Governo fatto capo (non) ha

La “novità” di Savona e altre faccenduole del Governo di cambiamento…«a futtiri cumpagnu»

Settima puntata dell’«Angelo custode» ovvero le riflessioni di ANGELO MADDALENA per il lunedì della bottega

 

Scusate se mi autocito e racconto un piccolo aneddoto paesano per iniziare questa narrazione. La mia canzone «Giovani assessori a futtiri cumpagnu» è ahimé sempre più profetica. L’avevo scritta nel 2015 ispirandomi ai giovani assessori anche (o soprattutto) a 5 Stelle, ma in generale alle facce dei “nuovi” tipo Renzi. E oggi ci ritroviamo sempre più giovani nel governo con la facciata della novità. A proposito della denominazione «Governo di cambiamento», credo che ci troviamo di fronte a qualcosa mai visto prima: una specie di slogan da campagna elettorale (a tempo scaduto) che va in sede istituzionale.

L’aneddoto paesano si riferisce sempre al 2015, quando nel mio paese fu eletta una giunta di giovani a 5 Stelle. Tralasciando i retroscena e le dietrologie possibili, voglio ricordare un aneddoto comico. Uno dei giovani consiglieri che conosco da quando aveva 15 anni (ora ne ha 30, più o meno) ha uno zio che incontravo spesso in un bar del paese. Immaginiamo che lo zio si chiami Liborio. Una volta mi disse queste parole, profetiche ma anche comiche (bisognerebbe immaginare anche tutta la mimica siciliana del personaggio, fra l’arrabbiato e il perentorio ma soprattutto grottesco). «Senti – disse Liborio – io vorrei che in Italia vincessero due partiti: la Lega al nord e i 5 Stelle al Sud, però poi dovrebbero fare i cambiamenti promessi entro pochi mesi, altrimenti, teste tagliate per tutti, anche per mio nipote». Questo aneddoto – esilarante se raccontato oralmente – credo ci dica molto di quello che sta succedendo, per esempio la fiducia totale a un “cambiamento” che non è affatto nuovo e si addice più a mentalità di destra, e cioè: “non ci interessa che le cose si affrontino e si analizzino per come meriterebbero, l’importante è che ci sia una parvenza di cambiamento; se poi se non sarà così… ci siamo presi in giro ancora un po’, illusi per qualche mese, e poi tiriamo a campare”.

Per inciso: credo che Liborio ora voti 5 Stelle, come i milioni di elettori del Sud ma ha militato per tanti anni nella Dc e poi in Forza Italia. Eccoci al dunque quindi: il governo del cambiamento Lega-5Stelle (tralasciamo i giochetti di Salvini che ha saputo fottere, almeno per il momento, anche il Caimano per arrivare al Potere) si è insediato impuntandosi su Paolo Savona, uno che, come dice Antonio Carletti, «ha 82 anni ed è stato a capo di una delle imprese italiane più cementificatrici nel mondo» ed è stato indagato – come ricordava un articolo su Repubblica del 1° giugno 2018, quando era presidente di Impregilo, per aggiotaggio e falso in bilancio. Uno che, sempre citando quell’articolo di Repubblica «anche se nel 2010 i reati contestati sono andati in prescrizione, per le regole del M5S non potrebbe candidarsi».

Poi c’è Marco Bussetti all’Istruzione, vicino alla Lega di Salvini. Ha insegnato alla Cattolica di Milano e a Pavia. Aveva detto della “Buona Scuola” di Renzi che era un’ottima legge, però nel “contratto di governo” fra Lega e Cinque Stelle c’è scritto che la Buona Scuola rientra tra le riforme «insufficienti e spesso inadeguate introdotte dagli ultimi governi»: che Dio ce la (e gliela) mandi buona!

Ah, Giulia Bongiorno ministra della Pubblica Amministrazione. Quando ho sentito fare il suo nome da Conte ho temuto dicesse «della Giustizia».Difensore, tra gli altri, di Andreotti e di Raffaele Sollecito,già deputata di An, passata con Fini in Futuro e libertà, ora è leghista..

Per chiudere questo excursus ecco Lorenzo Fontana: leghista della prima ora, veronese, è diventato ministro della Famiglia e della Disabilità. A febbraio ha pubblicato un libro sulla de-natalità: lo ha scritto con Ettore Gotti Tedeschi, ex presidente dello IOR, la Banca del Vaticano. In barba a tutti i documenti di demografia che io leggevo negli anni ’90 (per la mia tesi sull’emigrazione italiana in Belgio) in cui si spiegava che i flussi e i trend di natalità occidentali calano drasticamente da decenni, e quindi la media è di un figlio per ogni famiglia (anche Fontana ha un solo figlio, sebbene sia quasi quarantenne) nel suo libro sapete cosa dicono gli scienziati Fontana e Gotti Tedeschi? Intanto parlano di un «terribile inverno demografico dell’Italia» (come se non fosse una tendenza di tutto il mondo occidentale e come se fosse una cosa degli ultimi anni e non un fenomeno strutturale e pluridecennale) e sostengono che il calo (o crollo?) demografico sarebbe causato dalle «politiche poco lungimiranti degli ultimi anni». Chicca delle chicche, questa lungimirante analisi conclude: «la precisa scelta di colmare il gap demografico con i flussi migratori» sarebbe complice della «progressiva scomparsa delle famiglie italiane dalle priorità politiche» e «nei fatti, oggi, le famiglie italiane sarebbero scoraggiate a fare figli» (ciro da «Avvenire», 1° giugno 2018, pag. 5). Un discorso strisciante che sento fare da un po’ di anni, per esempio da una tipa di Modica ch conosco: quando 5 anni le gli facevo notare che gli africani lavorano nelle serre di Vittoria per pochissimi soldi, lei mi disse: «è colpa loro se i salari degli italiani si abbassano». Maria votava 5 Stelle.

Per concludere questo viaggio breve, annuncio che riprenderò «Giovani assessori a futtiri cumpagnu»nei miei prossimi spettacoli, magari per presentare il mio nuovo cd «Strade e contrade: di Liguria, di lago e di altrove». Una canzone “fuori programma” come questo Governo del cambiamento…verso il basso, anziché dal basso.

QUESTO APPUNTAMENTO: Un “angelo custode” per iniziare bene la settimana?

Mi piace il torrente – di idee, contraddizioni, grandi e piccoli pensieri, persone, incontri di viaggio, dubbi, autopromozioni, storie, provocazioni – che attraversa gli scritti di Angelo Maddalena. Così gli ho proposto un “lunedì… dell’Angelo” per aprire la settimana bottegarda. Siccome una congiura famiglia-anagrafe-fato gli ha imposto il nome di Angelo mi piace pensare che in qualche modo possa fare l’angelo custode della nuova (laica) settimana. Perciò ci rivediamo qui – scsp: salvo catastrofi sempre possibili – fra 168 ore circa che poi sarebbero 7 giorni. [db]

 

Redazione
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