HENRY ARIEMMA .. poesia a mani nude

di Sandro Sardella

 

la pagina per vivere ha bisogno della vita .. scrivendo si aprono

agli altri stanze segrete .. un fare .. un percorso per conoscere se

stessi .. un perlustrare .. un comunicare .. un incontro/scontro

attraverso la scrittura e trovarsi abbagliati dalla luce che c’è nelle

parole .. gioia e disperazione ci invadono .. …

Un gallone di kerosene” di Henry Ariemma è un canto che muove

le pietre .. sento il vento che soffia tra i muri del tempo .. sento la

malinconia e il furore .. la passione e lo struggimento .. sento la

sirena di una petroliera alla fonda .. un sole liquido sulla polvere

dei giorni scava lo scrivere .. un atleta che si getta in acqua o una

anima in viaggio verso .. accennate sgocciolamenti in giallo .. cielo

cotto Scipione-Mafai .. vedere la parola spalmata in un faccia a

faccia .. i polmoni di una farfalla sollecitano una percussiva energia

dinamica ed amicale .. prima dell’eruzione .. nello splendore del

lampo .. schiume di stelle sulla sgargiante palude di un secolo

cialtrone nel crimine dell’indifferenza .. rivedere risentire ripetere

Come parola che parla/scarna la vita stessa” .. …

*

Un gallone di kerosene

mi hai chiesto di comprare

-tanto non ci sai arrivare…

E spiegavi la strada

e ripetevi nuovamente

la parola appresa

per considerarti…

Non è stata quell’odissea arrivarci,

a dire il vero sono stati da bambino,

occhi a colpo sicuro:

c’era il vecchio con cappello

e camicia come dicevi…

Aveva la barba incolta e voce

fumata tra i barili ossidati…

Alle sue parole vedeva le mani

col vuoto e prendeva un imbuto,

il barattolo a fil di ferro e travasava

piano a poca schiuma con l’odore acre

dappertutto tra il rumore sordo di lamiere…

Nel cartello c’era scritto, sbavato:

tre litri mille lire e allora poco più per quattro.

Ti ho voluto sorprendere facendo di corsa

a sentirmi dire: “già qui!” …

e hai sentenziato vedendo il pieno:”la prossima volta

con te risparmio le parole visto che sei uno che capisce,

finalmente…

*

Il mare parla per ognuno di noi,

bagna la terra dal silenzio marinaio

su queste case stese al colore di barche

e non gonfia petto orgoglio del tutto avere,

ripetere sordo la linea che muove l’onda

grande quanto l’isola se vuoi o il mondo

fino a che si vuole avvolto:

Il profumo salmastro marca dentro

un vento spingendo figli, sguardi segnati

poco agire nelle strade vuote, insabbiate

piazze urlate eccesso. E i passi non sono l’oggi,

sospesi senza musiche ne libri aperti dei riti…

Questo dio terreno incombe masse d’acque

più vicino del buio universo le sue luci…

L’approdo sono fari, vicina terra e questo silenzio.

Tutto abbandona ai pensieri colmi mentre impegna

solitudini riempite vite, viziose per senso di possesso

bestia. La persa armonia dei tanti al dimenticare

perpetuo tutto non è tua amico mio.

*

Non ho cambiato casa

per cambiare polvere

alle cose vane, resistenti

dopo mercati al possesso…

Ho cambiato per non averle

al conto di me stesso dentro

gli sguardi rubati ai secondi

cumulando rinascite d’altre parti.

(Henry Ariemma: “Un gallone di kerosene” – Transeuropa –

Massa – 2019)

Henry Ariemma è nato a Los Angeles nel 1971 e vive a Roma. Suoi

componimenti sono apparsi su riviste e litblog specializzati. Per

Ladolfi ha pubblicato le raccolte di poesie “Aruspice nelle viscere”

(2016) e “Arimane” (2017).

Redazione
La redazione della bottega è composta da Daniele Barbieri e da chi in via del tutto libera, gratuita e volontaria contribuisce con contenuti, informazioni e opinioni.

Un commento

  • Bello il testo. Ti muove tutto dal cervello ai polmoni, alle viscere al cuore ,ai muscoli,ai nervi dei piedi per …fuggire. Molto bella la presentazione soprattutto la seconda parte: poesia che parla poesia.

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