Il “decreto dignità” è sempre più il Comma 22

di Giorgio Cremaschi

«Chi è pazzo può essere esentato dalle missioni militari, ma chi chiede l’esenzione perché pazzo in realtà è sano di mente e non deve essere esentato». È il famoso «Comma 22» dei regolamenti militari USA, come viene presentato in un romanzo (*) e in un film famosi, ove viene messa alla berlina la stupida ferocia del potere, di guerra come di pace, che prima concede un diritto, poi nella pratica lo toglie.
Il “Decreto Dignità”, man mano che viene riscritto e precisato, sembra sempre più un ampio Comma 22.
Ora i contratti precari per lavoro stagionale non avranno più la “causale”. Quindi se un’azienda assume a termine una persona per lavori stagionali, non dovrà più scrivere che è un lavoro stagionale, non dovrà scrivere nulla. Si dirà che questo assurdo vale solo per turismo e agricoltura, dove per altro già si annunzia la restaurazione dei famigerati voucher. Ma è chiaro che il luminoso principio per cui se un’azienda fa lavoro stagionale, allora non deve dimostrarlo, beh è destinato a dilagare in una condizione del lavoro dove l’abuso è regola. Comma22.
Per altro il governo ha reso noto quanti sarebbero i lavoratori precari toccati dal provvedimento di riduzione della durata massima complessiva dei contratti a termine da 36 a 24 mesi: 80000. Cioè il 4% di tutti gli assunti con quel tipo di contratto e il 2% di coloro che ufficialmente – in realtà sono molti di più – sono precari.
È chiaro che è una pura bugia affermare che sarebbe la Waterloo del precariato un provvedimento che tocca 2 precari su cento. Ma come li tocca? Cosa succede ad un lavoratore che oggi ha un contratto a termine superiore ai 24 mesi? Verrà forse assunto a tempo indeterminato? No il “Decreto Dignità” non lo prevede, anzi al contrario prevede già che una parte di quei lavoratori non troverà altri impieghi. Quindi un contratto a tempo determinato superiore a 24 mesi dovrebbe trasformarsi in contratto a tempo indeterminato, ma chi oggi è in questa condizione – che domani scomparirà per tutti – resterà lo stesso precario. Comma 22.
Molti valori morali sono stati fieramente innalzati per il divieto di pubblicità del gioco d’azzardo. Giusto principio. Solo che ora il “Decreto Dignità” aumenta il prelievo fiscale dello Stato sui giochi. Insomma lo Stato non autorizza più la pubblicità, ma mette in cassa più soldi proprio per la diffusione del gioco. È come per le sigarette, di cui infatti fu vietata la pubblicità, anzi fu imposta quella negativa: nuoce gravemente … Lo Stato ipocrita vieta la pubblicità su ciò che fa male, ma deve sperare che questo provvedimento non funzioni, perché vuole aumentare i suoi guadagni sulle persone che quel male subiscono. Comma 22.
Un altro provvedimento del decreto, presentato come un grande progresso, è quello sulle delocalizzazioni. Qui i Comma 22 sono almeno tre. Come si sa chi delocalizza deve restituire gli aiuti di Stato. Che però sono vietati per legge europea. Come fa un’azienda a restituire ciò che non avrebbe dovuto ricevere? Primo C22.
In realtà il decreto tratta solo di una particolare forma di aiuti, i fondi europei e gli iper ammortamenti per investimenti. Cioè un’azienda che delocalizza e che ha ricevuto fondi e aiuti fiscali a questo titolo dovrebbe restituirli, a meno che… A meno che questa restituzione non danneggi le attività e l’occupazione che restano in Italia. Cioè se l’azienda perde soldi con la multa, allora non deve perderli. Secondo C22.
Infine pare – ma qui bisogna aspettare i testi definitivi – che tutto questo colpisca solo le aziende che hanno ricevuto questi particolari aiuti negli ultimi 5 anni. Sarei curioso di sapere quante e quali sono. Secondo me nessuna delle multinazionali che già delocalizzano o potrebbero farlo rientra in questa norma. La FCA che sta smontando la produzione in Italia, ad esempio, ne è totalmente esente. Si fa una norma contro le delocalizzazioni che lascia indenni i delocalizzatori. Terzo definitivo C22.
Oggi si parla tanto di “percepito” intendendo con ciò quanto l’opinione pubblica è indotta a sentire o capire della realtà, indipendentemente, o anche all’opposto, da come la realtà effettivamente sia. Ecco, ora abbiamo anche la dignità percepita, sulla quale il palazzo si accapiglia, mentre quella reale è altrove. Comma22.

(*) Il romanzo di Joseph Heller è stato da poco ristampato e la “bottega” si unisce nelle lodi. Perciò se ancora non lo avete letto, procuratevelo: uno splendido romanzo antimilitarista ma anche di pensiero alternativo politico, religioso ed economico. Un esempio? Uno dei protagonisti (Milo) è addetto al rifornimento viveri: compra le uova fresche a Malta per 7 centesimi l’una e le rivende a 5… guadagnandoci su. Come fa? E’ il mondo di «Comma 22», cioè il nostro. [db]

IN “BOTTEGA” vedi anche Decreto dignità: tre punti di vista

 

 

Redazione
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2 commenti

  • Claudio Scaffidi-Argentina

    Io credo che bisogna fare luce dalla radice della questione :la legge 300/1970 (statuto dei diritti dei lavoratori).
    La legge nacque dopo che i sindacati e la confindustria si erano scontrati ed avevano raggiunto un accordo che era lo Statuto.
    A quel punto Sindacati ed Imprenditori per l’esigenza comune di uniformare in Italia trattamento dei lavoratori e costi di produzione, chiesero al governo di RECEPIRE l’accordo che avevano fatto e di renderlo applicabile per tutti(erga omnes)con una Legge,appunto la L.300/1970.
    Cosa è successo?
    Il governo in carica al tempo-senza recepire quelli che dovevano continuare ad essere accordi tra lavoratori ed imprenditori- decise di modificare sua sponte e per mere manovre politico-elettoralistiche quello che era gia un accordo .
    Dovevano seguire la stessa strada: il governo doveva fare il garante dell’applicazione di accordi tra le parti in causa.
    Siamo giunti alla bagarre per questa mancanza di sale in zucca : …………..e ,grave, si continua per insipienza e sciattera.

  • Claudio Scaffidi-Argentina

    Trump dichiara che l’UE è nemica degli USA.
    Noi dobbiamo dichiarare delle differenze: il popolo americano ed il popolo europeo non sono affatto nemici:lo sono le multinazionali (ed i suoi rappresentant politici come trump )che sono soprattutto USA, e le aziende Europee danneggiate dalle loro politiche.
    Se si svegliassero i rappresentanti dei lavoratori(occupati-disoccupati-pensionati e studenti) forse potremmo sentire qualche campana a nostro favore, non solo le espressioni di gente che usa le parole per nascondere la verità…
    Ci sono personaggi che sembrano falchi…ma, in realtà sono delle oche….e noi non dovremmo stare solo a guardare…

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