presidente del Vomit School Award Italy

Dott  Ing. Lup. Man. Di Pagl. Gran. Test. Di Caz. Figl. di Gr. Putt. Conte di Malascola

(un grazie infinito a Witold Gombrowicz, lui sa perché)

Abbiamo “rubato” due vignette al grande Mauro Biani.

(*) Anche quest’anno la “bottega” ha recuperato alcuni vecchi post che a rileggerli, anni dopo, sono sembrati interessanti. Il motivo? Un po’ perché oltre 17mila e 700 articoli (avete letto bene: 17 mila e 700) sono taaaaaaaaaaanti e si rischia di perdere la memoria dei più vecchi. E un po’ perché nel pieno dell’estate qualche collaborazione si liquefà: viva&viva il diritto alle vacanze che dovrebbe essere per tutte/i. Vecchi post dunque; recuperati con l’unico criterio di partire dalla coda ma valutando quali possono essere più attuali o spiazzanti. Il “meglio” è sempre soggettivo ma l’idea è soprattutto di ritrovare semi, ponti, pensieri perduti… in qualche caso accompagnati dalla bella scrittura, dall’inchiesta ben fatta, dalla riflessione intelligente: con le firme più varie, stili assai differenti e quel misto di serietà e ironia, di rabbia e speranza che – lo speriamo – caratterizza questa blottega, cioè blog-bottega. [db]

 

 

redaz
una teoria che mi pare interessante, quella della confederazione delle anime. Mi racconti questa teoria, disse Pereira. Ebbene, disse il dottor Cardoso, credere di essere 'uno' che fa parte a sé, staccato dalla incommensurabile pluralità dei propri io, rappresenta un'illusione, peraltro ingenua, di un'unica anima di tradizione cristiana, il dottor Ribot e il dottor Janet vedono la personalità come una confederazione di varie anime, perché noi abbiamo varie anime dentro di noi, nevvero, una confederazione che si pone sotto il controllo di un io egemone.

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