Il demonio a Imola c’è

una inchiesta di Dan e Gian: con un piccolo scoop… nel cuore della città (*)

Il diavolo probabilmente (come titolava un vecchio film). Con i suoi mille nomi e volti: Asmodeo, Aamon, Abaddon, Abalam, Agares, Aim, Alina, Andras, Andrealphus, Andromalius… per dirne solo alcuni con la A, sino ai più famosi Astaroth e Azazel.

Molte persone – magari cattoliche – ingenuamente pensano che il male del mondo sia soprattutto nelle strutture ingiuste del potere, in chi fabbrica armi (cioè guerre), dove si affamano interi popoli. Invece no: per una certa parte del cattolicesimo il problema è che «l’antico nemico» si aggira fra noi. Fortuna che gli esorcisti crescono e che una parte della Chiesa cattolica (non si sa quanto d’accordo con papa Bergoglio e viceversa) si sta impegnando a smascherare le subdole manovre del demonio. Per esempio? Beh il «complotto gender» nelle scuole. E persino una festa che sembra innocua come Halloween.

E siccome siamo appunto dalle parti di Halloween noi due – quasi «indagatori dell’incubo» – abbiamo cercato se i segni del diavolo, cioè dell’Anticristo, dilaghino anche a Imola. Ne abbiamo trovato uno in pieno centro. Clamoroso e pericoloso. Siete scettici? In coda all’articolo trovate le foto.

Ma ora le buone notizie. Se in rete digitate «imola cattolici contro halloween 2019» quasi subito trovate Halloween: la festa delle zucche vuote  (Il Nuovo Diario Messaggero, 28 ottobre 2006, p.41).

E poi un articolo fondamentale intitolato «Diocesi messicana insegna cosa fare rispetto Halloween» (link esterno, Diocesi di Veracruz (Messico), Diana R. Garcia Bayardo). Qui ci sono «Venti passi pratici per i genitori, scuole e parrocchie». Il primo è questo: «1) Come cristiani, non rimaniamo indifferenti alla questione. “Chiudere un occhio” [su Halloween] è un modo di diventare un complice». Al punto 3 si chiarisce (?) che «ad Halloween, con il “dolcetto o scherzetto”, si sta accettando e giustificando che una volta all’anno si può fare male al prossimo se non riesce capriccio». Al punto 4 si urla: «E ‘necessario spiegare che Dio vuole che noi non ci identifichiamo con le streghe e i mostri, perché siamo figli di Dio». Si consigliano alle famiglie buoni film da mostrare ai piccoli ma attenzione persino in alcune librerie cattoliche vi è robaccia: «come Amen, per diffamare Pio XII e la Chiesa, e Giovanna d’Arco, interpretata da Milla Jovovich e diretto da Luc Besson, che rifiutano le esperienze soprannaturali della santa francese». E così via, navigando fra questioni più messicane e consigli al mondo intero. Come quest’ultimo: di parlare nelle chiese cattoliche «della vita innegabile di santità (per esempio, Madre Teresa di Calcutta e Giovanni Paolo II) o di bambini non nati a causa del reato di aborto».

Fortuna che anche a Imola c’è chi vigila su noi e i nostri figli, in questi giorni predicando contro «l’antico nemico» che si cela dietro «scherzetto e dolcetto». A esempio il GRIS (Gruppo di Ricerca e Informazione Socio-religiosa): una associazione privata di cattolici, costituita ufficialmente l’8 febbraio 1987, il cui Statuto è stato approvato il 25 settembre 1990 dalla Conferenza Episcopale Italiana, insomma dai vescovi.

 

ED ECCOCI ALLO SCOOP.

Guardate queste foto.

Nel pieno centro di Imola a due passi dal Duomo e quasi di fronte alla rivista cattolica cittadina ecco il triplice 6. Con un gioco diabolico si riflette anche nelle vetrine di una (non colpevole) libreria; forse un messaggio subliminale.

Era nostro dovere denunciarlo.

Una postilla. Effettivamente in molte parti dell’America latina il 31 ottobre è da sempre el dia de las brujas (il giorno delle streghe); come potete leggere qui in “bottega” nel post  Di streghe e di principesse di stamattina.

Pensate, ooooooh pensate che molte donne e uomini magari non amano Hallween – troppo commerciale – però arrivano a rifiutare anche la festa dei santi e vorrebbero sostituirla con un ricordo (cioè una “rivalutazione”) delle antiche stregasse. Qui in “bottega” c’è chi – per esempio Daniela Pia – esalta queste “figlie di satana” e ogni donna che si ribella agli uomini… Un esempio per tutte è qui: Tre donne (e una piccola isola) contro la Danimarca

A tanto siamo arrivati – vade retro Satana – dunque: c’è chi vorrebbe riabilitare tutte quelle donne bruciate come streghe nei roghi dei cristiani.

E allora stringiamoci a coorte: il demonio travestito da dolcetto-scherzetto non passerà.

(*) una versione leggermente ridotta è stata pubblicata – a firma Daniele Barbieri e Giandomenico Dente – qui www.leggilanotizia.it/2019/10/30/il-demonio-a-imola-ce : “Leggi la notizia” è un giornale on line di Imola

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