Gabriella Mereu fa ancora parlare di sé. L’epilettico, un esibizionista!

VADE-RETRO

di Santa Spanò

La pagina Facebook Raccolta statistica di commenti ridondanti ha postato uno screenshot della pagina Amici di Gabriella Mereu – Terapia Verbale e Fiori di Bach, dove la dottoressa che disinnesca le malattie definisce l’epilettico un esibizionista. 

È proprio vero, il corpo umano ha la tendenza ad essere sano, siamo noi a “costruirci” le malattie, correggendo il carattere vanno via i sentimenti negativi, i sentimenti negativi non alimentano le patologie e le patologie spariscono.  Molto riduttivamente è il concetto che sta alla base dei metodi di “cura” applicati dalla controversa dottoressa Gabriella Mereu.

Laureata in Medicina e chirurgia a Sassari nel 1983, si è diplomata in Medicina olistica ad Urbino, nella scuola diretta da Corrado Bornoroni. Sempre ad Urbino, nel 1992, si è diplomata in Grafologia. Con il prof. Antonio Negro ha seguito un corso di Medicina omeopatica. Questo in sintesi il curriculum ufficiale che si legge nel sito ufficiale della dott.ssa Gabriella Mereu (qui).

Per la dottoressa la malattia non è altro che il manifestarsi del bambino che c’è in noi, lo specchio dei nostri sensi di colpa, delle nostre paure, solo una metafora della nostra parte più profonda. La “terapia verbale” e non solo, riti, fiori di Bach, orsacchiotti, medagliette religiose, sono la via per la guarigione e soprattutto ci si può curare da soli, anche a distanza e per analogia.

 

medaglietteopillole

In un’intervista, Gabriella Mereu, afferma infatti: «…ho curato le mogli agendo attraverso i mariti e viceversa, oppure ho curato madri agendo attraverso i figli… prendetevi un gatto, quello che ha il padrone passa al gatto, il gatto s’incarica di ammalarsi per conto del padrone…». Spiega la dottoressa che gli animali “assorbono” e somatizzano i nostri malesseri, riferisce in un’intervista: «Una signora mi ha spiegato che il suo cane sbavava moltissimo. Ho chiesto di parlare col figlio, che mi ha raccontato del suo desiderio sessuale per una ragazza, un desiderio inappagato. L’aveva trasmesso al cane, ma una volta scoperta l’origine il cane ha smesso di sbavare».

La malattia sembra non esistere, è psicosomatica, per secoli abbiamo sprecato energie a trovare cure, debellare morbi, e la soluzione stava in noi: possiamo guarire da soli quando ci pare, basta volerlo!

Parecchio scalpore destò alcuni anni fa il suo metodo per curare alcune infezioni genitali femminili. «…consiglio alle donne di infilarsi in vagina un preservativo con dentro una medaglietta della madonna…»

Immagine pubblicata dalla pagina Fb "No quiero tu piropo,  quiero tu respeto." (Non voglio il tuo complimento,  voglio il tuo rispetto) censurata da Facebook.

Immagine pubblicata dalla pagina Fb “No quiero tu piropo,
quiero tu respeto.” (Non voglio il tuo complimento,
voglio il tuo rispetto) censurata da Facebook.

Si legge in una intervista rilasciata nel 2006 al quotidiano La Nuova Sardegna. «Si, è utile contro le vaginiti.» e continua nelle risposte: «E’ un modo di rendere sacro il sesso della donna e di rompere coi tabù, prendendo coscienza della sessualità. […]Uso un linguaggio diretto con l’inconscio attraverso delle recite. Ci sono donne che seguono lo schema: santa o puttana. Oppure hanno paura della loro femminilità e allora si mascolinizzano. Io rendo sacra la femminilità che risiede nella loro vagina con un simbolo religioso, curo il male con lo stesso male, la religione fa ammalare e la religione fa guarire. Omeopatia pura». « – Dottoressa Mereu, non ha paura di diventare la Wanna Marchi della medicina?» domanda il giornalista, «[…]la malattia è uno stato di coscienza che si cura rivelandola. Gli ospedali sono inutili, del tutto inutili. Ho curato anche un linfoma con metastasi, al telefono». (L’intervista completa qui)

[…]«Le sue teorie e terapie “bizzarre” mi avevano suscitato parecchia curiosità: un misto di religione, bigottismo e magia unito alle deliranti teorie dell’ex medico, diventato psicopatico, Hamer. Alcune delle uscite di questo medico le avevo prese un po’ a ridere, come il mitico “rito della madonnina”», scrive Salvo Di Grazia, medico chirurgo specialista in ostetricia e ginecologia, nel suo blog MedBunker, […]«Persi di vista le baggianate di questo personaggio per incontrarle di nuovo nel vasto mondo di Facebook, nel quale una segnalazione mi fece arrivare in una pagina di suoi “fans”.»

screenshot del sito della dottoressa dal blog MedBunker

Screenshot del sito della Mereu dal blog MedBunker

Scrive ancora Di Grazia, […]«Questo articolo non può che far parte della serie “che male vuoi che faccia”, quella che racconta le tragedie causate dalle “inoffensive” medicine alternative ma è talmente surreale e delirante seguire le vicende di questa “curatrice” che basta copiare le sue stesse parole: non hanno bisogno di alcun commento.

Il pericolo è ancora più elevato se si considera che la dottoressa è, appunto, un medico, legalmente abilitata a curare il prossimo, iscritta ad un ordine professionale. […]

In un’altra pagina del suo sito il personaggio in questione si lancia in quelli che lei stessa definisce “riti psicomagici” (cosa avrebbe a che fare la “psicomagia” con la medicina?) anche questi con lo scopo di guarire malattie di vario tipo…

Screenshot del sito della Mereu - dal blog MedBunker

Screenshot del sito della Mereu dal blog MedBunker

Avendo nelle sue mani la responsabilità della salute di chi le si rivolge, credo sia necessario rendere nota questa incredibile situazione. Se ho pubblicato l’articolo è anche perché un giorno nessuno dica “non lo sapevo”..» (Il post completo qui)

Il 10 febbraio di quest’anno alle ore 21.42 la pagina Facebook Raccolta statistica di commenti ridondanti (qui) ha pubblicato una schermata dei post della pagina Fb Amici di Gabriella Mereu – Terapia Verbale e Fiori di Bach dove si legge: « L’epilettico di solito è un esibizionista. Curatelo con Heather in 30 ml 4 gocce per 6 volte al giorno per un’anno. Durante la crisi ditegli in maniera perentoria solo questo e non altro: <che brutto che sei quando fai così!> oppure:<Smettila di fare il morto!> nel caso s’irrigidisca. Oppure:<non penserai che crediamo alla tua sceneggiata!>. Le crisi dovrebbero finire subito e poi diminuire di frequenza sino a che smettano…»

L’affermazione di Gabriella Mereu non è nuova, la si può ascoltare anche alle varie conferenze che tiene in giro per l’Italia (qui).

Gabriella Mereu- foto ©live.macrolibrarsi.it

Gabriella Mereu- foto ©live.macrolibrarsi.it

Ancora una volta ribadisce il concetto su cui fonda le sue teorie, la malattia viene da una verità negata, a causa di un condizionamento che se viene svelato  il paziente può guarire, anche immediatamente. È lei stessa a raccontare di aver curato tre persone, di cui il primo in Messico, col detto cagliaritano “non mi tocchetti che mi guastetti” (il detto originale, mi spiega Daniela Pia, sarebbe “non mi tocchette che mi caghette”, ossia “non mi toccare che mi sporchi” o “mi guasti”). La sua terapia si svolge attraverso il linguaggio del popolo, l’espressione con cui, a sentire lei, inconsapevolmente si esprime il paziente; sono le parole a spiegare la malattia, la Mereu infatti non prescrive terapie in base a delle diagnosi, analisi cliniche o referti, ma sulla base dei racconti del malato. Anzi va oltre, trasformano la sua pagina Fb in un vero “laboratorio di ricerca”, perché lei si definisce prima di tutto “una ricercatrice”, studiando le malattie e le cure attraverso i feedback che i “pazienti” le trasmettono con i post. Gli stessi iscritti diventano essi stessi ricercatori, stando sempre alle sue parole.

In una realtà, la nostra, dove i social media si sono trasformati in contenitori di comunicazione, divulgazione, conoscenza, è allarmante costatare l’effetto tam-tam di false e cattive informazioni in tutti i campi, quello sulla salute è davvero preoccupante. Non c’è nemico più temibile della cattiva informazione! Basti pensare alle recenti campagne denigratorie contro i vaccini, al passa parola figlio del sentito dire e della disinformazione, che ha portato ad un calo del 25% circa della copertura vaccinale in Italia. Un pericoloso salto all’indietro, stando ai dati dell’ Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità) “la mortalità nel mondo per il morbillo è scesa da oltre 560mila casi nel 2000 a 122mila nel 2012, con oltre 13 milioni di morti prevenute dai vaccini.”

La ricerca, quella vera, scientifica, la medicina, seppure con i sui limiti ed errori, consente all’uomo di vivere ed anche a lungo, sicuramente molto c’è da fare per colmare il divario che esiste tra “cura e guarigione”, lavorando sulla causa dei sintomi per giungere alla guarigione e non limitandosi col farmaco a sopprimere unicamente il solo sintomo della patologia, porre un freno all’abuso scriteriato dei farmaci stessi,  contemplare anche lo scambio tra medicina ufficiale e medicina alternativa, di cui va comunque e assolutamente provata l’efficacia, sottoponendo a verifica sperimentale la terapia; spesso delle presunte “cure” alternative non solo ne è stata ravvisata l’inefficacia, ma risultano essere pericolose.

Un barbiere mentre procura un salasso al cliente.  "Jacob Franszn and family in his barber-surgeon shop" dipinto di Egbert van Heemskerck, 1669

Un barbiere mentre procura un salasso al cliente.
“Jacob Franszn and family in his barber-surgeon shop”
dipinto di Egbert van Heemskerck, 1669

Ovviamente siamo liberi di pensare, come affermava Voltaire 300 anni fa, che “L’arte della medicina, consiste nel divertire il paziente mentre la natura cura la malattia.” Liberi di pensare che la poliomielite sia stata una malattia psicosomatica  e che sia stata debellata, così come il vaiolo, la difterite, da una “terapia verbale”, sconfitte con un semplice, ma convinto: Vade retro!!

Anzi, visto che si avvicina la primavera perché non “rigenerarci” con l’antico salasso:  “… Giova per altro a i giovani, ed a i vecchj / In ogni mese, quando il sangue abbonda / Aprir la vena, e molto più ne i mesi  / e di Maggio, e di Aprile, e di Settembre, / Che giova assai per conservar la vita.” (dal Flos Medicinae Salerni, sec. XI-XII)

(Le immagini in questo articolo sono presenti solo a scopo illustrativo. Copyright dei rispettivi aventi diritto) 

Santa Spanò
Diceva Mark Twain: "Ci sono due momenti importanti nella vita: quando nasci e quando capisci perché". E io nacqui. Sul perché ci sto lavorando, tra la bottega, il mio blog http://lasantafuriosa.blogspot.it/ e... il resto ve lo racconto strada facendo.
Dimenticavo, io sono Santa!

11 commenti

  • Daniele Barbieri

    Sullo stesso tema (o quasi) domani pomeriggio qui in blottega troverete «Maggiorenni e vaccinati» ripreso dal blog di Maria G. Di Rienzo.
    E ancora lunedì 9 febbraio su «Il fatto quotidiano» si potevano leggere, sotto il titolo «La malattia è un’illusione: parola di Christian Science», leggere due pagine (recuperabili in rete suppongo) di Paola Porciello: raccontano «le fedi che non credono alle cure» mediche, anzi le vedono come «una sfida alla volontà di Dio» mentre con la preghiera si possono sconfiggere tumori e depressioni o perfino recuperare la vista. Ed è per questa adesione ai precetti di Christian Science che si è scatenata una polemica sull’attore Val Kilmer che secondo alcuni media «sta rifiutando di farsi curare per un tumore alla gola». Oltre a Christian Science – «circa 10mila sedi e 100 mila seguaci negli Stati Uniti» si legge nell’articolo – la più conosciuta di queste religioni è Scientology ma anche i Testimoni di Geova, gli Amish, la Comunità cristiana dello Spirito santo – per citarne solo tre – credono giusto diffidare della scienza medica.

    • La situazione è davvero allarmante Daniele, se pensi che siamo giunti all’anno 2015, io ho fatto un semplice cenno, ma stiamo assistendo anche alla preoccupante diminuzione delle vaccinazioni, a causa di distorte informazioni. Questo dimostra come sia impaurito l’essere umano, come sia diffidente verso l’altro e si rifugia nell’ultraterreno, diventando così una preda facile. Per cui ben vengano le massicce informazioni sull’argomento. Grazie

  • Lo sconcerto che mi assale a rileggere di questa specie di santona con la laurea in medicina, è che è ben conosciuto il suo operare, la sua indecente interpretazione dei mali e le sue cure campate nella bassosfera. Eppure tutto prosegue così da anni. Incomprensibile. Grazie Santa per averne parlato.

    • Siamo estremamente deboli e soli Daniela, molti dei nostri malesseri sono generati dallo stile di vita, per cui un linguaggio come il suo fa presa. La cosa grave è che finiscono con il rivolgersi a lei anche persone con gravi patologie che andrebbero seguite da medici specializzati. Se parli con i suoi “pazienti”, io ho parlato con una di loro, mi ha risposto che dovrei prima conoscerla, che le cose che passano sul web sono confuse e menzognere, che lei sa guarire, non cura, ma guarisce. È disarmante, non essendo io medico, non potevo certo stabile se il malessere trattato fosse di natura psicosomatica, per cui l’intervento di una “curandera”, di uno psicologo, ma potrebbe anche essere quello di un amico sensibile, o del primo che passa per strada, sicuramente avrebbe risolto il problema. Si dovrebbe a mio avviso obbligare chi “pratica medicina” a sottoporre le presunte “cure” a verifica sperimentale. Solo una volta comprovata l’efficacia abilitarli all’esercizio. Intanto non ci resta che parlarne. Grazie Daniela

  • Daniele Barbieri

    segnalo che su INTERNAZIONALE 1093 (in edicola dal 13 marzo) c’è un dossier intitolato «Chi ha paura dei vaccini?» che in copertina è presentato così: «hanno salvato milioni di vite. Eppure c’è chi pensa che siano dannosi. Da dove nascono questi timori?»)

  • Ho letto in alcuni articoli che questa signora curerebbe rifacendosi all’antica medicina sarda. non credo sia così. Le cure tradizionali sarde, spesso adottate per necessità, curavano i piccoli mali di ogni giorno che affliggevano i poveri, con cure a base di erbe e preghiere. mai sentito di cure per malattie “importanti” quali i tumori. Piuttosto diffusa era la “medicina dell’occhio” che prevedeva una preghiera per togliere il malocchio e alleviare il mal di testa. credo che in questi casi, spesso, la “cura” si dimostrasse efficace perché molti mal di testa erano di origini psicosomatica (stress, stanchezza ecc.). più difficile convincere le cellule tumorali. Non credo che la Mereu sia in malafede, anche se mi stupisce che continui a sbandierare il suo titolo di studio pur avendo rinnegato la medicina. dopo aver avuto Freud, Jung, la psicologia non capisco come qualcuno possa credere a delle teorie così rozze. Il nostro inconscio è davvero così elementare? Sentendo alcune di queste presunte cure mi viene in mente la storia dell’invenzione del vibratore, utilizzato per curare la schizofrenia. Credo che la nostra mente, la nostra psicologia siano più complesse e sensibili di quanto questi pseudomedici vogliano farci credere, l’uomo ha sempre compiuto atti rituali, catartici per liberarsi e anche l’arte spesso abbia questo scopo. ma mi offende pensare che la mia sofferenza possa essere “sciolta” con questi trucchetti da bambini. Ricordate come picchiavamo la bambola se la mamma picchiava noi? Alllora ci faceva sentire meglio, ora ne dubito…

    • Hai riassunto in modo preciso il problema e dato molti spunti di riflessione, soprattutto su chi eravamo, perchè le antiche tradizioni nessuno le rinnega, e su chi dovremmo essere a fronte di un presente che sembra sfuggirci di mano, anzi di “ragione”.
      Grazie per l’intervento “me”.

  • Questi santoni e religioni pericolose riescono ad attecchire dove c’è ignoranza.
    Una persona con una buona cultura non finisce vittima di questi personaggi.
    L’ordine dei medici deve tutelare le persone, bloccando questi tizi radiandoli dall’ordine!!

    • Hai pienamente ragione Milly, l’informazione è alla base dello stare “bene” in tutti i campi. Tutti dovremmo informarci, confrontare, indagare e non accettare passivamente come “verità” qualsiasi notizia.
      Grazie per il tuo contributo.

  • Carissimi commentatori vittime della manipolazione di massa che vuole tenervi prigionieri nella vostra ottusità. Vorrei farvi capire che se la santona come la definite voi si dissocia dalla medicina tradizionale e dal suo business dopo averla studiata per anni è solo perché ne ha capito i limiti !E come tutte le menti geniali che nn si fanno manipolare ma qualche domanda se la fanno è andata oltre….ha studiato di più! Nn si è fermata a quello che per motivi puramente economici qualcuno vuole far credere. Cara Pia visto che ti sei posta la domanda di come abbia fatto ad operare per anni senza essere stata fermata sebbene sia un personaggio indubbiamente scomodo, dattela na risposta! evidentemente a questa le guarigioni riescono davvero e ci sono migliaia di testimonianze in proposito, mentre i medici convenzionali il più delle volte branco la no nel buio!!!
    È vero che siamo messi male! finché c’è gente ignorante e ottusa che rompe i coglioni a chi è più avanti davvero solo per darsi importanza,la Mereu fa del bene e a differenza vostra fa i fatti anziché le chiacchiere! !!

  • Cara Rebecca, scriveva Mark Twain: “Tutto ciò di cui hai bisogno in questa vita è ignoranza e fiducia, poi il successo è assicurato.”
    In questo luogo si cerca di dare informazione, e le informazioni, tutte, meritano indagini, confutazioni, prove. Come sostiene un giornalista che amo seguire, Paolo Attivissimo, “i fatti sono uguali per tutti, le opinioni possono essere personali”. Lui è un cacciatore di “bufale”, perchè di “disinformazione” e “miracoli” siamo pieni.
    Nel rispetto delle tue opinioni, qui ne vengono fornite altre. Leggere e confrontare è una delle cose che non ha controindicazioni. La medicina ha sicuramente i sui limiti, l’industria dei farmaci ha sicuramente il suo business, detto questo, e ne potremmo parlare all’infinito, bisogna poi fare attenzione a chi cavalca paure e sofferenza. Il medico, se tale, ha l’obbligo di seguire certi protocolli, altrimenti, come nel passato rientra tra: guaritori, curandere, maghi ecc. Che non sono medici, sono altro!
    Grazie per la tua opinione.

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