Gaza: speculazioni sui morti e tiro al piccione sui vivi

A onore e gloria dell’esercito israeliano – che si autodefinisce il più morale del mondo – diffondiamo l’ultima corrispondenza giuntaci da Gaza (Rete romana di solidarietà con il popolo palestinese). A seguire due link

Gaza 2 aprile 20:08

Qui, per i funerali, usano affiggere i manifesti con il volto delle persone uccise; se sono stati militanti o poliziotti dell’autorità palestinese pubblicano una foto con la kufia o in divisa. Questa usanza è stata utilizzata da fonti israeliane per sostenere che le persone uccise al border fossero militanti di Hamas,combattenti ecc ecc. Un’azione strumentale, di mera propaganda. Anche in Italia se viene ucciso un poliziotto si pubblica la sua foto in divisa.

Ora, all’ultimo momento siamo venuti a sapere che tra i tanti feriti ricoverati negli ospedali ve ne sono alcuni colpiti all’inguine o al pube: i cecchini insomma hanno mirato ai genitali. Abbiamo verificato che taluni di essi hanno dovuto subire operazioni di asportazione. Come dire vi colpiamo per rendervi rendervi sterili, per impedirvi di procreare. Un modo come un altro per svuotare la Palestina dei Palestinesi.

 Rete Romana di Solidarietà con il Popolo Palestinese (Roma 03.04.2018)

L’agenzia Pressenza ha pubblicato un commento di Patrizia Cecconi da Gaza e un’analisi sui media italiani di Marco Piccinini:

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Pressenza, Patrizia Cecconi, Marco Piccinini

Redazione
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