I poteri forti di Cesena – 9: i colossi della grande distribuzione…

…il legame indissolubile ed il connubio interpersonale fra Paolo Lucchi del Pd e Luca Panzavolta del Conad

di Davide Fabbri

Da ferragosto – sia sul mio profilo che nella mia pagina facebook – trovate quasi ogni giorno una puntata dedicata ai cosiddetti “poteri forti” di Cesena, ovvero quei centri di potere esterni alle istituzioni, quei centri di potere che condizionano pesantemente le scelte politiche e territoriali della nostra città o che promuovono – in forma consociativa – le scelte della politica di governo della città in cambio di favori.
Queste puntate su facebook sono sintetiche anticipazioni di un cosiddetto “libro-bianco”: cioè un’inchiesta di contro-informazione che sto faticosamente (ma con grande entusiasmo e passione) scrivendo nel mio tempo libero (assieme a diversi miei collaboratori) sugli intrecci fra politica e affari a Cesena.
In assenza di opposizione intransigente, seria, documentata, determinata, rigorosa, opposizione di centro-destra spesso consociativa con i poteri del PD.
Con questa nona puntata, i riflettori puntano sulla grande distribuzione del CONAD, sullo stretto legame fra uomini del potere del PD e i responsabili della grande distribuzione che ricevono dalla politica continue possibilità di realizzare nuovi Ipermercati, Supermercati e Centri commerciali.
Analizziamo oggi il legame fra il sindaco Paolo Lucchi del PD e Luca Panzavolta del gruppo CONAD.
Il sindaco Paolo Lucchi e Luca Panzavolta sono amici di vecchia data, per militanza e appartenenza politica nel vecchio PCI.
Luca Panzavolta è l’amministratore delegato della società Commercianti Indipendenti Associati CIA-CONAD (CIA è una delle otto imprese-cooperative del Consorzio CONAD).
I soci di Conad sono legati sia a Confcommercio che a Confesercenti.
Paolo Lucchi è stato per molti anni direttore e segretario della Confesercenti.
Questo pericoloso connubio non deve provocare danni alla città.
Luca Panzavolta è anche membro del Consiglio Generale della Fondazione della Cassa di Risparmio (altro potere forte che narrerò in una prossima puntata).
Luca Panzavolta sta diventando potentissimo, grazie anche agli appoggi politici degli uomini del potere del PD.
Il silenzio di gran parte della cittadinanza sull’idea di realizzare un nuovo Ipermercato Conad-E-Leclerc in zona Montefiore e la nuova Caserma dei Carabinieri sempre in zona Montefiore, mi pare preoccupante.
Perchè rimangono in silenzio o intervengono sottovoce le associazioni di categoria dei piccoli commercianti?
Perchè non prendono posizione energica le forze politiche, associative, i sindacati?
Trovo aberrante la proliferazione degli Ipermercati.
E’ facilmente criticabile sotto il profilo politico la filosofia del modello Ipermercato Conad portata avanti da un sindaco – Paolo Lucchi del PD – solo apparentemente moderno, all’avanguardia, progressista.
Il modello Ipermercato – al contrario – è la rappresentazione della morte del piccolo commercio, quello sano, quello autentico.
Il modello Ipermercato non contribuisce in alcun modo a migliorare la qualità della nostra città: aumenta il traffico, la cementificazione di terreni vergini, produce immensi rifiuti da imballaggio, riduce la qualità dei prodotti.
Molti cittadini anziani, disabili e tutti coloro che non possono utilizzare l’automobile, trovano nei negozi al dettaglio la risposta alle loro esigenze. Esigenze non capite dal sindaco Paolo Lucchi e da chi lo sostiene.
A Cesena una quota rilevante del commercio si è già spostata su queste grandi strutture e conseguentemente le luci di tanti negozi si sono spente.
Se venisse approvato prossimamente in Consiglio comunale (ma io mi opporrò con tutte le mie forze) l’Accordo di Programma con CONAD per la realizzazione del nuovo Ipermercato Conad-E.Leclerc, il sindaco Paolo Lucchi del PD passerà alla storia per aver fatto chiudere il commercio del nostro centro storico e delle nostre periferie.
Aprire un ulteriore Ipermercato a Cesena significa far fallire tante piccole imprese, e quelle saracinesche abbassate si trasformeranno in strade vuote, in periferie sempre più abbandonate, in patrimonio immobiliare inutilizzato. La grande distribuzione, uccidendo la rete del piccolo commercio, dei mercati e delle fiere, sta prosciugando alle radici il sistema locale di produzione, distruggendo la micro-imprenditorialità.
Una presenza degli Ipermercati o di grandi Centri commerciali come quelli pensati all’ex-Zuccherificio e al Montefiore, è la conseguenza degli errori-orrori e della sbagliata pianificazione urbanistica e territoriale, e rappresenta l’altra faccia delle periferie ridotte a dormitorio.
Arriviamo agli elementi informativi di attualità.
E’ prevista una nuova Caserma dei Carabinieri a Cesena da legarsi al nuovo Ipermercato.
La bolla immobiliare-speculativa continua all’infinito in questa città.
Tutta questa partita è una formidabile occasione commerciale per il nuovo Ipermercato Conad-E.Leclerc.
Il connubio che tento di smascherare è appunto quello fra il sindaco Paolo Lucchi del PD e Luca Panzavolta di Conad.
Cari cittadini di Cesena, cari frequentatori di facebook: siamo ancora in tempo: fermiamoli!
Occorre ritrovare un profilo pubblico nella trasformazione della città, sottraendola a pericolose forme di speculazione immobiliare e di rendita.
Il sindaco spregiudicato Paolo Lucchi del PD continua la sua azione politica di cancellazione di un’urbanistica pubblica, lasciando spazio al trionfo dell’iniziativa privata e alla cementificazione del territorio (alla bufala del “cemento zero” di Paolo Lucchi ci credono solo i servi schiocchi del potere).
La nuova Caserma per il Comando dei Carabinieri sta diventando un’appetibile occasione per una doppia speculazione immobiliare su terreni vergini, e più precisamente l’idea è la seguente:
Realizzazione della nuova Caserma dei Carabinieri in area Montefiore: un nuovo edificio di circa 2.180 mq a carico del Conad, che realizza e cede in area di sua proprietà posta all’interno del comparto Montefiore.
Realizzazione di un nuovo Ipermercato Conad-E.Leclerc.
Al Conad – che si fa appunto carico di realizzare a proprie spese la Caserma dei Carabinieri – arrivano contropartite immobiliari-commerciali-economiche-finanziarie pazzesche. E più precisamente:
– modifica della destinazione urbanistica di ben 5.500 mq di SUL da uso residenziale ad uso commerciale;
– incremento di ben 1.500 mq di SUL a destinazione commerciale;
– previsione di una grande struttura di vendita alimentare;
– previsione di due medio-grandi strutture non alimentari;
– previsione di tre medio-piccole strutture non alimentari;
– trasferimento di 1.300 mq dal subcomparto 4 al subcomparto 1 del Piano Integrato Montefiore, con modifica della destinazione d’uso da residenziale a direzionale;
– modifica della destinazione d’uso di mq. 700 di SUL da asilo nido ad attività direzionale.
UNA PURA FOLLIA. NON RIESCO A TROVARE ALTRE PAROLE.
A dir la verità vi è un altro versante di speculazione immobiliare in corso: quello sulla vecchia sede dei Carabinieri in pieno centro, in via Montanari, dalle parti del Teatro Bonci. Qui la proprietà è della Provincia di Forlì-Cesena. Ci sono tanti appetiti immobiliari per trasformare l’area in diversi appartamenti residenziali e l’immobiliarista imprenditore de “La Collina” si è già fatto avanti.
Che senso ha costruire una nuova sede dei Carabinieri a Cesena su terreni vergini?
E perchè si deve impegnare il Comune in questa direzione, dato che la competenza di una nuova Caserma dei Carabinieri è del Ministero della Difesa?
La mia risposta è chiara, e penso che si sia capita: la Caserma dei Carabinieri è il grimaldello per far decollare una maxi operazione commerciale ed economica a favore di CONAD.
Se l’attuale sede dei Carabinieri in affitto in viale Bovio è ritenuta inidonea, basterebbe impegnarsi concretamente per trasferire nell’immenso spazio del CAPS il Comando dei Carabinieri, e caso mai realizzare un nuovo e piccolo presidio dei Carabinieri a Pievesestina, la zona di Cesena che in questi ultimi anni si è ampliata notevolmente.
Consentire a Conad di realizzare la nuova caserma dei Carabinieri sull’area di sua proprietà in zona “Montefiore”, consentire a Conad di realizzare – in cambio della costruzione di tale Caserma – un nuovo Ipermercato con il gruppo cooperativo francese E.Leclerc, è una pura “follia” urbanistica e politica.
Gli appetiti vengono mangiando, e Conad lo sa perfettamente.
La città allora va svegliata, dall’indifferenza e dall’apatia.
Questi interventi speculativi non devono passare in Consiglio comunale, queste iniziative affaristiche devono essere bloccate con il consenso dei cittadini.
Sono curioso di capire chi si assumerà la responsabilità politica in Consiglio comunale di votare a favore di questa follia.
I giovani del PD eletti in Consiglio comunale fino ad ora non hanno brillato per autonomia di comportamento politico rispetto ai diktat del padre padrone del PD, capo supremo indiscutibile del PD: il sindaco Paolo Lucchi.
Non sono stupito: molti di loro sono giovani “allevati” personalmente e politicamente dall’uomo solo al comando.
A breve infatti il Consiglio comunale si dovrà esprimere sul riconoscimento dell’interesse pubblico (interesse pubblico?) su tutta questa operazione speculativa, dovrà approvare un Accordo di Programma che prevede una consistente variazione della strumentazione urbanistica del vigente PRG relativo al Piano Integrato di Intervento del comparto Montefiore.
Ultime domande, e per oggi chiudo veramente:
Non basta al CONAD aver già realizzato l’importante centro commerciale Superstore “Montefiore” da 2.500 mq?
Non basta aver realizzato il nuovo ristorante Conad e il nuovo distributore di carburanti Conad in area Montefiore?
Non basta aver già costruito quel “pasticcio” urbanistico del centro commerciale da 1.350 mq in zona di pregio paesaggistico-ambientale di fronte al Cimitero Urbano a Ponte Abbadesse?
Non basta aver realizzato il punto vendita Conad all’interno del nuovo Foro Annonario?

P.S.: con questi miei post su facebook sui Poteri Forti a Cesena, la mia speranza è quella di vedere un risveglio collettivo delle coscienze nella mia città. Un risveglio culturale di cittadini attivi, fortemente motivati a difendere il proprio territorio, per cercare di impedire nuove ferite all’ambiente ed in questo caso anche per cercare di non uccidere la rete del piccolo commercio, per cercare di diffondere un’idea diversa di città e di modernità. Più democratica. Meno affaristica.

Nella foto: Luca Panzavolta e Paolo Lucchi
1 foto panzavolta lucchi
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