Il 4 luglio degli Usa e la Carta Manden del 13° secolo

Gli inganni della memoria e «le evidenti verità»: la Costituzione più antica del mondo è africana.

«Quando nel corso degli umani eventi sorge la necessità che un popolo sciolga i legami politici che lo hanno stretto a un altro popolo e assuma fra le potenze della Terra lo stato di potenza separata e uguale a cui le Leggi della Natura e del Dio della Natura gli danno diritto, un conveniente riguardo alle opinioni dell’umanità richiede che quel popolo dichiari le ragioni per cui è costretto alla secessione».

Davvero niente male il documento con cui – il 4 luglio 1776 (*) – le colonie inglesi delle (cosiddette) Americhe si proclamano indipendenti. Ottimo soprattutto il secondo passaggio: «Noi riteniamo che sono per se stesse evidenti queste verità: che tutti gli uomini sono creati eguali; che essi sono dal Creatore dotati di certi inalienabili diritti, che fra questi diritti sono la Vita, la Libertà, e il perseguimento della Felicità; che per garantire questi diritti sono istituiti fra gli uomini governi che derivano i loro giusti poteri dal consenso dei governati; che ogni qualvolta una qualsiasi forma di governo tende a negare questi fini, il popolo ha diritto di mutarla o abolirla e di istituire un nuovo governo fondato su tali princìpi e di organizzarne i poteri nella forma che sembri al popolo meglio atta a procurare la sua Sicurezza e la sua Felicità».

Che poi gli Usa abbiano violato a ripetizione quella loro così giusta “dichiarazione” è un altro discorso. Purtroppo è accaduto anche dopo la «Magna Charta» (15 giugno 1525) o le due «Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo» (del 1789 e 1793). Documenti importantissimi pur con le loro lacune. Però la nostra memoria collettiva – persino quella dei diritti umani – è bugiarda. Così l’idea che le buone leggi, le garanzie, la proclamazione dei più importanti diritti (vita, libertà e felicità) siano invenzione dell’Occidente è infondata e razzista. Così oggi la “bottega” racconta un “4 luglio” rimosso. [db]

DIRITTI UMANI: LA CARTA DI MANDEN NELL’AFRICA DEL XIII SECOLO

Ripreso da jeanmeslier (**)

Il processo di decolonizzazione e di indipendenza delle colonie europee nei territori africani e asiatici è avvenuto attraverso un lungo processo, che si è esteso principalmente dal periodo tra le due guerre e l’ultimo terzo del XX secolo.

Il “Terzo Mondo”, nato dalla sparizione delle colonie, si caratterizza con una serie di problemi, quali il sottosviluppo economico, le disuguaglianze e le tensioni sociali, la tendenza al disallineamento dalle attività internazionali, la diversità dei sistemi politici, che oscillano da un socialismo rivoluzionario e nazionalista fino a militarismi autoritari e dittature oligarchiche. A ciò si deve aggiungere la ricerca di una identità culturale ancora non ben definita e ostacolata dall’intento di mantenere il potere capitalista occidentale sopra i nuovi Paesi di giovane indipendenza.

A questi problemi della decolonizzazione, attuata dagli europei spesso sulla carta, con squadra e matita, ma senza analisi delle caratteristiche e delle civiltà dei popoli, si devono attribuire i molti problemi endemici dell’Africa. Quindi, prima di giudicare lo stato attuale e accettare gli stereotipi e i pregiudizi che pesano sull’Africa, dovremmo almeno conoscere la sua storia, antecedente alla “profanazione” degli europei.

È infatti documentato che nel XIII secolo fu redatta una Costituzione, con la prima dichiarazione dei diritti umani, con particolare attenzione all’uguaglianza di genere, al divorzio, alle leggi che tutelano i diritti dell’ambiente e degli animali.

I Paesi colonizzatori europei avranno bisogno di altri secoli per capire e riconoscere  tali princìpi.

Nel XII secolo l’impero del Ghana era stato annientato dalle ripetute invasioni degli Almoravidi.  I piccoli Stati confinanti iniziarono a guerreggiare per occupare questa vacanza di potere, fino a che Sumanguru Kanté, re del Sosso, invase la capitale dell’impero del Ghana ed estese la conquista dei territori fino al Manden, così chiamato per essere occupato da una popolazione detta dei mandinghi (manden ka: la gente del Manden). Questo territorio corrisponde all’odierno Mali e a gran parte della Guinea.

Nel 1235, il principe esiliato Sundiata Keita di Manden organizzò una coalizione di piccoli regni per opporsi al potere sempre più importante del popolo Sosso. Ovviamente si giunse a una guerra e gli eserciti si scontrarono nella regione  di Koulikoro, nell’attuale Mali. Le forze di Sundiata Keita sconfissero quelle di Sumanguru Kanté.

In seguito a tale vittoria Sundiata Keita si proclamò imperatore (mansa) dei mandinghi e fondò il potente impero del Mali, che controllò buona parte dell’Africa occidentale per alcuni secoli.

Dopo la vittoria fu imperativo riorganizzare il territorio e dotarlo di un corpo legislativo. Nel 1236 l’imperatore, consigliato da una équipe di saggi, riuniti in assemblea nel Kurukan Fuga (Mali), proclamò la Carta del Manden, ovvero la Magna Carta dell’Impero del Mali: la Costituzione più antica del mondo.  Il documento consta di 44 articoli suddivisi in 7 capitoli in cui si proclama: la pace sociale nel rispetto delle diversità, la inviolabilità dell’essere umano, l’educazione delle persona, l’integrità della patria, la garanzia della fornitura alimentare, l’abolizione della schiavitù per tutte le razze, la libertà di espressione, la libertà di commercio.

Ne proponiamo un breve estratto:

Ogni individuo ha diritto alla vita. Una vita non è superiore a  un’altra.

Rispetto per gli altri è la regola, e la tolleranza deve essere il principio.

La vanità è un segno di debolezza e l’umiltà di grandezza, affronteremo le difficoltà uniti e aiuteremo coloro che ne  hanno bisogno.

Nessuno mai  offenda le donne, che sono le nostre madri. Le donne, oltre alle loro occupazioni quotidiane, devono  collaborare alla nostra gestione.

Rispetta la famiglia, l’amicizia e il vicinato.

Non umiliare il nemico, perché così facendo saresti considerato codardo.

L’educazione dei giovani spetta all’intera società. Ognuno deve  prendersi cura e correggere i  figli.

Le bugie che durano 40 anni si devono considerare come la verità:non si ammettono denunce per  vecchie lamentele.

Nessuno metterà  il ​​bavaglio in bocca a un suo simile per andare a venderlo. L’esistenza della schiavitù si estingue in questo giorno.

Lo spirito è vivo se può dire ciò che si desidera.

Il divorzio è legale, e viene concesso su richiesta di uno dei coniugi, per alcuni motivi precisi: la follia di uno dei coniugi, l’incapacità del marito di assumere i propri obblighi (procurare adeguato sostentamento) , mancato adempimento agli obblighi coniugali e mancato  rispetto dei suoceri.

Rispettare la parola d’onore.

Ci sono cinque modi per ottenere la ricchezza: acquisto, donazione, scambio, lavoro e successione. Le altre forme sono illegali. C’è una sola eccezione: non è furto ciò che avviene  per soddisfare la fame, purché si prenda solo l’indispensabile.

Le foreste devono essere preservate per la felicità di tutti.  Prima di dar fuoco a un cespuglio, alza la testa e guarda  le cime degli alberi.

Gli animali domestici devono essere messi in gabbia solo temporaneamente o quando necessario per l’agricoltura, e vanno rilasciati subito dopo la raccolta.

Chiunque violi queste regole sarà punito.

Ognuno è responsabile di garantire il rispetto …

 

Nonostante la scomparsa dell’Impero del Mali, le parole della Carta e un certo numero di riti relativi sono stati tramandati di generazione in generazione, in forma codificata e orale, grazie ai griot (menestrelli dell’Africa occidentale).

Per mantenere viva questa tradizione, ogni anno si svolgono le cerimonie commemorative della riunione storica nel villaggio di Kangaba, adiacente alla vasta radura di Kurukan Fuga, che ora si trova nel territorio del Mali, vicino al confine con la Guinea.

 

Nel 2009, la Carta Manden, proclamata nel Kurukan Fuga, è stato iscritta nella lista dell’UNESCO, rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’umanità.

Nel 1600 cominciarono ad arrivare i portoghesi e successivamente molti altri “civili” Stati europei che soppressero tutti i diritti, sfruttarono i territori fino allo stremo, imposero lo schiavismo e tante altre vergogne, che perdurano ancora oggi nelle svariate forme di sfruttamento commerciale del suolo e del sottosuolo.

(*) in “botte ga” cfr Scordate: dal 4 luglio 1776 al 4 luglio 2076 ovvero «eventi accaduti o che accadranno negli Usa»

(**) ripreso da Jean Meslier Magazine – Periodico di storia, geografia, scelte di vita, arte e cultura

MA COSA SONO LE «SCOR-DATE»? NOTA PER CHI CAPITASSE QUI SOLTANTO ADESSO.

Per «scor-data» qui in “bottega” si intende il rimando a una persona o a un evento che il pensiero dominante e l’ignoranza che l’accompagna deformano, rammentano “a rovescio” o cancellano; a volte i temi possono essere più leggeri ché ogni tanto sorridere non fa male, anzi. Ovviamente assai diversi gli stili e le scelte per raccontare; a volte post brevi e magari solo un titolo, una citazione, una foto, un disegno. Comunque un gran lavoro. E si può fare meglio, specie se il nostro “collettivo di lavoro” si allargherà. Vi sentite chiamate/i “in causa”? Proprio così, questo è un bando di arruolamento nel nostro disarmato esercituccio. Grazie in anticipo a chi collaborerà, commenterà, linkerà, correggerà i nostri errori sempre possibili, segnalerà qualcun/qualcosa … o anche solo ci leggerà.

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